Campionato finito, game over, è l’ora dei bilanci e delle decisioni importanti per affrontare al meglio la prossima stagione individuando e correggendo gli errori commessi l’anno precedente.
E’ un momento delicato per le società, i vincitori non hanno neanche il tempo di festeggiare e, fortunatamente, i perdenti non lo hanno per piangersi addosso, anche questo è il bello del calcio. Da oggi si programma, si sviscerano le situazioni vissute, si valuta l’operato dei direttori sportivi, degli allenatori e dei giocatori. Non è affatto semplice: queste decisioni muovono milioni di euro e questa estate le principali squadre europee hanno il bilancio in rosso e devono rientrare, entro il 30 giugno, di cifre importanti.
Numerosi allenatori sono pronti a cambiare squadra: Fonseca, Inzaghi, Gattuso, Gotti, Juric, Nicola, Italiano, De Zerbi, da valutare inoltre la posizione dell’inquieto Conte e del redivivo Pirlo.

Entrando a gamba tesa sull’argomento Juventus, la stagione ha portato a 2 trofei, una prematura uscita dalla Champions League per mano del Porto ed un quarto posto in campionato acciuffato più per demerito altrui che per merito proprio. Si sono regalati punti al Crotone, al Benevento, alla Fiorentina e al peggior Torino degli ultimi anni. Si è perso nelle partite cruciali contro Milan e Atalanta, senza considerare la sconfitta contro l’Inter nel girone di andata. Una manovra lenta e prevedibile, uno sterile possesso di palla che ha portato alla costruzione di poche occasioni da gol. Tanti giocatori hanno deluso: Ramsey, Bernardeschi, Arthur Melo; altri sono sembrati oramai sulla via del tramonto: Bonucci, Alex Sandro, Chiellini.  Buffon ha già salutato ed ha svuotato l’armadietto. 
Altre impellenti questioni in ballo: Morata deve essere riscattato?  Il costo di Ronaldo è ancora sopportabile? Il contratto di Dybala deve essere rinnovato o è meglio far cassa? L’affare Donnarumma è praticabile? A centrocampo servono almeno 2 giocatori di qualità di cui un metronomo a cui affidare la squadra. Manca un centravanti di peso su cui appoggiarsi quando le ripartenze dal basso sono difficili da effettuare e si rischia, come spesso è successo, di perdere la palla in prossimità della propria area di rigore. Poi la decisione più importante: quanto è rischioso dare un’ulteriore chance a Pirlo ed al suo staff?

Con 2 top player la Juve tornerebbe immediatamente competitiva a tutti i livelli, ma ci sono le risorse per affondare 2 colpi di mercato pesanti? Altrimenti bisognerà attendere 2 – 3 anni di transizione per tornare tra le prime d’Europa. Paratici ha commesso qualche errore, ma è pur sempre tra i migliori direttori sportivi in circolazione per cui il suo contratto va rinnovato. Pirlo ha pagato l’inesperienza, gli è mancata la capacità di trasmettere grinta e fame e di cambiare la formazione a partita in corso, inoltre cambiare gli 11 titolari tutte le partite non ha aumentato la sicurezza nei propri mezzi da parte della squadra.

Tanti problemi sul tavolo che devono essere risolti al più presto.  
La prima decisione da prendere è quella sull’allenatore e per questo, sarebbe un grave errore prendere in considerazione solo le ultime prestazioni e la qualificazione in Champions League raggiunta grazie ad un gol di Faraoni.