Partirei dal -15, per dare una indicazione di massima sul pensiero di un tifoso, sessantenne, che di scandali reali e presunti, scoperti e "nascosti" ne ha visti diversi nel corso degli anni.
Una punizione a campionato in corso così pesante non la ricordo, e devo dire che questo, oltre che indignarmi, ha pure scatenato in me la reazione dell'uno contro tutti. 
Potrà sembrare paradossale, e sicuramente lo sarà, ma l'accanimento e la soddisfazione di tutti "gli altri" che in questi giorni hanno festeggiato per la punizione esemplare in attesa del resto (non dimentichiamoci le altre inchieste legate ai bilanci), anziché crearmi rabbia e frustrazione ha, al contrario, innescato l'effetto opposto. 
Per le lamentele e le "risposte" avremo tempo; al momento è importante che mentalmente e fisicamente la squadra possa dare il meglio di sé e dare il massimo, stupendoci soprattutto, e stupendo gli altri.

Non nascondo che la sentenza e la punizione mi abbiano lasciato perplesso; come al solito si colpisce il bersaglio grande e quelli "minori", per qualche oscuro motivo, vengono salvati. Il concetto di sistema fraudolento innescato dalla Juventus meriterebbe tante parole, ma per renderla appetibile alle menti semplici, come ritengo essere, considero sempre che se si commette un reato in complicità, i soggetti interessati son sempre due, o più. Qui invece la Juve risulta essere l'artefice massimo del tutto, ha venduto ed acquistato da altri club, valutando i giocatori, oltre le voci di mercato. Tesi opinabile, perché essendo libero mercato posso quotare qualsiasi merce (me ne scusino i giocatori) quanto voglio se trovo qualcuno disposto a comprarlo, e viceversa.
Detto questo, gli altri club si son subito sentiti alleggeriti dal peso giudiziario che gravava sopra le loro teste. 

Adesso, per dovere di cronaca, bisognerebbe ricordare che la documentazione è arrivata dal tribunale di Torino e quindi era monodirezionale; sempre per dovere di cronaca mi aspetto che altrettanti tribunali comincino ad inviare le documentazioni relative agli altri club coinvolti in questa prima fase e si cominci a scoperchiare il resto che vede coinvolti se non tutti, almeno il 90% dei club delle varie serie. 
Potremmo citare parecchi giocatori del Napoli venduti con la stessa prassi della Juve; dello stesso Napoli potremmo citare il caso Osimhen, così del Milan e dell'Inter e chi più ne ha più ne metta. A volerlo fare, sconvolgeremmo l'attuale assetto calcistico nazionale.
Ma si avrà il coraggio di fare questo passo, oppure basterà, come al solito, colpire la squadra che geneticamente è la più amata ed odiata di Italia?
Per esperienza italiana son convinto che la Juve possa bastare a certificare di aver fatto qualcosa. Spero di essere smentito. 

Una considerazione ulteriore la farei sulla famiglia Agnelli. Ho la sensazione che all'interno della famiglia Agnelli-Elkann ci sia in atto una battaglia che riguarda tutto l'universo ex Fiat e che la squadra di calcio sia solo l'ultimo pensiero (se non per i coinvolgimenti penali della borsa e dei bilanci), che li attanaglia. Non dimentichiamoci poi i risvolti Uefa; il tentativo, ad oggi, andato a monte, della superlega. L'Uefa non ha dimenticato ed i problemi che si son susseguiti da questo tentativo di strappo saranno difficili da rimarginare. A Nyon, sede Uefa, non aspettano altro che ricevere le sentenze italiane per punire in maniera esemplare uno dei club che hanno osato sfidare "l'istituzione" del calcio. Potremmo in questo periodo anche essere esclusi dalle competizioni europee (me lo aspetto), per i prossimi anni, anche se vincessimo scudetti, supercoppe o coppa italia e tutto il possibile.

Dobbiamo ripartire da noi, dalle basi, dai giovani. Il lato positivo è che potremo liberarci di molte voci di spesa al momento ingestibili ed in scadenza (ne abbiamo diverse), e ripartire con forza ed umiltà dal club. 
Ieri con l'Atalanta ne abbiamo avuto un esempio. Orgoglio, forza e spirito da battaglia. Tanti errori ma il furore agonistico visto ieri, mi mancava. Dobbiamo renderlo nostro, sempre.