Il mercato deve ancora iniziare, ma dopo la notizia della probabile stangata dell'UEFA ai danni del Milan, la Fiorentina si prepara alla nuova stagione, che dunque potrebbe anticipare la sua partenza da fine agosto a metà luglio. 
Premessa: Caro Corvino, Europa sì/Europa no, quest'anno possiamo progettare un mercato come i vecchi tempi? Toni, Mutu, Gilardino, è vero, a quei prezzi non esistono più giocatori del genere, ma ci sono tanti talenti di prospettiva su cui puntare.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO. Detto ciò il mercato dell'anno scorso ha portato comunque ottimi frutti: Veretout, 10 goal e tanta qualità, Pezzella, un leader, Milenkovic, un futuro gioiello, Benassi, ottimo giocatore che ha ancora tanto da dare. Buona parte del budget estivo verrà investito per i riscatti lo sappiamo, e per quello ringraziamo i Della Valle, ma i vari Gil Dias, Falcinelli, Bruno Gaspar? Se dovessimo andare in Europa al posto del Milan, che invece di cercare una soluzione pensa ai "danni di immagine" (poverini), bisognerà pensare a qualche innesto, bilanciando esperienza e gioventù. Infatti, mia cara Fiorentina, dato il netto distacco monetario con i competitor del mercato per giocatori affermati, che ne dici di provare a prendersi il futuro, invece del presente? Ottimi giocatori, con prezzi neanche così eccessivi, che farebbero la fila per venire in Italia.

NOMI CALDI. Partiamo dalla questione portiere, che nelle ultime ore sembra essere la più delicata. Sportiello sì/Sportiello no? E' un giocatore senza dubbi da Fiorentina, con qualche imprecisione, ma un buon portiere. Mi è piaciuto però l'atteggiamento del club viola, la mentalità di inizio mercato che lascia ben sperare. "Vogliamo qualcosa di più". Speriamo che sia davvero questa la motivazione, e non il fatto che il giocatore ha ricevuto apprezzamenti da Napoli e Roma. In entrata Meret o Cragno sarebbero due colpi di qualità per il futuro, anche se costano tanto. Dragowski via, magari anche in prestito. Dispiace, perchè tutti avevano visto in lui qualcosa che aveva fatto ben sperare, ma purtroppo non sembra ancora pronto per certi palcoscenici. L'idea di prendere un secondo portiere di esperienza è ottima, sia in campo che per lo spogliatoio: i nomi più probabili sembrano essere Marchetti e Mirante. La difesa è forte, si parla di Vukovic in scambio nell'affare Maxi Oliveira con l'Olimpiakos (ben venga), e servirebbe forse un terzino sulla destra se non anche uno sulla sinistra per competere al meglio in Europa, anche se tanto è il problema di ogni anno. Per il centrocampo serve più flessibilità al cambiamento, perciò servono sostituti possibilmente giovani con voglia di mettersi in mostra e conquistarsi la maglia da titolare. Grassi sarebbe un ottimo colpo. Guardare al futuro anche in casa Atalanta, con due colpi dalle giovanili di cui uno è Melegoni, classe '99 di grandissima prospettiva (l'altro è Capone, di cui dopo parleremo). Momento clou: gli esterni. Lì non dobbiamo sbagliare, sono il ruolo più importante del calcio del futuro. E l'abbiamo visto anche quest'anno nell'asse Chiesa-Gil Dias: un'ala funzionava, l'altra no. Tanti sono i nomi, ma la cosa più importante che mi viene da dire è questa: gli investimenti più pesanti vanno fatti lì. Ci sono opzioni in tutte le salse: Bernard, esterno in scadenza allo Shakhtar Donetsk da non farsi scappare; David Neres dell'Ajax, operazione costosetta ma di grande prospettiva; Yarmolenko, messo nel dimenticatoio dal Dortmund, colpo più difficile ma non impossibile; da tenere d'occhio per la prossima stagione (magari per un prestito) Vinicius Junior, classe 2000 già trasferitosi al Real dal Flamengo che, rimasto in prestito al club brasiliano, nonostante i suoi soli diciassette anni sta facendo letteralmente impazzire i Rubro-negros. Il giocatore su cui puntare di più, a mio avviso, che rappresenterebbe il miglior affare qualità-prezzo è il Papu Gomez: accostato alla Fiorentina già dai tempi del Metalist, per il giusto prezzo potrebbe decidere di lasciare un'Atalanta in fase di svendita, partenze e rinnovamento (Caldara, Cristante, ma secondo me anche altri, questione di tempo); potrebbe essere lui la grande mossa dell'estate. D'altronde l'argentino ex Catania e Metalist non ha mai giocato in una squadra di fascia più alta, e con la Fiorentina potrebbe rappresentare un salto di qualità per entrambi. Ora passiamo all'attacco. Simeone ha sorpreso, non c'è che dire, il ragazzo promette bene, o "sa giocare" avrebbero detto ai tempi di Flachi; ma da solo non basta. Europa o non-Europa servono almeno due bomber. Falcinelli per ora, non sembra essere all'altezza. Il nome che più ha attirato l'attenzione nelle ultime ore sembra essere Facundo Ferreyra, argentino, 27 anni, attaccante dello Shakhtar e capocannoniere del campionato ucraino con 17 goal. Secondo me un giocatore da prendere prima di subito, anche perchè su di lui ci sono Fenerbahce, Anderlecht ed Espanyol. Concorrenza battibile direi. Altro nome interessante potrebbe essere quello di Santiago Garcia, attaccante da 17 goal del Godoy Cruz (ARG), o Mirko Maric, classe '95 dell'Osijek (Croazia). Per quanto riguarda il futuro occhi puntati su Christian Capone, classe '99 dell'Atalanta in prestito al Pescara e attaccante di tutte le selezioni italiane, dall'under 15 all'under 21. La richiesta del club bergamasco sicuramente non sarà bassa, dato il prospetto, ma prenderlo per inserirlo in una Fiorentina giovane con tanta voglia di crescere potrebbe essere una mossa visionaria.

COSA FARE CON CHIESA. Che Fede sia uno dei talenti di più grande prospettiva, l'abbiamo capito tutti. Ma il presente? Cosa fare? La volontà del giocatore, anche grazie agli assist di papà Enrico, è quella di crescere e far bene a Firenze. Alla Juventus credo non andrà mai, alla Roma o al Napoli, nonostante siano grandissimi club, neanche. Fede vuole andare al top. Ma sa che serve tempo. D'altronde come potrebbe fare il titolare in squadre come il Manchester City, e superare la concorrenza dei vari Sanè, Sterling, Bernardo Silva. Per giocare in una grande bisogna diventare grandi, e il gioiello viola sa che di strada ce n'è ancora da fare.

In un mare di nomi 'triti e ritriti' per tornare grandi bisogna differenziarsi. Azzardare nel mercato dei giovani di talento non credo sia una brutta idea, e guardare fuori dall'Italia penso sia la cosa più giusta da fare in un mercato di paperoni miliardari. Caro Corvino, ricordi Jovetic?