Chissa quante volte abbiamo sentito in tv, per strada, ad un bar: "ma è solo un gioco, 22 uomini in pantaloncini che corrono dietro un pallone". Già per chi non lo segue, per chi non ha mai avuto passione per alcuna squadra di calcio, per chi non ha mai tirato un calcio al pallone, risulta facile dirlo. A volte, potremmo essere anche invidiosi della loro "antipatia" verso il calcio, soprattutto quando la tua squadra del cuore perde allo scadere o viene sconfitta in maniera sonora. Ma per chi ama questo sport, per chi detiene una fede calcistica, non sarà mai soltanto un semplice gioco. Sono passati due mesi e mezzo e più di 100 giorni dall'ultima partita di calcio trasmessa e vista in tv, era un Sassuolo-Brescia, terminato 3-0, con la più bella esultanza dell'anno, targata Ciccio Caputo. Da quel giorno, siamo stati assaliti da momenti bui che hanno messo, giustamente, il football fuori da ogni angolo di ragionamento pensabile. Abbiamo passato giorni tristi, di sofferenza con le notizie legate al virus a prendere il sopravvento sia sui nostri dispositivi mediali che all'interno delle nostre teste. Per fortuna, lottando giorno dopo giorno e grazie all'aiuto encomiabile dei nostri eroi col camice bianco, abbiamo, costantemente, ritrovato quel fatidico barlume di luce. Una guerra che, tuttora, stiamo combattendo passo dopo passo, ma che riusciremo a portare a casa. 

Il calcio, se non lo si guarda dal lato prettamente economico, può e deve essere un antidoto, una valvola di sfogo per liberarci da tutto questo male che abbiamo affrontato negli ultimi mesi. Quel pallone rotolante su un rettangolo verde è capace di trasmettere un vortice di emozioni e di felicità, che poche cose al mondo, potrebbero riuscire a fare. Chi ha la passione del football, chi ha una fede calcistica tutto ciò lo sa. Ecco perchè il calcio deve ripartire. Quella sfera deve ricominciare a rotolare, fa niene se i nostri stradi saranno privi di pubblico. Deve essere, giustamente, così. Il tifoso, lo sarà tale sia dentro che fuori, perchè chi ha fede si sa non ha bisogno necessariamente di una Chiesa per poterla professare. L'Italia, patria di allenatori, politici e oggi virologi, deve riassumere la sua principale carica. Gli sfottò tra tifosi dovranno riprendere. Le ore davanti ad un televisore a guardare un semplice Bologna-Lecce devono essere recuperate. Il Fantacalcio ha bisogno dei suoi fantallenatori e i fantallenatori hanno bisogno del Fantacalcio. Sarà un'estate particolare, questo lo sappiamo tutti bene. Magari non andremo in vacanza con gli amici; al bar, al ristorante e al mare dovremmo stare più attenti. Ma per fortuna il calcio e la Serie A ci saranno.