Dalla divisione in Regni e Granducati, al distanziamento di due metri di distanza del semaforico riordino delle nostre regioni. Mai come oggi, siamo stati costretti a stare lontani. Eppure, non ci siamo mai sentiti così vicini. Sentirsi italiani quando il mondo sorride, è motivo d'orgoglio. Sentirsi italiani durante una pandemia ha tutto un altro significato. Per un popolo come il nostro, fatto di baci, abbracci e tradizionalmente a contatto, le nuove regole sono un macigno di rabbia, frustrazione e solitudine. Ma è nella difficoltà collettiva che riaffiora l’italianità, ovvero quel cuore patriottico, che Noi, come nessun altro, riusciamo a far battere nel momento del bisogno. Come nel sacro vincolo del matrimonio, siamo italiani nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia.

Il calcio è sempre stato uno dei più efficaci antidoti ai veleni della vita. E se è vero che i club riescono ad incollare città agli schermi dei propri salotti, la Nazionale Italiana è il collante di una nazione intera. Affollate spiagge di bellimbusti e pance da birra si svuotano nelle 'estati degli anni pari', mobilitando migliaia di chiappe chiare sui cuscini delle poche e scricchiolanti sedie dei bar di provincia. Per descrivere la Nazionale basta una parola: Insieme. Già, perché uno degli incantesimi dell’Italia è quello di attirare e coinvolgere anche coloro che di calcio non sanno niente. La comunità, l’orgoglio e il senso di appartenenza riescono, nel veder scendere in campo undici giocatori in rappresentanza del proprio paese, a creare un'attrazione sportivamente erotica che nessuno sport è in grado di suscitare. Un sentimento collettivo che, come per magia, contagia tutti.

Un altro collante sociale, in grado di connettere le persone da un polo all’altro, sono i social media. In periodi di isolamento (in cui anche il calcio era sospeso), il web, in tutte le sue sfaccettature, ha senz’altro contribuito ad allentare le catene di separazione. Annientando le distanze e connettendo il mondo, i social media ci hanno fatto paradossalmente sentire più vicini. Con l’aumentare delle interazioni social dei divi del piccolo, medio e grande schermo, su piattaforme live come Twitch e Instagram, ogni utente è riuscito in qualche modo a riempire le giornate. A sorridere per qualche ora, non sentendosi soli. Di farci sentire Insieme.
Per descrivere i social media basta una parola, la stessa: Insieme.
Affacciandoci all’Europeo più strano di sempre, la paura di non poter vivere le partite dell’Italia con parenti, amici o colleghi potrebbe far vacillare quel senso di comunità che da sempre contraddistingue le cosiddette ‘estati pari’. Ma la comunicazione non conosce ostacoli, e per spingere gli italiani a sentirsi ancora più azzurri, nasce #azzurrinsieme.

Il formato quiz.
Conoscete Live Quiz? Se la risposta è no, ve lo descrivo in breve. Live Quiz era un gioco che consisteva nel rispondere correttamente a dodici domande di cultura generale. Ogni domanda aveva tre possibili risposte, di cui solo una corretta, e bisognava rispondere entro dieci secondi dal momento dell'apparizione della domanda. Era possibile giocare soltanto in diretta agli orari delle partite prestabiliti, contemporaneamente a tutti gli altri giocatori. Era possibile giocare soltanto in diretta agli orari delle partite prestabiliti, contemporaneamente a tutti gli altri giocatori; solitamente le giocate erano alle ore 21 oltre che alle 13,30 dal lunedì al venerdì e alle 14 alla domenica per un totale di 13 partite a settimana. termine della partita, i vincitori che rispondevano correttamente a tutte le domande si suddividevano il montepremi, normalmente del valore di € 200 ma in occasioni speciali raggiungeva anche la cifra di € 1000 (solitamente la domenica sera); nei casi in cui non avesse vinto nessuno il montepremi veniva sommato alla partita successiva. I premi vinti venivano erogati tramite buoni Amazon. Alcune volte, veniva introdotto uno speciale su un tema annunciato qualche giorno prima. L’esplosione, in termini di successo, di Live Quiz è stata incredibile, soprattutto tra i giovani. Capitava spesso, infatti, di vedere per strada, nelle aule o nelle biblioteche di qualche scuola o università, molti cellulari ricevere notifiche di avviso che il gioco stava per iniziare. L’effetto era incredibile. Corposi gruppi di ragazzi si riunivano per qualche minuto davanti agli schermi per partecipare e rispondere insieme alle domande di giornata per vincere il famigerato premio e soprattutto per divertirsi. L’effetto collaterale per chi, invece, diffidava dal gioco era il cosiddetto effetto fomo, fear of missing out, ovvero la paura di essere lasciato fuori. Se non altro, il successo di tale videogioco non è stato scaturito tanto dall’opportunità di vincere qualche decina di euro, ma dalla sfida e dal confronto tra amici. Una semplice e divertente competizione culturale.

L’idea di Azzurrinsieme nasce proprio dall’unione di due concetti: il sentirsi parte di una collettività sportiva, quindi uniti nel tifo della Nazionale, e il divertirsi insieme a colpi di domande. Partendo quindi dal modello Live Quiz, tale applicazione si struttura su più fronti: la prima, ovvero il fulcro dell’idea, consiste nello sviluppo di quiz a cadenza giornaliera sul tema della Nazionale, e quindi reti segnate, risultati di partite, presenze in Nazionale etc… con la possibilità di vincere premi in tema con la Nazionale, come per esempio magliette, sciarpe e gadget per colorare lo stivale di azzurro. Un maxi premio con cadenza settimanale, mettendo in palio un biglietto allo stadio per un match dell’Italia, ovviamente nella possibilità di poter tornare allo stadio sempre nella formula del limite massimo di pubblico. In seconda battuta, arricchire l’app di contenuti esclusivi, ovvero video e interviste ai giocatori della Nazionale, oppure collaborazioni con celebrità attraverso la partecipazione di importanti sponsor italiani, mediante product placement o branded entertainment.

Si potrebbero passare mesi ad approfondire il contenuto di Azzurrinsieme. L’obiettivo invece è chiaro e realizzabile: riappassionare il pubblico alla Nazionale, motivo di unione e collettività lungo tutto lo stivale. Per farlo però, soprattutto quando si parla di Media&Advertising, occorre innanzitutto ricordare uno dei principi fondamentali dell’economia: gli individui rispondono agli incentivi. E per creare engagement con il pubblico, occorre sicuramente assicurare una posta in palio. Il virus ha trovato un brutto nemico, perché nessuno potrà toglierci il diritto di tifare la nostra Nazionale.