Una nuova Juventus, che dovrà ridurre i costi di una rosa che guadagna tanto, ma che rende poco. Una nuova Juventus più giovane ed italiana e meno formata da under 30 e parametri zero. E' questo l'obiettivo principale della nuova dirigenza bianconera presieduta dal presidente Gianluca Ferrero e dall'amministratore delegato Maurizio Scanavino.

Come potrà essere migliorata questa squadra? Come si può tornare ai fasti di un tempo senza fare un passo più lungo della gamba?  Bisogna seguire il metodo Atalanta. Un metodo che ha portato tantissimi giocatori della "seconda squadra" nella prima nel corso di questi ultimi anni. Tanti giovani importanti a calcare i campi della Serie A, senza passare da prestiti. Senza passare da altre strade, che possono si essere utilissime, ma che possono anche impedire ad un giovane di mettersi subito alla prova in palcoscenici importanti. In palcoscenici che tutti i calciatori sognano di calcare. Si, non è utopia questo genere di ragionamento. Si guardi al Barcellona, che ogni anno lancia giovani interessanti, prospetti strepitosi su cui poi fonda il proprio organico, ma anche al Real Madrid, che ha vinto innumerevoli coppe a livello nazionale ed internazionale, puntando sui giovani della cantera. Non è difficile farlo, anzi a dire la verità il tecnico bianconero Max Allegri già sta iniziando a cambiare il suo paradigma, a puntare sui giovani, che anche per "emergenza" sono stati messi in campo molte più volte in questa stagione tribolata per la Vecchia Signora. Con ottime risposte. Vedasi le due reti importantissime di Fagioli contro Lecce ed Inter. Vedasi le ottime prestazioni di Miretti ed Iling Junior ed anche gli interessanti spunti di Soulè. Non basta però tutto questo. L'obiettivo deve essere quello di sostituire i giocatori in scadenza di contratto nel prossimo giugno (Cuadrado, Alex Sandro e Di Maria) con i giovani del proprio vivaio. L'obiettivo deve essere quello di dare maggiore spazio a Gatti, che abbiamo visto a fasi alterne in questa stagione. Di inserire De Winter, di ritorno dal prestito all'Empoli nella rosa. Di tenere Rovella. Perché se è veramente cercato da una big del calcio internazionale come il Manchester City un motivo ci sarà. Di puntare e fortemente su Yildiz, giovane punta dell'Under 19 di Montero. Non bisogna pensare che un giovane vada cresciuto nelle serie inferiori. Bisogna dare tempo a questi si, ma facendoli allenare in prima squadra. Lanciandoli in Serie A.

Bisogna avere più coraggio con i giovani. Non sempre si possono avere i soldi per comprare i De Ligt, i Cristiano Ronaldo di turno. Alle volte bisogna anche crearseli in casa i campioni del futuro. Bisogna avere pazienza, ma allo stesso tempo caricare le responsabilità su un calciatore di 20 anni. Perché allì'estero un calciatore di 20- 21 anni è già considerato maturo ed in Italia, invece, ancora no. Bisogna oltrepassare questa idea una volta e per tutte.