Dopo 5 anni dall'ultima volta, finalmente l'Italia torna a prendere parte ad un grande torneo.
Dopo la sciagura della mancata qualificazione ai mondiali di Russia nel 2018 e il posticipo di un anno di questo Europeo causa pandemia, torneremo a sostenere gli azzurri in questo torneo continentale itinerante, ad un lustro di distanza dall'ottima prova fornita dall'Italia di Conte in Francia nel 2016. Pensare che nel frattempo il tecnico salentino è stato capace di vincere una Premier League e una F.A. Cup alla guida del Chelsea e poi uno scudetto da tecnico dell'Inter da l'idea di quanto tempo sia passato. Oltre a riassaporare il piacere di seguire la Nazionale in un grande torneo però, puntuali come sempre, ecco spuntare le consuete polemiche che accompagnano gli azzurri (e in particolare il C.T.) ogni qualvolta si tiene una simile manifestazione, sempre per la medesima problematica: LE CONVOCAZIONI. E infatti mi stupisco dello stupore esternato sui social dal buon Marchisio che si è detto scioccato dalle discussioni nate sui social tra i tifosi ma alimentate anche da (pseudo)giornalisti ed addetti ai lavori, in merito ai 26 scelti da Mancini. Forse era passato così tanto tempo dall'ultima volta che neanche lui ricordava come queste avvengano ogni volta. Perché non importa chi sia il Commissario Tecnico, se abbia già vinto un mondiale come Lippi oppure uno che viene dalla gavetta come Ventura, ad ogni lista di convocati corrispondono le relative polemiche. Perché noi, dal comodo divano di casa, avremmo fatto sicuramente scelte più sagge, più giuste e più azzeccate. E quando poi la Nazionale esce fuori al primo turno o nemmeno si qualifica come l'ultima volta, ci sentiamo ancor più legittimati come a dire: "Visto? Se avesse chiamato chi dico io avremmo sicuramente vinto". Come se nel 2010 Cassano e Balotelli (a detta di tutti gli esclusi "eccellenti" da quella competizione) avrebbero potuto portare alla vittoria un'Italia mediocre in tutti i reparti. O come se, con in squadra Roberto Baggio nel 2002 (per citare un altro caso), Byron Moreno non sarebbe riuscito a trovare comunque un modo per sbatterci fuori. Dunque, anche in questo caso, nonostante il C.T. Mancini insieme agli altri allenatori, sia riuscito a far allargare la rosa dei convocati da 23 a 26,  sono nate infinite discussioni. Stiamo parlando di un allenatore capace di riuscire a centrare 11 vittorie consecutive alla guida della Nazionale, battendo il record di Vittorio Pozzo che resisteva dagli anni '30 e con una striscia di 26 risultati utili consecutivi ancora in corso, seconda solo a quella di 30 partite senza sconfitte, sempre degli uomini del C.T. bicampione del mondo, c'è chi ha avuto da ridire. Nonostante un curriculum del genere (per non parlare di quanto ha vinto a livello di club in Italia e in Europa) c'è gente convinta di poter scegliere gli azzurri meglio di lui. In particolare sono stati i ballottaggi per gli ultimi 3 posti disponibili ad aver attirato le maggiori critiche. E se quello tra Sensi e Pessina l'ha risolto il primo infortunandosi nuovamente e per quello che ha riguardato il naturalizzato Toloi con il romanista Mancini, pur destando qualche perplessità, non ci si è strappati i capelli, la pietra dello scandalo è stata la scelta di portare lo juventino Bernardeschi in luogo del napoletano Politano.Per carità, i dubbi sono più che legittimi visto le prestazioni inguardabili inanellate dal buon Federico negli ultimi 2 anni in maglia Bianconera ma, con il dovuto rispetto per Politano, non è che sia stato escluso Messi o Mbappè. Si perché Politano è un giocatore molto discontinuo che non a caso non è riuscito a conquistare un posto da titolare nè quando giocava nell'Inter nè adesso nel Napoli, rimanendo spesso fuori dal giro dei convocati. Quest'anno ha fatto abbastanza bene ma quasi sempre entrando a gara in corso e siglando gol a risultato già acquisito nelle goleade azzurre. Probabilmente in favore di Bernardeschi ha giocato il fatto di poter essere impiegato in più ruoli, da falso 9, su entrambe le fasce d'attacco, a centrocampo e perfino da terzino come lo ha provato quest'anno Pirlo. Inoltre, nonostante le pessime prestazioni alla Juve, Mancini l'ha sempre convocato, gli ha sempre mostrato fiducia e ha ricavato da lui sempre buone prestazioni. Insomma non mi sembra ci siano gli estremi per tacciare il C.T. di sudditanza verso la "cupola zebrata" che secondo alcuni gestisce le convocazioni della Nazionale per far aumentare il valore dei propri calciatori (sono 4 i giocatori della Juve convocati). Un polverone scatenato inutilmente considerando il fatto che, probabilmente, stiamo parlando dell'ultimo cambio in attacco. Ma si sa ormai quale sarà il finale. In caso di figuraccia la colpa sarà di Mancini che non ha convocato il formidabile Politano mentre, in caso di successo o comunque di ottima figura, saranno tutti pronti a salire sul carro dei vincitori, incensando il mister per le sue ottime scelte, come avvenne anche nel 1982, quando tutti dileggiavano Bearzot reo di non aver convocato Pruzzo e Beccalossi e, a trionfo avvenuto, tutti a festeggiare dichiarandosi da sempre sostenitori del "Vecio".
Speriamo finisca davvero così. Almeno vorrebbe dire aver visto una grande Italia a distanza di tanti anni.