Si avvicina il mercato di gennaio, per il Milan data importantissima per due motivi - rinforzare la squadra al fine di garantirsi un importante posto in Champions, sia per motivi finanziari che di prestigio per il prossimo mercato di giugno – far fronte ai tantissimi infortuni che stanno avvenendo in quei di Milanello.

Sento nell’aria troppo scetticismo sui nomi di mercato fatti in questi giorni, gente che per sentito dire continua a lamentarsi dell’età anagrafica di alcuni “possibili” nuovi giocatori del Milan, ormai questa storia dell’età sta diventando un mantra difficile da togliere, purtroppo il caro Galliani aveva abituato il popolo milanista a giocatori ormai sull’era del tramonto, ma qui stiamo parlando in linea di massima di giocatori che porterebbero al Club tantissima esperienza che a questa giovane squadra manca.

Parlando di nomi, per la difesa pare sempre più insistente un approdo di Diego Godin nel mercato di gennaio, stiamo parlando di un giocatore incredibile, a mio avviso tra i primi 10 centrali del mondo, esperienza mondiale, grande carisma, grande goleador per essere un difensore, 33 anni a febbraio, per un centrale di difesa non sono certo tanti, almeno altri 4 anni da fare a grande livello insieme a Romagnoli e Caldara che hanno solo da imparare da un calciatore simile, che dire, capolavoro di Leonardo se arrivasse…
Oltre a Godin si parla di Rodrigo Caio, Christensen e Cahill, personalmente credo che di questi dovesse arrivare Godin, non arriverebbe nessuno, Caldara rientrerà a Febbraio, Musacchio molto prima, con Romagnoli e Zapata ci sarebbero troppi centrali in rosa, quindi Godin subito, oppure Godin a Giugno con l’arrivo di Christensen oppure Cahill nel mercato di gennaio, personalmente spero nel primo, sia per età che per doti tecniche.

A centrocampo oltre a Sensi e Paredes, che credo siano più un discorso per giugno o comunque legato al FFP, il nome nuovo, si fa per dire, è Cesc Fabregas, così vecchio da avere ben 31 anni, 32 a maggio del prossimo anno, giocatore conosciuto in tutto il globo, ma che sta trovando poco spazio negli undici di Sarri, che vede nel pupillo Jorginho il creatore ideale della sua squadra, Fabregas dal canto suo non da il meglio nel ruolo di mezzala, o meglio non più, l’inamovibile Kantè e Kovavic non lasciano margine di scelta a Sarri, stessa cosa nei tre davanti, il trequartista, a mio modi di vedere, è un ruolo che sta sempre più scomparendo nel calcio moderno.
Nell’undici rossonero, Fabregas potrebbe prendere le redini del gioco, con Biglia ai margini per infortunio e, penso io, possibile partente nel prossimo mercato estivo, questa squadra necessita di visione di gioco e carisma in mezzo al campo, cose che lo spagnolo ha nelle sue doti, se anche questo non è un capolavoro di mercato, allora vi consiglio i vari Montolivo, Mauri, Bertolacci ed Essien, dai su siate seri…

Nel ruolo di mezzala, ma anche di esterno sinistro, un possibile crack del futuro, Paquetà, sarà forse l’accento marcato sulla A finale, forse la nazionalità brasiliana, ma a me questo ragazzo tanto ricorda la storia del Fanciullo d’oro Kakà, la tecnica a questo ragazzo non manca di certo, la polivalenza in campo neppure, regista, mezzala, esterno d’attacco, mezza punta e trequartista, per quanto mi riguarda credo fortemente in questo acquisto e credo non rimarremo delusi.

In attacco credo sia ormai definito il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, non certo un giovanotto, 37 anni da poco compiuti, ma con un contratto di sei mesi rinnovabile di altri 12 con eventuali paletti (presenze/gol), non si può che essere felici per questo acquisto, inutile dare statistiche sullo svedese, sappiano tutti che Ibra è genio e sregolatezza, sia tecnica che caratteriale, ma se Nocerino e Boateng sembravano dei fenomeni, tutto ciò lo devono a sua Maestà Zlatan, in partite ostiche la potenza fisica di Ibra nel tenere palla e liberare i compagni, non può che essere un valore aggiunto a questa rosa, lo spirito da battaglia pure, certo non dobbiamo chiedergli di attaccare la profondità, ma Ibra è magia punto e basta.

Concludo rivolgendo il mio pensiero a coloro che criticano questi possibili acquisti, ragionate con la vostra testa, uscite dallo stereotipo dell’età, guardatevi indietro di qualche anno, dal 2012 al 2017 va più che bene, non abbiamo certo preso la Gioconda, ma Leonardo sta preparando in modo impeccabile la tela per grandi capolavori….

 

Roberto Cannucciari