Poco meno di meno 8 ore e la Beneamata è pronta a ritornare in campo per la semifinale di andata di Coppa Italia contro il Napoli (calcio d'inizio ore 20:45 dallo stadio San Siro). Secondo le ultime indiscrezioni, mister Conte dovrebbe fare una sorta di mini-turnover rispetto alla clamorosa vittoria di domenica sera contro il Milan, con i rientri di Bastoni in difesa, Biraghi a sinistra e Moses a destra e il ritorno in avanti dello squalificato Lautaro Martinez. Un undici che vede la conferma di un giocatore, ormai indispensabile per il gioco contiano, ovvero quel Stefan de Vrij, diventato colonna portante della nuova Inter proiettata verso lo scudo tricolore.

La stagione del centrale olandese è, fin qui, spettacolare, sia per rendimento che per numeri. L'ex difensore di Lazio e Psv, ormai da quasi 3 anni in nerazzurro, è probabilmente il giocatore più importante di questa squadra, insostituibile sia per modo di giocare che per dedizione alla causa interista. Passato quest'estate dalla difesa a 4 a quella a 3, con lui centrale nel trio difensivo, ha saltato soltanto 2 partite di campionato (contro Lecce e Cagliari) e due di Coppa Italia contro Cagliari e Fiorentina. Un tassello decisamente indispensabile per l'undici contiano sia per la sua qualità in fase difensiva e di costruzione del gioco, sostituendosi molte a volte a primo regista quando Brozovic non trova spazio e viene marcato a uomo dal trequartista di turno. Ed è proprio dai suoi piedi che partono molto azioni dell'Inter, fondamentali le sue verticalizzazioni per le punte da cui scaturisce poi il gioco nelle fasce di Conte. In una di queste, non dimentichiamoci la rete del Toro Martinez contro il Borussia a San Siro.

L'evoluzione dell'olandese è avvenuta in concomitanza dell'arrivo di Conte sulla panchina dell'Inter, il quale lo ha riportato in quella posizione che tanto bene aveva lavorato ai tempi della Lazio, in cui da centrale sfiorò la qualificazione in Champions persa proprio nella partita finale contro i nerazzurri. La miglior stagione in ambito anche realizzativo quella dell'annata 17/18 chiusa con un totale di 7 reti complessive tra campionato e coppa. de Vrij potrebbe configurarsi come uno degli acquisti più azzeccati degli ultimi anni da parte della società meneghina, che prendendolo a 0 proprio nell'estate 2018 ha regalato prima a Spalletti e poi a Conte un centrale di assoluto livello internazionale. Un leader difensivo, che mai, però, come quest'anno, è stato capace di esaltarsi, proponendosi come uno dei migliori difensori della Serie A ma anche d'Europa.

Il muro olandese è un enigma, tuttavia, con la propria Nazionale, la cui convocazione è sempre stata confermata ma lo spazio in campo è stato decisamente ben poco, a discapito di Van Dijk e del giovane de Ligt. L'unica motivazione che potrebbe spingere il ct Koeman a lasciar fuori il forte centrale nerazzurro è quella inerente al modulo, in quanto gli Orange giocano da anni con il consueto 4-3-3. Lasciar fuori uno come de Vrij è, però, quasi una blasfemia per la stagione che si sta proiettando a compiere. Quindi se da un lato, averlo come riserva è tanto prestigioso, dall'altro un possibile cambio modulo per un suo inserimento non è qualcosa da sottovalutare.

Che dire di più, se c'è n'e uno dei giocatori da non togliere e tenersi stretto in questa Inter è proprio de Vrij, giocatore molte volte sottovalutato e quasi poco considerato nel nuovo exploit nerazzurro, una sorta di Ringo Starr, per citare il titolo della nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari. Un giocatore, che magari non avrà le luci e i riflettori dei Lukaku o dei Lautaro, ma la cui importanza è tanto fondamentale quanto loro, nonostante il basso profilo e il minor clamore mediatico.