Il campionato di calcio 2021/2022 è appena cominciato, ma la Juventus non è certo partita col piede giusto. Max Allegri è tornato in bianconero dopo 2 anni e il suo ritorno era bastato ad alcuni giornalisti per trasformare la Juve nella favorita alla vittoria finale dello scudetto. Anche se il tecnico di Livorno era stato messo alla guida di una squadra arrivata miracolosamente quarta nell'ultimo campionato e solo grazie al "suicidio" del Napoli. Allegri è un grande tecnico e l'ha più volte dimostrato nel corso della sua carriera ma è evidente che non può fare miracoli e tramutare una squadra insicura e balbettante in una corazzata imbattibile, senza nemmeno una campagna acquisti di valore. Infatti Cherubini e Arrivabene hanno sì regalato al mister il centrocampista richiesto (che in realtà ne aveva chiesti due e Locatelli è arrivato dopo 2 mesi di trattative a campionato praticamente iniziato) ma l'hanno privato del bomber Ronaldo. E se è vero che il conte Max di sicuro non si è disperato per la partenza di CR7, certo è che si sarebbe aspettato un adeguato sostituto e non due scommesse come Kean e Kaio Jorge.

Ora tutto è nelle sue mani. Da sempre, uno dei punti di forza di Allegri è che non ha un modulo fisso e sa sempre trovare il "vestito" più adeguato agli uomini a disposizione. Al suo arrivo a Torino, nel luglio del 2014, iniziò con il 3-5-2 per non destabilizzare ulteriormente i giocatori, improvvisamente orfani del condottiero Conte ma seppe poi tramutare il modulo in un 4-3-1-2 per schierare tutti insieme contemporaneamente i fab four di centrocampo Pirlo-Marchisio-Pogba-Vidal, salvo poi tornare alla difesa a 3 dopo il terrificante inizio di stagione 2015/16 con 4 sconfitte nelle prime 10 giornate. In quel caso ascoltò i senatori della squadra rispolverando la coperta di Linus del 3-5-2 che dava maggiori sicurezze e infilò qualcosa come 15 vittorie consecutive e 26 vittorie su 28 partite che consegnarono nuovamente lo scudetto alla Juve con largo anticipo. L'inizio di questa stagione riporta alla memoria proprio quel campionato e non a caso, pare che il conte Max stia prendendo in considerazione la possibilità di rispolverare l'antico modulo con la difesa a 3. Eppure la rosa a disposizione non mi sembra la più adatta a questa soluzione. Intanto ci sono solo 4 centrali difensivi di cui uno è Chiellini, con i problemi fisici che spesso è costretto ad affrontare e un altro è l'inaffidabile Rugani. Per cui la difesa a 3 sembra una soluzione da escludere. Inoltre giocatori come Chiesa e Kulusevski dovrebbero essere impiegati come punte, ruolo non proprio congeniale ad entrambi, perché come esterni a tutto campo perderebbero la loro capacità offensiva e garantirebbero comunque meno copertura. A mio modo di vedere Allegri dovrebbe rifarsi ad un'altra fantastica invenzione da lui stesso partorita nel gennaio 2017. Ovvero il modulo a 5 stelle. Il 4-2-3-1 che prevedeva contemporaneamente in campo Pjanic, Cuadrado,Dybala, Mandzukic e Higuain e che riuscì a portare una Juve che zoppicava alla vittoria di campionato e coppa Italia e in finale di champions contro il Real Madrid, dopo aver annichilito il Barcellona del trio Messi-Suarez-Neymar e il Monaco dell'astro nascente Mbappè. La rosa sembra più adatta a questo tipo di soluzione con Allegri che potrebbe schierare Szczesny tra i pali, una linea a 4 con Danilo, De Ligt, Bonucci o Chiellini e Alex Sandro, Locatelli (che giocava così anche a Sassuolo) e Bentancur o Rabiot davanti alla difesa, Chiesa, Dybala e Kulusevski (oppure Cuadrado o lo stesso Rabiot che copre quel ruolo nella sua nazionale, nelle partite dove c'è bisogno di maggior equilibrio e copertura) e Morata o Kean come centravanti.

Almeno a me sembra più sensata così, anche se sono sicuro che Allegri riuscirà a trovare la soluzione più adatta a questo rebus e a risollevare la squadra da questo momento nero.