Cari Rossoneri, spinto dall'impulso di mettere a tacere articoli di insulso valore giornalistico di persona a voi nota e altre malelingue, ho deciso, spero con buoni risultati, di aprire anche io la mia rubrica sul mondo Milan, il Milan secondo R… oby.

31.07.2017 alla voce acquisti il Milan ha fino ad oggi portato a termine un mercato entusiasmante, inutile rispondere a colui che definisce questa campagna acquisti un mercato di figurine, potete trovare risposta più esauriente al mio precedente e, ad oggi, unico articolo "La rivolta dei tifosi del Milan".

Oggi ho deciso di concentrarmi sul Fair Play Finanziario, non ce ne voglia il caro amico J. Pallotta, lui ha avuto informazioni sbagliate, allora ho deciso di documentarmi anche per lui tramite “difficilissime” e “lunghissime” ricerche di almeno 20 minuti tramite Google, approfondendo meglio questo Mostro ideologico, che tanto spaventa attualmente i tifosi Rossoneri.

Partiamo dalla base, l’ultimo Milan, quello di Berlusconi per intenderci, ha fatturato nella stagione 2015 circa 215 milioni, per poi aumentare nel 2016 a 236 milioni “per plusvalenze del mercato calciatori, maggiori incassi derivanti dal raggiungimento della finale di Coppa Italia e dalla differente collocazione delle partite di cartello del campionato (+10.7 milioni) e alla Super coppa di Doha che ha portato in cassa 1.2 milioni, se a questo aggiungiamo i 5.5 milioni spesi per chiudere la causa giudiziaria relativa all’acquisizione della zona Fiera per la realizzazione dello stadio di proprietà, il fatturato sarebbe stato superiore ai 240 milioni.

Nonostante questo, il Milan nell’ultimo bilancio ha avuto un rosso di 75 milioni, facciamo 70 se non consideriamo i 5.5 buttati nella causa giudiziaria per lo stadio di proprietà, ripianati dall’attuale proprietà tramite fondi personali e la ormai famosa Elliott, altra spada di Damocle mediatica sulla nostra testa.

A parte il fatto che il credito che Elliot vanta, non è sulla società Milan, ma su Mr. Li, che qualora da “uomo più fesso della storia” avesse investito 1 miliardo (mercato compreso), non riuscendo a restituire entro i termini stabiliti il suo debito, avrebbe in ogni caso aumentato il valore della squadra grazie alla splendida campagna acquisti finora fatta, dando la possibilità ad Elliot di trovare per “soli 350 milioni “(guadagnandoci pure) un nuovo acquirente per la società Milan.

Non prendiamoci in giro, non credo esista al mondo un uomo così sprovveduto in grado di investire tutto il suo capitale senza avere le spalle coperte, non si spiegherebbe in tal caso la presenza nel CDA del Milan, di rappresentanti di China Huarong, Haxia Capital di Lu Bo e uomini come l'avvocato Roberto Cappelli ,il supermanager Marco Patuano, ex amministratore delegato di Telecom e amministratore delegato di Edizioni Srl (holding della Famiglia Benetton), Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Enel ed Eni S.P.A, elementi di altissimo profilo, che di certo non si presterebbero ad entrare nel CDA del Milan senza garanzie di serietà e solidità.

Tornando al FPF, dovranno essere messi in bilancio, l'aumento degli stipendi, che da 157 milioni potrebbero passere a circa 200 milioni, incrementando ipoteticamente il rosso a bilancio di ulteriori 40 milioni circa, oltre ai circa 300 milioni che sono stati stanziati per il mercato, che comunque verranno spalmati in 4 esercizi finanziari tramite il voluntary.

Con l’arrivo praticamente certo di un’ulteriore attaccante ed una mezzala, uniti all’incasso di qualche cessione, verranno investiti circa 300 milioni, ma cosa che molti non dicono e che detta somma verrà distribuita in più esercizi finanziari, ma anche se questo non avvenisse, tramite il Voluntary il Milan potrà e dovrà dimostrare il pareggio di bilancio con 4 esercizi finanziari, ossia 75 milioni all’anno, che sommati ai 40 milioni per l’aumento dei costi stipendiali dei cartellini e l’ipotetico rosso di bilancio di 75 milioni, dovranno portare nelle casse del Milan ulteriori 200 milioni circa di fatturato per sopperire a tali spese.

Come verranno recuperati questi 200 milioni all’anno per il pareggio di bilancio? Considerato che la partecipazione alla Champions League non può essere inserita nel business plan di rientro, verranno indicati nei conteggi le seguenti voci:
Aumento ricavi stadio, circa 30 milioni, cosa più che fattibile, se pensiamo ai 45 mila abbonamenti contro i precedenti 16 mila; la partecipazione all’Europa League, sperando in un buon cammino della nostra squadra, oltre alla maggior presenza di tifosi in campionato a seguito del ritrovato entusiasmo, è facile arrivare ai 30 milioni sopra indicati.

Dalle stime, si parla di un aumento dei ricavi tramite brand commerciale in Cina, di almeno 80/100 milioni, che con l’inserimento di nuovi sponsor commerciali spinti da questa ottima campagna acquisti (a questo proposito Fassone ha annunciato a breve un nuovo partner commerciale) , si potrebbero incassare ulteriori 50 milioni, lasciando scoperti circa 30 milioni, che, cosa che non molti sanno e che anche io ho scoperto solo ora informandomi, a differenza del sig. Pallotta, potrebbero essere i soldi investiti per l’aumento delle strutture giovanili e calcio femminile, scalabili ai fini del FPF, cosa che il Milan sta attuando con il governo di Pechino (giusto per non dire un nome a caso) con l’ente China Next Generation Education Foundation, che ha visto l’accordo con il governo per scuole calcio a marchio MILAN per i giovani tra i 12 e i 15 anni in Cina, portando di conseguenza ad aumentare in maniera esponenziale i tifosi rossoneri e il brand commerciale in Cina, non certo un paesello….

Se a queste cifre aggiungiamo, si spera, la qualificazione alla prossima Champions League con ulteriori 40 milioni di introiti e la possibilità di sforare il FPF di 30 milioni, credo che il Milan abbia tutte le carte in tavola per potersi permettere questi ed altri futuri acquisti, che oltre a rinforzare la squadra in vista del futuro, hanno ridato ad ognuno di noi la speranza di tornare ad essere la squadra più titolata al Mondo, non ce ne vogliamo i signori Pallotta e Ruiu, se qualcuno ha qualcosa da dire e aggiungo di sensato e concreto, parli ora, oppure taccia per sempre.