E’ tempo di gara in una elettrizzata città di Roma! Due round del campionato mondiale di Formula E si sono conclusi con grandi cambiamenti nella classifica, come d’altronde spesso accade in questo campionato. 
Per chi non ne sa molto di Formula E, ricordo che il weekend si svolge in 2 modi a seconda di quanti round devono essere svolti sul circuito. Il weekend prevede 2 turni di prove libere (PL1, PL2), le qualifiche (i piloti vengono divisi in 4 gruppi ed un gruppo di per turno scende in pista per effettuare un giro, dopo ciò i primi 6 si giocano la “superpole”: i 6 piloti una volta a testa effettuano un giro con piena potenza a pista libera) e la gara (45 min + 1 giro). Se però sono previsti 2 round, dopo il round 1 si effettua un altro turno di prove libere (PL3), altre qualifiche ed altra gara.

Il Round 3 (la prima delle due gare) è stata decisamente una gara molto frenetica, la freccia d’argento del belga Stoffel Vandoorne parte dalla prima piazza seguita da un aggressivo André Lotterer e l’inglese Oliver Rowland.
Pochi minuti prima della partenza una pioggia leggera ha iniziato a cadere e ha cambiato le condizioni della pista e parte sotto safety car, dopo 3 minuti ritorna la bandiera verde e Vandoorne cerca di allungare sugli inseguitori; Lotterer però è molto vicino e prova il sorpasso, che però termina con un contatto. Lotterer finisce a muro ma è  in grado di continuare mentre Vandoorne è costretto a prendere la via di fuga a disposizione. Entrambi si riprendono e scivolano rispettivamente in 8 e 12 posizione.
Subito inizia la rimonta del vincitore del Round 2 Sam Bird, pilota Jaguar e del compagno di squadra Mitch Evans vogliosi di fare incetta di punti per il campionato. 
Il gruppo di testa è quindi composto da Rowland, Di Grassi e Vergne; Rowland però è costretto ad un drive-trough (un giro in cui si passa per la corsia box) per utilizzo di troppa potenza e Vergne passa Di Grassi portandosi in testa (con mia consecutiva gioia in quanto tifo Ds Techeetah)
Iniziano a spuntare le strategie e diversi piloti vanno in attack mode e inizia un lungo periodo di lotte e Vergne mantiene la prima posizione seguito dal portacolori Virgin Frijns che però sbaglia una manovra perdendo 2 posizioni e la classifica prevede Vergne, Di Grassi e il leader del campionato Nyck de Vries.
Continua la rimonta delle Jaguar che a 8.40 dalla fine si trovano in 3 e 7 posizione con Bird che supera De Vries e il compagno Mitch Evans non è da meno passando dalla 7 posizione alla 4 superando Vandoorne, De Vries e Frijns.

A 5 minuti dalla fine accade il disastro: Di Grassi che si trovava in prima posizione ha un problema ed è costretto a rallentare; viene passato da Vergne ed entrambe le Jaguar, ma Vandoorne per evitarlo perde il controllo della macchina urtando il muro e causando problemi gravi anche al compagno di squadra De Vries. MercedesEQ termina la gara con 0 punti.
La gara termina sotto safety car: JEV vince seguito da Bird e Evans con Jaguar che si fionda al primo posto di entrambe le classifiche (Bird quella piloti).
Il Round 4 inizia con Cassidy in pole seguito da Norman Nato e Pascal Wehrlein. Cassidy subito sbaglia una staccata e scivola in fondo in 10 posizione.
Vandoorne, terzo, supera Nato e cerca di rimediare al disastro passato.
A 35 minuti Rowland appena uscito dall’attack mode prova un sorpasso su Cassidy per la 8 posizione e Cassidy finisce a muro.
Di Grassi a 30 minuti finisce a muro in pieno rettilineo causa… un tombino, colpito col fondo dell’auto.
Vandoorne passa Wehrlein e si avvia a vincere la gara e la battaglia si sposta nelle retrovie, con una serie di sorpassi e controsorpassi e le varie attack mode.
A 8 minuti dalla fine René Rast si schianta sul muro in pieno rettilineo per un problema alla sospensione, pilota ok per fortuna. La gara termina con la Vittoria di Vandoorne che trova il riscatto seguito da Sims e Nato che all’ultimo giro ha un leggero contatto con Wehrlein.

Come in qualsiasi manifestazione si è sentita la mancanza del pubblico, due gare in una Roma totalmente deserta che però hanno regalato emozioni ai telespettatori!