Meno male che c’è Conte.
Sono 10, interminabili, anni che L’Inter viene facilmente e rapidamente estromessa da ogni competizione, nazionale o internazionale che sia.
Il dopo Mourinho è stato caratterizzato da allenatori non esaltanti: Benitez, Gasperini, Stramaccioni, Mazzarri, De Boer, Mancini bis, Spalletti…
Con tutto il rispetto parlando, nessuno con il carisma e il curriculum di Mourinho, ovverosia di un allenatore che sia tattico ma soprattutto motivatore; un allenatore insomma dalla personalità eccentrica ma anche formidabile, impetuosa, coraggiosa… contagiosa e vincente.
I grandi allenatori debbono però essere appoggiati e trovare una società fertile su cui lavorare, una società dove i dirigenti siano anch’essi uomini dal curriculum importante e vincente e, soprattutto, che sappiano “navigare” fra le esigenze del tecnico e le disponibilità economiche della Società.
Attenzione che tutti gli ingredienti devono prima di tutto essere disponibili e poi ben dosati: questa è la ricetta vincente.
Diversamente succede di fare molta confusione e di spendere a destra e manca senza costrutto: Mariga, Alvarez, Jonathan, Forlan, Alvaro Pereira, Kondogbia, Shaquiri, Joao Mario, Gabriel Barbosa, etc. etc. fino ad arrivare a Naingolan (già finito a Roma e scambiato con un giovane talentuoso, certo Zaniolo…) e a allo stesso Perisic non titolare in Germania e sempre “desolante” nelle stagioni nerazzurre…

Conte è arrivato e ha dato un’impronta nuova al mercato, da uomo leader che conosce la ricetta come arrivare alle vittorie. Ha chiesto, e chiede, uomini funzionali, di gamba, esperti e ancor meglio se anche tecnici; chiede un mix di uomini affermati (vincenti nel passato) e di giovani talenti… Lui sa come si arriva a vincere e con che presupposti.
Marotta è ben cosciente di questo e arriva anche a perdonare le uscite “poco felici” del Conte post partita; lui sa che Conte ha ragione e che è un allenatore che sa costruire un gruppo vincente, come è anche consapevole che purtroppo non ci sono, da parte della società, quelle disponibilità economiche che consentirebbero il raggiungimento dell’obiettivo finale in poco tempo: lottare per vincere in ogni competizione!!!
Ecco, è questo che Conte non digerisce: la verità è sotto gli occhi di tutti ma si scrive e si parla (trasmissioni sky etc.) di INTER attrezzata per vincere, anzi che addirittura deve vincere per non andare incontro ad una disfatta, ad un fallimento.

NON CORRISPONDE AL VERO E CHI E’ NEL MONDO DEL PALLONE SA CHE CONTE HA RAGIONE!
Conte deve migliorare in questo… non deve essere fragile in quello che è il mondo esterno; lui da Juventino era abituato ad altro, ad essere quasi sempre partecipe di un progetto vincente e ad essere tutelato e non attaccato dalla stampa specializzata.
All’Inter non è così!!!!!
Si scrivono e si fanno illazioni strane, si mette zizzania in tutto… COME SUL CAMPO E ALLA JUVENTUS, DEVE ANCHE LUI CRESCERE E NON FARSI TURBARE DALLE PRESSIONI ESTERNE, DAI PETTEGOLEZZI, DALLE POLEMICHE CREATE AD HOC; Conte deve capire che deve prima di tutto essere un vincente all’esterno e dimostrare ai calciatori il modo di isolarsi da tutto. Vincere all’inter non è come vincere alla Juve o al Real Madrid!

Conte ha fatto un lavoro egregio al suo primo anno all’Inter: secondo in campionato ad un solo punto dalla Juventus e finale di Europa League (le finali si vincono e si perdono ma l’importante è arrivarci).
Cosa gli si poteva chiedere di più?
Organico nettamente inferiore a quello della Juventus e, alla griglia di partenza, anche dietro a Napoli e Atalanta… Si poteva chiedergli di andare avanti in Champions? Assolutamente no, non con gli uomini a disposizione, e questo va sottolineato. Giocare bene come nei primi tempi con Barcellona o Borussia per poi cadere malamente nei secondi tempo, sono un segnale di quanto siano limitate le forze mentali della squadra e degli uomini che vanno in campo; sono loro che, al di là degli schemi, devono dimostrare la propria classe e il proprio talento per portare a casa il risultato…
Invece, la stampa specializzata si è soffermata sul lavoro di Conte e sul fatto che non fosse ancora riuscito a dargli l’impronta della grande squadra, della squadra vincente. Conte si sarebbe aspettato una campagna acquisti differente dopo gli ottimi risultati dell’anno precedente… quasi un premio al suo lavoro…
Solo Hakimi è stato di fatto acquistato, un giovane promettente ma ancora “da farsi”. E’ stato preso a Febbraio senza aspettare di fare il punto della situazione a fine anno e i 50 milioni spesi erano l’unico budget a disposizione! La faccia di tutti (Marotta, Conte etc…) dopo villa Bellini era molto eloquente….
L’Inter si doveva autofinanziare per il mercato e purtroppo Marotta non è riuscito nell’intento; non si è riusciti a vendere Brozovic, Naingolan, Perisic etc… per fare cassa e andare a prendere quei giocatori che avrebbero portato l’Inter a crescere ulteriormente e ad avere quella personalità e quella classe per poter dire la sua in tutte le competizioni… Si sono presi solo due parametri zero scegliendo, nell’intento di aumentare personalità ed esperienza, Kolarov e Vidal… La prima della classe ha invece acquistato giovani promettenti su una base vincente: Arthur, Kulusevski, Morata, Chiesa, McKennie…

COME NON NOTARE LA DIFFERENZA?
Negli anni precedenti la Juve aveva poi acquistato sempre il meglio: DeLight , Ronaldo, Higuain, Cuadrado, Dybala etc…
MI CHIEDO: COME SI PUO’ SOSTENERE CHE L’INTER DEVE OBBLIGATORIAMENTE VINCERE IL CAMPIONATO?
PERCHE’ CERCARE DI FAR PASSARE CONTE COME UN ALLENATORE SCADENTE O PERDENTE?

La Juventus è di gran lunga più forte, competitiva ed esperta. In Champions si poteva e si doveva far meglio, ma l’organico era ed è comunque inadeguato per tale competizione nel senso che si sarebbe comunque fatta poca strada.
Perché se l’Inter spende, si dice che a Conte si è dato il massimo e che si è speso per lui (????) centinaia di milioni quando non si dice altrettanto della Juventus o di Guardiola , Klopp etc..????
L’Inter oggi pecca di personalità e ciò è evidente nei big match o nelle partite decisive. Fatica, perde o al massimo pareggia. Con 2/3 innesti di qualità, gamba e classe, che Conte desidererebbe, sarebbe altra musica. Mancano quei due o tre top player VERI per fare il salto di qualità e chi è competente in materia lo sa, ma forse conviene scrivere e cercare di remare contro…
Conte è, dopo Mourinho di 10 anni fa, l’unico allenatore che può far risorgere l’Inter, Suning permettendo.