Gli “errori arbitrali” nel mondo del calcio son sempre esistiti, sono addirittura stati oggetto di interrogazioni parlamentari, e forse anche per questo gli italiani hanno tirato un sospiro di sollievo quando il numero degli onorevoli e senatori è diminuito.
Sono stati fatti anche degli studi “ad hoc” sul fenomeno, teorizzando l’esistenza della sudditanza psicologica e concludendo che il blasone di alcune società non consentono ai direttori di gara di essere lucidi e obiettivi nelle difficili decisioni da prendere durante lo svolgimento delle partite.

Come deterrente al teorema, è stata adottata la VAR, mostruoso strumento tecnologico che tutto vede e che non lascia spazio ad errori e ad “aiutini”.  
Effettivamente con alcuni Club funziona più che bene: riesce a scovare falli e a millantare fuorigioco (anche inesistenti) levando goal e punti.  Sembra invece completamente inefficace con altre squadre, una in particolare.

Ecco allora, oltre la VAR, l’ultima risorsa contro le decisioni arbitrali errate.
Questa l’idea lanciata dal dott. Sconcerti domenica sera in TV: prendiamo un tifoso della squadra avvantaggiata, meglio se indossa la maglia originale del club cui è tifoso, prendiamolo sonoramente a schiaffi e a pedate: se lo merita perbacco...
E’ sacrosanto sfogare la nostra frustrazione. E se qualcuno chiede conto dell’atto violento commesso, l’attenuante del pessimo arbitraggio riparerà da pesanti sentenze.

Nutro qualche dubbio che funzioni e soprattutto che si adatti al mondo dello sport, dove la sana competizione dovrebbe farla da padrone a discapito della violenza e della prevaricazione, ma il mio giudizio conta molto poco.

PS: nel frattempo ne approfitto e mi sono appostato sotto casa di Fiorello, voglio dargli solo due simpatici ceffoni, poi mi avvarrò dell’attenuante… Sconcert-ante...