Il club italiano che merita senza dubbio il riconoscimento di re di inizio mercato è il Milan, con la coppia Fassone-Mirabelli giunta alla presentazione del settimo acquisto in vista della nuova stagione.
Anche la Roma, dello stratega Monchi, si è già mostrata attivissima per consegnare a Di Francesco gli uomini adatti al suo gioco. Sull'altra sponda del Tevere, la situazione è assai differente: le intricate situazioni contrattuali del pregiato trio De Vrij-Biglia-Keita sembrano frenare per ora i possibili affari in entrata. L'unico acquisto portato a termine risponde al nome di Adam Marusic, montenegrino, fortemente voluto dal ds Tare. Il giovane esterno, proveniente dalla Pro League belga, è stato accolto con generale scetticismo dalla tifoseria biancoceleste.

Non è la prima volta che Tare pesca un giovane talento dalla penisola balcanica: alcuni sono diventati punti fermi della rosa capitolina, altri sono rimasti ai margini del progetto. Iniziamo proprio da un connazionale del direttore sportivo laziale: l'albanese Lorik Cana. Arrivato a Roma nel 2011 dal Galatasaray, nell'ambito della cessione di Muslera ai turchi, il 28enne difensore si ambienta a sufficienza nel nostro campionato, arrivando a collezionare 82 presenze in 4 anni di Serie A. Viene da un anno di inattività e si è recentemente ritirato. La stessa estate 2011, approda alla corte di mister Reja il bosniaco Lulic. Prelevato da Tare dal campionato svizzero e sconosciuto ai più, si mette in luce grazie a doti di resistenza e generosità, unite ad una grande duttilità tattica (almeno 4 i ruoli ricoperti). Oltre a guadagnare la stima dei suoi allenatori e della tifoseria laziale, si toglierà la soddisfazione di segnare il goal decisivo nella finale di Coppa Italia contro i rivali giallorossi, nel 2013. Benché da 6 anni il ruolo di portiere titolare della Lazio sia coperto da Marchetti, ci sono stati due portieri, di nazionalità albanese, che hanno saputo mettersi in mostra. Etrit Berisha per 3 stagioni ha sostituito degnamente il suo collega, ben figurando anche in nazionale. L'ultimo anno l'Atalanta ne ha fatto il proprio punto di forza, mentre a Roma raccoglieva la sua eredità il giovane Thomas Strakosha. Inizialmente portiere della Primavera, poi terzo portiere in prima squadra e infine vice-Marchetti, Strakosha ha guadagnato la stima di mister Inzaghi a suon di ottime prestazioni. Infine ci spostiamo in Serbia, da cui provengono calciatori che negli ultimi anni hanno dato un considerevole apporto alla causa. Nel 2014 la dirigenza investe con decisione nel mercato estivo, per affidare al neo tecnico Pioli una squadra di valore. Arriva in prestito Dusan Basta, noto per le buone stagioni con la maglia dell'Udinese: a Roma il serbo migliorerà le proprie capacità difensive e l'anno dopo verrà acquistato a titolo definitivo. È vicino a festeggiare le 100 presenze con le aquile. Insieme a Basta giunge alla Lazio il connazionale Djordjevic, prelevato dal Nantes a parametro zero. Con 9 reti segnate, il suo primo anno a Roma sarà positivo, prima di un brutto infortunio. Il secondo e il terzo anno farà sempre più fatica a ritagliarsi spazio, vivendo prima all'ombra di Klose e poi di Immobile. Nel 2015 il ds Tare lavora a lungo per completare l'arrivo di uno dei migliori Under 21 in circolazione: Milinković-Savić conquisterà il cuore del tifo laziale, con la sua intelligenza tattica, classe e ottima fisicità. Acquistato per 10 milioni, adesso ne vale almeno il doppio.

Aspettando qualche altro colpo dal nome sconosciuto da parte del direttore sportivo albanese, i tifosi devono accontentarsi di Marusic. Sembra che possa ricoprire con successo almeno 3 ruoli. I tifosi si augurano che possa essere il nuovo Lulic. La Roma è avvisata.