Il Milan inizia bene, non tanto per il gioco e neanche per gli schemi. Il Milan inizia bene perché la formazione inizia a diventare quella che dovrebbe essere la titolare. Abbiamo finalmente visto due punte, due attaccanti che tirano in porta. Abbiamo visto dei cross e, incredibile ma vero, finalmente un cross dalla sinistra. Il nostro dna vincente rimase sempre più vicino al 4-4-2 ma visto che ora perdiamo sempre puntiamo tutto sul 4-3-3.

In ogni caso la partita sembra mettersi bene (anche perché le aspettative sono sempre troppo poche) ma il "genio" fa un cambio tattico per gestire e "dominare" la partita. Una scelta "strategica" di chi ha tanto "vissuto" di calcio. Ed ecco che improvvisamente al posto dei tre punti arriva la terza sconfitta su cinque partite!

Al di là degli episodi la squadra sembra molto più forte di quello che dice la classifica, ma il coas tattico mette in soggezione tutti, anche gli spettatori che non capiscono come dovrebbe giocare questo tartassato Milan. Bonaventura doveva entrare sì, ma al posto di Calhanoglu. Leao doveva restare ma se proprio lo vuoi sostituire metti Rebic.

A fine gara Gianpaolo dice che lo spirito è giusto. Il tecnico ha detto alla squadra di non “sporcare” la partita. Che vuole dire? Forse i giocatori non capiscono.
Maldini lo conferma, tanto rispetto per il super capitano, ma non scherziamo con i paragoni con il Milan di Sacchi.
Puntiamo tutto su Boban, ma anche su Montella, che vincendo la prossima partita magari ci leva di mezzo uno dei problemi principali e peggiora ancora (se possibile) la situazione.

I numeri parlano chiaro: 5 partite, 3 sconfitte, 6 punti, meno 9 dall’Inter! Se dobbiamo...

Non buttiamo un’altra stagione!