Passata la cosiddetta "notte dei pensieri e degli amori" per citare un verso della famosa canzone di Michele Zarrillo, la 24° di A è pronta ad aprire i battenti con un lungo weekend, che si inaugurerà questo pomeriggio alle 15 con la sfida del Via del Mare tra Lecce e Spal per concludersi nella serata di lunedì con il match tra Milan e Torino. Ma cosa dobbiamo aspettarci da questa attesissima giornata, condita da due importanti big match, uno in chiave Europa e l'altro in chiave tricolore, ovvero Atalanta-Roma e Lazio-Inter.

SI SALVI CHI PUO'
Ad aprire la nuova giornata di campionato saranno due squadre in piena lotta per non retrocedere, ossia Lecce e Spal. Scontro diretto fra due squadre, distanti sette punti in graduatoria, con i salentini in grande spolvero grazie alle due prestigiose vittorie consecutive, contro Toro e Napoli. Spallini in netta difficoltà, la classifica parla chiaro: ultimo posto a 15 punti con peggior attacco del torneo. In settimana, è saltata la panchina di Semplici, con Di Biagio pronto a risollevare le sorti di una squadra, che tanto bene aveva fatto nei due anni precedenti. Si tratta, comunque, di un risultato ostico da pronosticare, ma se per il Lecce c'è ancora vita nel pianeta Serie A, per i ferraresi sarà quasi un match decisivo.

EUROPA E NON SOLO
Alle 18 toccherà a Bologna e Genoa scendere in campo. Sia i felsinei che il Grifone provengono da un buon momento di piena, con la squadra di Miha imbattuta da 4 giornate, che le hanno permesso di salire fino al settimo posto in graduatoria in piena zona Europa League. Bene anche l'undici di Nicola, che dopo il pari alla 22esima contro l'Atalanta, ha trovato nell'ultimo turno il bottino pieno con il Cagliari. I punti in classifica sono 19, si terzultimo posto ma a -3 dal Lecce e soprattutto in corsa salvezza. La sfida del Dall'Ara porta in auge due grandi ex Inter, ovvero Palacio e Pandev, vecchietti del gol, capaci con le proprie prodezze di accendere le rispettive squadre e regalarsi un finale di carriera ancora al top e da protagonisti.

BERGAMO BINARIO CHAMPIONS
Da un paio di anni a questa parte, il treno per la Coppa delle grandi orecchie fa tappa in quel di Bergamo. Difatti, uno dei big match di giornata sarà proprio quello del Gewiss Stadium tra Atalanta e Roma. Gli orobici, con la vittoria di Firenze, hanno scavalcato i giallorossi, caduti malamente il giorno prima in casa contro il Bologna sotto i colpi proprio di un ex atalantino come Musa Barrow. Per la squadra di Fonseca, c'è l'assoluta esigenza di cambiare passo, per non perdere il treno Champions, il quale fino a dicembre, aveva una carrozza con prenotazione Dzeko&Co. Dall'altro lato, però, si presenta un'Atalanta con entusiasmo e voglia di vincere ma con un piccolo pressante pensiero al match di mercoledì sera contro il Valencia. Pronostico quasi impossibile, ma occhio alle due punte principi Zapata e Dzeko.

CHI PER CREDERE IN QUALCOSA DI GRANDE, CHI PER SALVARE LE PENNE
In queste due precise categorie, rientrano alcune delle partite più interessanti della domenica. Si inizia con il lunch match tra Udinese e Verona fra due squadre con un cammino abbastanza differente in entrambi i fronti. Partendo dai padroni di casa, il pareggio di Brescia in extremis è stato un dolce toccasana, viste anche le vittorie dietro di Samp e Lecce. Stenda a decollare la stagione friulana, che a parte qualche difetto difensivo, ha dalla cintola su buoni giocatori, che le potrebbero permettere di fare un salto di qualità in più. Gente come De Paul, Fofana, Mandragora, Okaka e il capitano Lasagna peccano a volte di continuità e sopratutto di gol, problema che anche mister Gotti ha segnalato con una certa ricorrenza. Tutto l'opposto, invece, il cammino dell'Hellas, autentica rivelazione di questa Serie A, che con i suoi 34 punti in graduatoria è in piena corsa per un posto in Europa. Squadra costruita e gestita benissimo da Juric, che ha toccato il suo culmine nella clamorosa rimonta di sabato scorso contro i campioni d'Italia della Juventus. Dove può arrivare questo Verona, c'è l'ho può dire soltanto il tempo o già il match di domani.

