Quello di stamattina non è l'unico temporale che si è visto a Roma oggi: un altro si è scatenato sul campo dell'Olimpico ai danni del malcapitato Milan e porta il nome di Ciro Immobile.
Bella prova della Lazio che gira a proprio favore una partita dai ritmi sostenuti e a tratti nervosa.
Rossoneri semplicemente irriconoscibili: Montella ha ancora molto da lavorare, sia sulle gambe che sulla testa dei suoi uomini.

Le mie pagelle sulla gara:
Strakosha 6: si ritrova ad effettuare meno interventi del previsto. Davanti ha una difesa in giornata di grazia e lui fa il suo con un paio di belle parate.
Wallace sv: parte bene ma si infortuna (Bastos 6: ordinato e concentrato).
De Vrij 6,5: guida con spirito da leader il reparto difensivo, respingendo i (pochi) attacchi di Cutrone poi e Kalinic dopo.
Radu 7: sembra vivere una seconda giovinezza e annulla le iniziative di un cliente come Suso (L.Felipe sv).
Basta 7: ottima prova del serbo, spina nel fianco sinistro del Milan.
Leiva 6.5: presenza importante nella zona nevralgica, se il centrocampo biancoceleste rimane compatto per 90 minuti è soprattutto merito suo.
Parolo 6.5: instancabile come sempre. Pericoloso in fase offensiva, avrebbe meritato il goal; mezzo voto in meno per aver cercato l'espulsione.
Milinkovic-Savic 7: offre una prestazione più concreta che spettacolare, sa dettare i tempi di gioco come un veterano.
Lulic 7,5: mette tutto se stesso macinando la fascia da vero stacanovista, prezioso in ripiegamento e lucido in fase offensiva (Lukaku 6,5: non sbaglia quasi niente, un buon impatto sulla gara).
Luis Alberto 7,5: non si tratta di un fuoco di paglia, il ragazzo è davvero forte. Grande intelligenza e senso della posizione: il suo goal non è frutto di una casualità.
Immobile 9: il Ciro nazionale ha sempre una smisurata fame di goal, che l'avversario si chiami Chievo, Juve o Milan. Oggi fa la differenza in una partita importante, esorcizzando il Diavolo con 3 reti e un assist.
Inzaghi 8,5: voilà, un nuovo capolavoro. La squadra è in sintonia con lui, resta ad attendere nel primo quarto di gara per poi affondare colpi letali come una vipera fa con la sua preda. Buona la capacità di lettura a gara in corso.

Donnarumma 6: le sue colpe sui goal subiti sono pari a zero. Risponde "pronto" quando viene chiamato in causa, ma paga i continui errori di chi gli sta davanti.
Calabria 4,5: poca roba in fase propositiva, disastroso quando c'è da difendere. Inadatto al ruolo di titolare in un Milan di livello.
Bonucci 4,5: gli avversari gli scappano da tutti i lati, quasi dispiace vedere uno come lui così in difficoltà. Forse non è male l'idea di proporre stabilmente la difesa a 3 con Bonucci al centro.
Musacchio 5: trasmette sicurezza nella primissima parte di gara, ma si perde nei momenti critici. Giornataccia anche per lui.
Rodriguez 5,5: non mi è dispiaciuto molto, fa sempre il possibile con grande spirito di sacrificio. Accentrandosi troppo, lascia praterie a Dusan Basta.
Montolivo 6,5: il migliore tra i suoi. Bene come mezz'ala, resta in partita anche nelle fasi di blackout della sua squadra.
Biglia 5,5: non riceve da Kessie il giusto sostegno e resta in balia delle scorribande avversarie. Lontano da una forma accettabile, lo dà a vedere non accendendo mai la luce.
Kessié 5: quando stacca la spina, il Milan prende 4 goal. Meglio nella parte finale, ma accusa psicologicamente il colpo.
Suso 5: la brutta copia del Suso a cui siamo abituati. Lezioso nelle iniziative, si fa arginare da Radu e Lulic (Bonaventura 6: che nessuno dimentichi l'importanza di questo giocatore per le prossime partite. Il Milan ha bisogno del suo carisma).
Borini 5,5: svolge il compitino, poi esce dal campo. Ben prima che venga sostituito (Kalinic 5,5: si rende pericoloso in un paio di occasioni, sarà utilissimo in futuro).
Cutrone 5: oggi fa almeno 2 o 3 passi indietro rispetto a quanto mostrato nelle scorse uscite. Dura la vita se affronti una difesa ben collaudata, ma ha l'età dalla sua parte (Calhanoglu 6: prova invano a dare una scossa con dei buoni palloni scodellati in area).
Montella 4,5: il mister campano ha il compito non facile di far suonare in maniera armoniosa un'orchestra formata da molti solisti. Con Biglia e Bonaventura a mezzo servizio, la montagna diventa impossibile da scalare quando c'è da fornire una prova di personalità.

Oggi è andato tutto storto, ma se il Milan farà tesoro degli errori potrà crescere in maniera esponenziale.