Ennesima pessima partita vinta con fortuna e senza meriti.

Il Mister rossonero complica come sempre le cose. Schiera la formazione “perdente” dello scorso anno e relega in panchina i nuovi talentosi. Non solo, conferma ancora Calhanoglu al posto del “troppo brasiliano” Paquetà e lo fa accomodare in panchina con Leao (uno dei pochi che si sono salvati nelle ultime due partite).

È invece il “brasiliano”, proprio lui, che con Leao nella ripresa cambia la partita confermando che i giocatori ci sono ma l’allenatore non è all’altezza.

Non è la svolta. Non è cambiato nulla. È ora invece di cambiare, basta ne abbiamo avuto troppo di Giampaolo e della su superbia infruttuosa. Mandatelo a casa!

Abbiamo perso quattro partite senza costruire nulla. Abbiamo sprecato l’inizio di campionato. Potevamo utilizzarlo per far amalgamare la nuova squadra e cercare il famoso gioco invece abbiamo assistito ad uno show senza logica: cambio di modulo, ripensamenti, dichiarazioni fuori luogo, giocatori fuori ruolo, nuovo cambio di modulo, nuovi acquisti in panchina, scelte sbagliate, nessuna ombra di gioco. Nulla.

Nulla è quello che ci ha dato questo inizio di campionato. Nulla su cui puntare, nulla su cui sperare, nulla soprattutto da sognare.
E ora l’artefice numero uno del nulla deve andare a casa. Mandatelo via e forse pensate di mandare via anche chi ha avuto il coraggio di sceglierlo e soprattutto di confermarlo.
Era una scelta da fare dopo le dichiarazioni imbarazzanti della prima partita.

Il Milan ha bisogno di un allenatore che crede nel gruppo e nel suo lavoro. Non possiamo permetterci un incerto e superbo allenatore che pensa di essere un guro a dispetto del suo pessimo curriculum.

Che tristezza.