La difesa è il reparto che ti fa vincere, almeno secondo Allegri. Considerando che quest’ultimo è l’allenatore della Juve, bisognerebbe intervenire pesantemente sui difensori. Risaputo che Chiello è volato negli USA (in bocca al lupo) e Bonucci ormai è un 35enne al quale non si possono chiedere 38 partite all’anno, la coperta è diventata improvvisamente (?!) corta.

COSA FAREI – Il sacrificio di de Ligt a fronte di un’offerta monstre (dai 75 in su), sarebbe, a mio avviso, “facilmente” ripianabile, il tutto considerando l’ingaggio dell’olandese, attualmente fuori mercato.
Non si discute sulla qualità del calciatore, ma con i soldi ricavati da un’eventuale vendita e il risparmio derivante dal suo mancato ingaggio, non sarebbe impossibile comprare difensori di livello e di prospettiva.
Pensiamo a Bremer; si potrebbe acquistare ad un prezzo relativamente basso (30 milioni) e un ingaggio di 3, in tal modo si avrebbe il miglior difensore della scorsa stagione. Guardando all’estero, con una cifra di poco superiore (siamo sull’ordine dei 40, c’è un’asta in corso), si potrebbe puntare su un futuro talento, tale Benoît Badiashile, 2001 difensore del Monaco o lo stesso Botman, olandese del 2000 che il Milan sta provando a prendere per 30 milioni. Insomma 2 al prezzo di 1, tenuto conto che il De Ligt dell’Ajax si è solo intravisto a Torino.

COSA SUCCEDERÀ – La Juve venderà De Ligt solo a fronte di una cifra superiore agli 80 mln, difficilmente scenderà sotto quella cifra. A quel punto bisognerà vedere chi sono i difensori appetibili rimasti liberi. Un possibile arrivo potrebbe essere quello di un certo Romagnoli, in uscita a parametro zero dal Milan, sempre vicino alla Lazio, centrale sinistro, proprio come Chiellini, e della scuderia Pimenta.
L’unico augurio è che non si ripeta ciò che è avvenuto l’anno scorso con CR7, perché vedere De Ligt andare via a una settimana dalla fine del mercato facendosi trovare impreparati, sarebbe un errore imperdonabile.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.