"Guarda la trave presente nel tuo occhio e non la pagliuzza altrui", recitava più o meno così un detto abbastanza famoso e in effetti ho ampiamente descritto ieri i problemi che stanno impedendo al mio Milan di essere a stretto contatto con il Napoli ma ho un difetto: quando la realtà viene mistificata non so tacere, devo per forza far sentire o la mia voce (in questo caso la tastiera) provando a dire la verità dei fatti confutata da dati oggettivi. Il problema è molto semplice: ​​​​​non ci sto ad ascoltare radio e leggere giornali che affibbiano al Milan gli stessi obblighi di Inter e Juve quando ad Agosto il 100% della platea dava per favoritissime bianconeri e nerazzurri per la vittoria del campionato. Non è corretto nei confronti di chi ascolta, di chi legge e soprattutto di chi si lascia influenzare da questi continui "VOLTABANDIERA". Bisogna prendersi oneri e onori, troppo comodo cambiare idea a cose accadute perché così non si perde mai, si ha sempre ragione e da che mondo e mondo la ragione è dei fessi. 

Partiamo dalla Juve di Allegri, attualmente la squadra più in forma del campionato. Chapeau per le 8 vittorie di fila ottenute per giunta senza subire un gol, numeri assolutamente clamorosi ma può una striscia del genere seppur notevole cancellare ciò che dicevamo appena appena a metà ottobre? Ora tacciono tutti, per qualsiasi organo di stampa la Juve è tornata, Allegri ha riportato il DNA vincente e tutto procede a gonfie vele. Il quesito che voglio porre a chi leggerà questo articolo è molto semplice: sorprende più questa Juve o quella che perde con il Monza, pareggia con la Samp, viene umiliata dal Milan ed esce con 3 punti da un girone di Champions che Psg a parte aveva l'obbligo di passare in ciabatte? Ecco, sono sicuro che risponderete tutti allo stesso modo, perché se optate per la prima opzione o si è juventini con i paraocchi o il calcio lo si capisce poco. Il sottoscritto ad Agosto su Twitter "Allegri non ha più scuse, con questa squadra deve stravincere il campionato". Non lo dicevo tanto per ma essendo un amante del calcio e vedendo la campagna acquisti della Juve non potevo partorire pensiero opposto a quello. 

Chi pensa che il - 7 dal Napoli dopo 17 giornate sia soddisfacente abita su un altro pianeta. Mentre altre squadre sostituivano Kessie con Vranckx (ma poi gli obblighi sono gli stessi) la Juve prendeva Bremer, Paredes, Di Maria, Milik, Kostic, vere e proprie eccellenze nel loro ruolo tant'è che il brasiliano è stato il miglior difensore del campionato scorso e il serbo ha condotto l'Eintracht alla vittoria dell'Europa League da miglior giocatore del torneo. I due argentini sono in effetti chilometrati ma lo stipendio salatissimo che la Juve ha concesso loro rientra nello "status" da riconoscere a due che giusto 20 giorni fa hanno vinto la coppa del mondo con L'Argentina con il "Fideo" gran mattatore in finale per giunta. Vogliamo poi parlare del lusso che la Juve si è concessa con Milik? In Italia nessuno ha un jolly come il polacco, Arek sarebbe la stella dei reparti offensivi di tutta Italia tranne che in quello bianconero dove a farla da padrone c'è il grande colpo ad effetto del gennaio scorso Vlahovic. Dulcis in fundo? Rispetto alla sfortunata stagione scorsa Max Allegri ha recuperato Federico Chiesa, cioè l'agitatore di gioco più devastante del nostro campionato con Leao e Kvara. È vero che l'emergenza infortuni ha falcidiato sempre la squadra ma nella sfortuna si è trovata la chiave di volta lanciando Miretti, Fagioli e Iling, altri valori che si aggiungono a tutta questa abbondanza citata. 
La verità dei fatti dopo tutto questo discorso è una sola: la Juventus è in clamoroso ritardo in campionato, ha già sfregiato la stagione con la Champions League e come al solito gioca malissimo puntando sullo stoppare l'iniziativa altrui piuttosto che proporre qualcosa. Non facciamo passare la favola del secondo posto che andrebbe bene perché nessuno ha il monte ingaggi della Juve, nessuno ha la rosa della Juve e nessuno ha il rosso di bilancio della Juve. Da modello sostenibile il club bianconero ha investito negli ultimi anni in modo scellerato ma sempre con l'ambizione di vincere e di conseguenza chiudere la stagione senza lo scudetto sarebbe un disastro. Non ci vorrà molto per scoprirlo, venerdì 13 c'è Napoli-Juventus e per salvare la stagione ad Allegri non servirà altro che suonare la nona e imporsi al Maradona perché in caso contrario come giustificherebbe lo status di allenatore più pagato del campionato? 