Due sfide delle 15, rientranti, in una delle due categorie citate sopra sono: Sampdoria Fiorentina e Sassuolo Parma. Nel 1°caso, doriani e viola sono alla ricerca di una propria identità in questa stagione, povera di soddisfazioni. I padroni di casa, usciti dal periodaccio dei mesi precedenti, in cui navigavano tra l'ultima e la penultima posizione, hanno raccolto un importante vittoria sabato scorso contro il Toro, aumentando il proprio bottino di punti a quota 23. Fondamentale il ritorno al gol per Quagliarella. Stagione con più ombre che luci per la Viola di Iachini, in ko nell'ultimo match contro l'Atalanta e a secco di vittorie dal 18 gennaio. Il mercato invernale ha portato importanti frutti all'orto di "Beppe picchia per noi", che adesso devono, comunque, far vedere di che pasta sono fatti.

Sfida al sapore di tortellini e lasagne in quel di Sassuolo, tra neroverdi e ducali. Match con due squadre in buona forma e separate in classifica da soli 3 lunghezze. Due vittorie di fila per la squadra di De Zerbi contro Roma e Spal, raggiunte grazie ad un gioco decisamente propositivo e alla tecnica immancabile in fase offensiva dai vari Berardi, Boga e Caputo. Dall'altro lato, ducali rimaneggiati con il solo Cornelius a cercare di portare avanti la carretta dopo l'infortunio di Kulusevski e il malessere di Gervinho. Sarà la gara del sorpasso?

CR7 A CACCIA DELL'UNDICESIMA
Il momento no dei bianconeri trova, però, la sua perfetta antitesi nell'assoluto protagonismo di Cristiano Ronaldo, a caccia domani dell'undicesima partita consecutiva in rete contro il Brescia allo Stadium. Il ko di Verona e il pari in extremis in coppa contro il Milan, hanno aperto grandissime crepe e malumori sul lavoro di Sarri in bianconero. Il bel gioco invisibile, il malessere dei vari Higuain e Dybala ad ogni sostituzione, gli errori difensivi, sono una brutta gatta da pelare per il mister di Bagnoli e la sfida contro il Brescia può essere già un importante crocevia della sua stagione. Dall'altro lato, rondinelle alla ricerca disperata di punti salvezza, visto il penultimo posto in graduatoria e i soli 16 punti raccolti in 23 giornate. La cura Lopez e soprattutto il rientro di Balotelli dovranno essere determinanti.

GATTUSO ALLA RICERCA DEL NAPOLI
Probabilmente titolo più azzeccato di questo non potrebbe esistere per descrivere l'attuale momento del Napoli, che alterna partite importanti come quelle contro Lazio e Inter in Coppa e Juve in campionato, a black out shock come quello di domenica scorsa contro il Lecce al San Paolo. Ricerca di conferme, identità, autostima per una squadra ricca di talento ed esperienza, inspiegabilmente all'undicesimo posto della classifica. Bilancio 2020 da brividi per il Cagliari di Maran, che ha sprecato, del tutto o quasi, quanto fatto di buono nella prima parte di campionato. La vittoria manca dal 2 di dicembre, troppo tempo per una squadra con giocatori di buonissimo livello.

CHI PERDE E' SPACCIATO
Forse sono stato un po' troppo duro nel descrivere il match scudetto di domani sera tra Lazio Inter, ma, in realtà, chi non riuscirà a portare a casa il bottino pieno, ne uscirà abbastanza ridimensionato sia in termini di classifica che di morale. La sfida dell'Olimpico sarà un vero e proprio scontro diretto per lo scudetto, un duello senza risparmio di colpi tra due degli migliori attacchi del campionato (2°Lazio e 3°Inter) e le due miglior difese (20 gol subiti). Lukaku e Lautaro vs Immobile e Caicedo; Eriksen vs Luis Alberto; de Vrij vs Acerbi, che serata!

IBRA DOCET
A chiudere il grande weekend saranno Milan e Toro lunedì sera. I rossoneri con l'arrivo di Ibra sono totalmente un'altra squadra sia per qualità che per impegno e tenacia. Lo svedese si è preso la Milano rossonera, non appena è sceso dall'aeroporto di Linate, è da lì in avanti è stato un turbinio di cambiamenti, che hanno ridato al Milan una nuova importante linfa. Le ultime due rimonte tra campionato e coppa contro Inter e Juve, non hanno ridimensionato la squadra, ma anzi, le hanno, finalmente, dato quell'identità, invisibile per circa 5 mesi di stagione. Torino, chiamato ad una reazione last minute, per superare un momento di crisi veramente difficile e travagliato che, nemmeno la cura Longo, ha saputo arginare. La vittoria manca dal 12 gennaio, digiuno lunghissimo per una squadra che aveva fatto bene nella prima parte di annata.