De Ketelaere e Adli sembrano proprio in procinto di trasferirsi rispettivamente all'Atalanta e alla Salernitana.
Tutti e due con la formula del prestito con diritto di riscatto. 
Le somiglianze tra le due trattative finiscono qui perché sono invece profondamente diverse.
Vediamo nel dettaglio.

Adli si trasferirà in prestito con diritto di riscatto e controriscatto da parte del Milan, se il giocatore si farà valere quindi il Milan potrà contro-riscattarlo ad una cifra ritenuta giusta quale compenso minimo dovuto alla squadra che te lo ha valorizzato. 
Le società del livello della Salernitana si pregiano di avere un possibile ottimo giocatore tutto l'anno e si accontentano, nel caso del controriscatto di ricevere un "premio di valorizzazione" dal Milan. 
In molti casi è una formula che sta bene a tutte e due le società, perchè ambedue hanno dei vantaggi indiscutibili.

Molti tifosi milanisti si chiedono, in queste ore convulse di trattative, perché non fare la stessa cosa con l'Atalanta per De Ketelaere? 
E giù sproloqui verso l'"incompetenza calcistica e manageriale" di Giorgio Furlani, che tutto è invece fuorchè incompetente.

La formula messa a punto dalle due società è basata su un prestito oneroso (si parla di circa 4 milioni) con diritto di riscatto da parte dell'Atalanta ad una cifra stabilita (si parla di 23 milioni, necessari per non incorrere in una minusvalenza). Non c'è un controriscatto da parte del Milan.  Perchè non c'è? Semplicemente perchè l'Atalanta ha ormai una dimensione che si pone subito sotto le Big storiche, non è una piccola società che si accontenta di avere in squadra un giocatore e di guadagnarci un compenso minimo per averlo valorizzato.  

La società orobica preferisce dare un giusto onere subito per il prestito e provare quindi a valorizzare un giocatore che ha delle grandi potenzialità non ancora espresse in Italia. 
Se ci riesce però non nessuna intenzione di ricevere un "obolo" dal Milan, un contentino per il buon lavoro svolto nella valorizzazione del giocatore. 
Se il giocatore "sfonda" lo vuole tutto per sé, di sua proprietà, senza possibilità di controriscatto. Lei rischia ma se lo valorizza e diventa un giocatore di un potenziale mercato da 60 milioni potrà usufruire delle sue prestazioni o rivenderlo guadagnandoci non 1 o 2 milioni di valorizzazione come nel caso delle piccole squadre, ma riuscirà a fare una plusvalenza molto grande, cosa che gli è riuscita già altre volte, con prestiti con diritto di riscatto o con acquisto a prezzi esigui e rivenduti a prezzi molto importanti, l'ultimo di una lunga serie è Hojlund rivenduto a 75 Milioni, mettendo a segno una plusvalenza da urlo.

Ecco la mia spiegazione alla valanga di commenti dei tifosi rossoneri che imperversano in queste ore nei vari social, al grido: "Bisogna usare la stessa formula sia con Adli che con De Ketelaere! Sono degli incompetenti totali!"

Adli e De Ketelaere, casi simili, ma così diversi...