Sembra ormai questione di ore, l'Inter si prepara ad accogliere il suo terzo acquisto estivo. Si tratta di Matías Vecino, che in settimana dopo le visite mediche sarà a disposizione di Spalletti.
Terzo arrivo in casa Inter, dicevo, dopo Škriniar (costato 23 milioni + 2 di bonus) e Borja Valero (5,5 + 1,5), escludendo la firma dello svincolato Padelli.

Nelle ultime settimane mi è capitato di leggere e sentire molti commenti negativi o quantomeno dubbiosi dei tifosi nerazzurri, circa l'operato della dirigenza meneghina sul mercato, con Sabatini scelto come capro espiatorio. Opinione diffusissima è che la dirigenza si stia muovendo con eccessiva lentezza e prudenza, lasciando che la Juve faccia investimenti a breve e lungo termine, il Milan costruisca una squadra per puntare alle migliori 4 e la Roma consegni al nuovo mister gli uomini più adatti alle sue idee. Ci si aspettava grandi (se non grandissimi) acquisti, consegnati a Spalletti già ad inizio luglio per poter lavorare con la rosa al completo.
Niente di tutto ciò è successo. O meglio, due investimenti sul mercato ci sono stati e a mio avviso non devono essere sottovalutati. Škriniar è giovane, ha 22 anni ed è reduce da una buona stagione con la Samp: non si tratta di uno sprovveduto, è da anni nel giro della nazionale slovacca e il costo (23 milioni) comprende il fatto che il ragazzo ha ampissimi margini di miglioramento.
Potrà maturare sotto l'ala di Miranda e grazie agli insegnamenti di Spalletti.
Borja Valero invece lo conosciamo bene e sappiamo quanto sia prezioso in costanza di rendimento. Vero è che gli anni passano anche per lui e da un paio di stagioni non sembra più in grado di far la differenza da solo, con quel raffinato pragmatismo mostrato a Firenze. Ma il gioco corale di Spalletti sa valorizzare tutti e sono convinto che uno come Valero risulterà molto utile.
La mancanza di lucidità nella zona nevralgica del campo era il difetto più grande dell'Inter delle ultime stagioni e probabilmente si è capito che i vari Kondogbia, Gagliardini, Brozovic o Medel non bastavano. In quest'ottica si inserisce la trattativa per Vecino, in uscita anche lui dalla Fiorentina: Spalletti vuole uomini che sappiano fare bene la doppia fase, che abbiano corsa ma anche intelligenza tattica.

I nomi che circolavano ad inizio mercato erano da sogno: James Rodriguez, Kroos, Nainggolan, Vidal, Di Maria e altri. Sono top player di un altro livello e l'arrivo di Vecino fa ovviamente storcere il naso a molti (ma non è detto che Sabatini non possa davvero riuscire a fare un grande regalo ai tifosi).
In conclusione, Vecino è un lavoratore silenzioso, esperto ma con possibilità di miglioramento e viene da 3 stagioni eccellenti. Gli ultimi due anni ci sono stati degli arrivi chiacchieratissimi che poi hanno deluso le aspettative (tra cui Vidic, Shaqiri, Podolski, Kondogbia, Banega, Joao Mario, Gabigol); dunque ripartire da chi conosce bene la Serie A credo che sia una mossa giusta.