Appare ormai acclarato che Ivan Gazidis avrebbe contattato Ralf Ragnick lo scorso dicembre. Non ci saranno stati contratti o pre-contratti scritti ma che i due si siano "annusati", ormai non lo nasconde neanche più lo stesso AD del Milan. Tutto sembrava dunque apparecchiato per l'arrivo dell'iconico trainer tedesco che avrebbe portato i suoi metodi di lavoro e i suoi uomini in casa rossonera.

Diciamoci la verità: per i tifosi milanisti, dopo anni di azzardi sui tecnici, questo ulteriore rischio avrebbe avuto comunque il fascino della scommessa "al rialzo". Escludendo Pioli e Giampaolo, passare da allenatori alle prime esperienze o provenienti dalla Primavera, all'ispiratore principe del gegenpressing, sarebbe comunque stato un passo in avanti. Ci si è messo di mezzo il coronavirus.
 
Ora alcuni scrivono che Rangnick non firmerà con il Milan perchè non avrebbe il tempo di allestire una struttura e una squadra a sua immagine, rimandando la firma al prossimo anno. Vedremo... Certo, potrebbe essere una scelta coerente con il personaggio. Quello che adesso il Milan NON deve fare, però, è allontanare Pioli per prendere l'ennesimo traghettatore in attesa dell'arrivo del tedesco. Che senso avrebbe? Nessuno per un eventuale sostituto del tecnico parmigiano che saprebbe di poter restare sulla panchina milanista solo un anno. Nessuno per la squadra che dovrebbe giocare per un allenatore che sarebbe un "walking Dead" già dal primo giorno di ritiro. Possiamo solo immaginare le conseguenze sul gioco e sulla classifica...
 
La cosa giusta da fare sarebbe, invece, confermare Pioli (stimato dal gruppo) e chiedergli un gioco più aggressivo, sullo stile di quello di Rangnick, magari mettendogli a disposizione qualche giovane (Moncada, fatti valere!), che potrebbe essere interessante anche per il futuro allenatore.
Avete presente il primo tempo giocato contro l'Inter? Ecco. Quello è il modo di giocare che si deve chiedere al Milan per la prossima stagione. Una scelta del genere avrebbe il pregio di dare continuità tecnica alla squadra e, in caso di successo, di dare a Pioli l'opportunità di confermarsi per un terzo anno. Non scordiamoci, infatti, che Rangnick spesso ha agito da Direttore dell'area tecnica in ambito Red Bull, avvalendosi di altri come allenatori. Pioli potrebbe essere il braccio di Rangnick se gli sarà data l'opportunità.
E se lui avrà l'umiltà necessaria per studiare i dettati tecnico/tattici dell'allenatore tedesco. Che poi lo stesso Pioli potrebbe applicare a sua discrezione, quando abbandonerà la panchina del Milan per sedersi da qualche altra parte.





Prendetevi 5-10 minuti e provate a compilare un semplice sondaggio per ricevere subito uno sconto immediato su carte regalo Amazon, Decathlon, Eataly o Trenitalia. Questo il link da cliccare: calciomercato.com/madai