Passiamo ora all'Inter, la cui situazione non è esattamente identica a quella della Juve, ma ci sono molte motivazioni che inchiodano gli strenui difensori dei nerazzurri. L'Inter ha chiuso il campionato con 85 punti ma a detta di molti era la rosa più forte del campionato anche se è vero che erano andati via Hakimi, Eriksen, Lukaku e conte, alias i volti principali del 19esimo scudetto. La grande abilità di Marotta sta nella conferma del blocco campione più i soliti parametri zero indovinati come Chalanoglu e qualche colpetto pagato poco che poi si rivelerà azzeccato come Dumfries. La situazione societaria dell'Inter è chiara da tempo: Zhang ha chiuso i rubinetti, si pensa prima a fare cassa e poi eventualmente si acquista ed è per questo che l'Inter ha più scusanti della Juventus​​​​​​, eppure secondo gli illustri del panorama calcistico la miracolosa permanenza di Skriniar dava ad Inzaghi la stessa difesa di Conte e quindi la più forte del torneo, teoria sostenuta ancor di più quando l'Inter risolve il problema enorme della porta con Handanovic sostituito da Onana. I risultati di questa difesa megagalattica volete saperli? 24 gol subiti in 17 gare, peggior difesa esterna del campionato insieme al Bologna. 
L'altra teoria secondo la quale l'Inter non ha vinto lo scudetto scorso risiedeva nella mancanza di alternative dietro e avanti e quindi anche qua Marotta interviene prendendo Acerbi dietro e Mikhitarian e Asllani per il centrocampo, cioè uno dei talentini migliori del nostro campionato e il chilometrato ma sempre fenomenale per il campionato italiano fuoriclasse della Roma. Ma il tema più ricorrente sul quale gli interisti hanno fatto il pippone è stata la mancanza di Lukaku, quante volte ci hanno detto "con Lukaku al posto di Dzeko non vi vedevamo proprio". Altro mito sfatato neanche un mese dopo con Big Rom che torna dopo l'ennesimo flop in una big europea per ricomporre con Lautaro la magica LULA e relegare addirittura Dzeko a riserva. Come sono andate le cose con Lukaku? Un disastro. Prima è stato fuori 3 mesi per infortunio, poi torna con Napoli e Monza offrendo due prestazioni raccapriccianti. L'Inter in un periodo economico nero e avendo già in pugno Dybala ha preferito spendere 22 mln tra prestito e ingaggio per un giocatore che al 99% tornerà al Chelsea, un vero suicidio! 
Ripeto, non siamo ai livelli bianconeri ma il - 10 che la squadra di Simone Inzaghi ha nei confronti del Napoli è un riscontro imbarazzante. Eppure Lukaku è tornato, Onana ha blindato la porta, le riserve ci sono e si partiva da una base che contava un secondo posto in serie A e coppa Italia e supercoppa vinte, se ad oggi questa dell'Inter non è una stagione che rasenta l'indecorosita' ditemi voi cos'è... 

La domanda delle domande che mi verrà posta sicuramente sarà: ma se il Milan è campione e uscente e non si conferma, perché non ha fallito? Semplice, perché il Milan da club campione d'Italia prende Origi, Thiaw, Vranckx, riaccoglie Pobega e spende un misero budget da 35 mln per quello che io continuo a reputare un gran prospetto come De Katelaere ma che è pur sempre un 2001 troppo acerbo ancora. 
È vero che il calcio non è fatto con le figurine, esistono valori come il gioco, la coesione, la mentalità e in queste cose siamo superiori a tutti ma ve lo chiedo per favore: chiedere a Pioli di riconfermarsi battendo nuovamente Allegri e Inzaghi non è giusto, per niente! 

 

 

 

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