La sofferta quanto rocambolesca vittoria di Parma potrebbe dare all'Inter quella definitiva scintilla per poter fare definitivamente il salto di qualità. Per la prima volta, probabilmente, in stagione i nerazzurri hanno portato a casa tre punti giocando decisamente sotto le aspettative, sempre in difficoltà nel costruire gioco e occasioni e in balia di un Parma, molto forte e veloce in proiezione offensiva. Senza il solito mille e la marcia ingranata verso la quinta, la squadra di Conte ha saputo reagire, sfruttando la freschezza dei cambi e una buona dose di spregiudicatezza di alcuni suoi giovani (vedi Bastoni nel secondo e decisivo gol interista). Il match di stasera contro il Brescia deve, però, portare non solo punti ma anche gioco e prestazione.  

UNA DIFESA DA RIPRENDERE
A partire dalla difesa, puntualmente perforata in queste ultime giornate. Il grande trio difensivo, composto da Skriniar, de Vrij e Godin (con Bastoni passato in breve tempo da giovane rincalzo a punto fermo) che aveva illuminato le prime partite nerazzurre della stagione, sembrerebbe essersi clamorosamente dissolto. Sono lontani, infatti, i giorni in cui la difesa di Conte era una delle migliori non solo in Italia ma anche in Europa per occasioni e gol subiti (fino a febbraio, solo 20 gol al passivo). Da 7 partite di fila, includendo campionato e Coppa Italia, l'Inter prende costantemente reti (11). Numeri non proprio brillantissimi per un pacchetto difensivo, nella carta ben collaudato sotto tutti i punti di vista, e per una squadra, che deve puntare per vincitore il tricolore. Ciò che maggiormente fa allarmare, anche mister Conte, è il subire reti a causa della troppa sufficienza e della grande disattenzione degli interpreti: un esempio, è la rete presa a Napoli, su una ripartenza condotta da Insigne, dopo un lancio direttamente da Ospina. In quel caso, Inter e difesa sguarnita: impensabile e inammissibile per una squadra sopra di un gol allo scadere del primo tempo con un corner a suo favore. Non solo, errori grossolani anche nel gol subito e per fortuna inutile ai fini del risultato contro la Samp, quando prima viene lasciato libero di saltare il gigante Colley, per poi far concludere liberamente sotto porta il norvegese Thorsby. Si sa, nel calcio, soprattutto in quello nostrano, la miglior difesa è l'attacco, ecco perchè de Vrij&Co devono ritornare ai livelli di un tempo.

BROZO INDISPENSABILE
Più intricata la situazione in mezzo al campo, in cui la mancanza di vari giocatori come Brozovic e Sensi non permette a Conte di far girare la squadra come lui stesso chiede. Soprattutto il croato, è il vero elemento portante della linea mediana nerazzurra, a dir poco insostituibile, poichè con lui o senza anche l'intera squadra ne risente. Le geometrie, l'ordine e l'interdizione del vice campione del Mondo sono fondamentali per una squadra, che a parte tanta legna e corsa, manca un po' di qualità proprio nella fase nevralgica del campo. La sua assenza si è fatta sentire e come, sia nel secondo tempo contro la Samp che nelle due successive gare contro Sassuolo e Parma. Bene in fase di quantità ma carente in quella di palleggio Gagliardini, mentre il tuttofare Barella, nonostante qualche polmone in più del dovuto, ha bisogno sempre di una mano per disegnare le reti del gioco nerazzurro. Mano che la potrebbe trovare proprio su Brozo oppure sul lungo degente Stefano Sensi. Stagione sfortunatissima per l'ex Sassuolo, sicuramente uno dei migliori dell'iniziale avvio di stagione dell'Inter. La sua qualità di giocare da mezz'ala e l'indole nel fare il brutto e il cattivo tempo, sostituendosi a Brozovic nel ruolo di doppio regista, quando il croato era marcato, erano state importantissime per l'Inter. A parte Sensi, che dovrebbe ritornare a luglio inoltrato, Brozovic, già da stasera sarà arruolabile, partendo probabilmente dalla panchina. Conte può sorridere.

LU-LA MA NON SOLO
Passando al capitolo attaccanti, l'arrivo e l'ambientamento di Eriksen gioverà, sicuramente, ad un attacco già formidabile di suo. La Lu-La è ferma a 30 gol in due, numeri fantastici per una coppia destinata a durare a lungo (Barcellona sempre più defilato nella corsa al Toro). Già da questa sera il bottino potrebbe essere nuovamente riempito, con il jolly Sanchez sempre presente e con la voglia di prendersi sia la squadra in mano che il riscatto del club. Il parco offensivo nerazzurro è tra i più forti in Italia e anche in Europa come dicono i numeri, ecco perchè questo finale di stagione potrebbe regalare grandi soddisfazioni ai tanti tifosi interisti.