<<Signori, benvenuti e buon relax>>. Ebbene sì, talvolta anche io ho bisogno di staccare un po’ dal tram tram di tutti i giorni, dallo stress, dal lavoro e chi più ne ha più ne metta. Chi vive come me pensando che ventiquattro ore in un giorno sono troppo poche, sa quanto sia necessario impiegare nel migliore dei modi possibili il “tempo per me stesso”. Ed oltre al gettonatissimo ed eco-friendly regalo di Natale di quest’anno, la famosa borraccia/bottiglia in alluminio o plastica al 100% riciclabile, si ricerca sempre più il modo di allontanarsi dall’inquinamento.

Per inquinanti non si intendono solo rifiuti, tossine, gas di scarico, ma anche radiazioni di varia origine (non sottovalutate gli smartphone), stimoli sonori e luminosi. Da qui il crescente bisogno di un attimo di relax, di evasione, di luoghi dove pensare a sé stessi prendendosi cura del corpo e anche della mente. Ed ecco che il bisogno si tramuta in tendenza e la tendenza in business; un business che aumenta con la media del 6,4% in più ogni anno con un giro d’affari, solo in Italia, di venti miliardi di euro. Ma il “trend fra i trend” e’ la SPA dedicata esclusivamente alle donne, “sciccosamente” definita “woman only”; molto spesso si tratta di veri e propri ritiri “benessere” per aiutare le donne a superare i problemi emotivi post divorzio o per assicurare un benessere emotivo  pre-concepimento.
Le parole “ritiro” e “donne” mi fanno subito pensare al calcio femminile. Una settimana intensa, con tre partite in meno di sette giorni. Adesso la pausa invernale e la ripresa prevista a gennaio. Con un turno di anticipo e con la secca vittoria sul Pink Bari, la Juventus si laurea Campione d’inverno; a seguire altre due Big del campionato. La Fiorentina sconfigge l’Inter con un sonoro quattro a zero, mentre la Roma di Betty Bavagnoli liquida l’orobica con tennistico sei a zero. Rimane fuori dal podio il Milan di Maurizio Ganz che vince l’ultima partita dell’anno in terra veneta. Gol della Capitana Giacinti e zero a uno finale. Le rossonere dovranno recuperare il 29 gennaio la partita contro il Pink Bari rinviata, lo scorso 7 dicembre, per la fitta nebbia addensatasi sul capoluogo pugliese che non ha permesso il decollo dell’aereo con a bordo la società ospite. Potenzialmente, con una vittoria, il Diavolo si porterebbe a ridosso della Vecchia Signora, occupando così la seconda posizione che vorrebbe dire qualificarsi alla prossima Champions League. Il sogno sarebbe lottare fino alla fine con le Campionesse d’Italia in carica e per questo si mormora in queste ore che la società rossonera stia seguendo con particolare interesse una calciatrice del PSG, con il chiaro intendo di migliorare la rosa durante la sessione di mercato invernale. Il Natale è alle porte ed è sacrosanto sognare.

Le cugine nerazzurre stanno invece attraversando un periodo da incubo: sconfitta nel turno precedente contro la Roma per uno a quattro, ancora quattro reti subite (4-0 il risultato finale) in trasferta contro la Fiorentina e soprattutto cocente eliminazione nel derby di Coppa Italia sempre per uno a quattro. Dodici goal incassati in tre partite, undici punti totali in campionato e una bassa posizione in classifica fanno preoccupare seriamente mister Attilio Sorbi, il quale avrà poco tempo per riposarsi.

Ed eccoci nuovamente al punto di partenza: il riposo. Tra Coppa Italia e Campionato, come già detto, la settimana per le ragazze della Serie A Femminile è stata davvero faticosa a livello fisico. Ma lo stress maggiore, sempre in questi giorni, è stato causato dal dibattito sul riconoscimento dello status professionistico. Grazie ad un emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato, le società (non solo di calcio ma anche rugby, pallavolo e basket) che proporranno e stipuleranno dei contratti di lavoro professionistico avranno uno sgravio contributivo, per i prossimi tre anni. La scelta di introdurre il professionismo però spetterà alle singole Federazioni. Possiamo finalmente annunciare che le donne hanno gli stessi diritti dei colleghi maschi? La risposta è NO, ancora non ci siamo! Al momento le calciatrici italiane continueranno ad essere inquadrate come dilettanti ma passi importanti dopo il Mondiale in Francia sono stati compiuti. La strada è lunga ma appare meno in salita.  
La battaglia, anzi scusate, la partita è entrata nel vivo e va giocata con la stessa grinta che siamo soliti ammirare sul campo. Occorreranno grinta e determinazione; per la stanchezza, fisica e mentale, esistono le SPA e i “ritiri benessere”.
Potrei consigliarvene qualcuna!