Il bicchiere mezzo vuoto è la leadership dell’allenatore del Milan. In mancanza i dirigenti si devono esporre e soprattutto devono insegnare al nuovo allenatore le regole per vincere: credere fortemente negli obiettivi da raggiungere.

Alla domanda “Siete da Champions” il mister rossonero risponde “Non so rispondere”. Alla fine della partita vinta e dominata dall’Inter in 10 contro la Sampdoria, l’allenatore dell’Inter (Mr. Conte) dice “L’inizio della ripresa poteva ammazzare un elefante, noi no!”, “…non basta giocare bene. Per vincere devi avere qualcosa in più degli altri”, “…bisogna metterci il carattere e la mentalità vincente”.

Ecco questa è una delle grandi differenze oggi tra le due milanesi che valgono in classifica la prima posizione dell’Inter rispetto alla miseria dei 6 punti del Milan.

Non sapremo mai se il “Milan di Conte” avrebbe fatto lo strepitoso inizio di campionato dei nerazzurri ma è certo che la grinta e mentalità dell’allenatore pugliese sono estremamente contagiose.

La parte piena del Bicchiere è la squadra. Per il poco che abbiamo potuto vedere dai nuovi sembra che i presupposti per fare bene ci siano tutti, sempre se Gianpaolo capisca che “i giocatori della vecchia guardia” sono un’ottima soluzione come alternativa ai nuovi arrivati e non viceversa.

E la squadra con il suo talento assoluto, il portiere numero 1 al Mondo, Gigio Donnarumma, prende di petto la situazione e si sostituisce alla mancanza di leadership dell’allenatore con la dichiarazione che tutti ci aspettiamo e che servono per raggiungere gli obiettivi di stagione La Champions? Ci credo, dobbiamo fare di tutto per arrivarci, il Milan merita di stare lì e abbiamo tanta fame di arrivare, dobbiamo crederci tutti insieme”.

E allora Forza Milan, ma se con la Viola non si vince, ridateci Gattuso.