Il calcio è imprevedibile. Quante volte avrete sentito questa frase. Voglio io provare a immaginare, provare e ricordare quanto lo sia e lo sia stato, dalla sua nascita in Inghilterra fino ad oggi.

IMPREVEDIBILITÀ
Ma che cos’è veramente l’imprevedibilità? E il mondo è prevedibile? La fisica nel tempo ha dato diverse risposte a queste domande. Secondo la meccanica Newtoniana il mondo è totalmente prevedibile, potendo noi rappresentarlo con un insieme di equazioni che, conoscendo le condizioni di partenza, possono descrivere il cambiamento del sistema (il mondo in questo caso) nel tempo e quindi prevedere il suo sviluppo futuro. Bello, ma tutti i dati necessari non li avremo mai, quindi… Giusta obiezione. Ma inutile, perché secoli dopo ci penserà la meccanica quantistica a fare a pezzettini questa possibilità, per il semplice fatto che parti del mondo microscopico sono totalmente imprevedibili. Per esempio è impossibile sapere quando un atomo radioattivo decadrà (sparerà via una particella), secondo molti fisici semplicemente perché neanche l’atomo stesso sa quando succederà. Liberissimi di non crederci, Dio non gioca a dadi con l’universo di Einstein testimonia che non siete i soli. Incredibile, ma pare che qua Albert abbia fatto cilecca.

Quasi sicuramente molti di voi conoscono la Teoria del Caos. Più che altro per Jurassic Park. Un aspetto di questa teoria è l’effetto farfalla. Una farfalla batte le ali e il clima del mondo cambia per sempre. Drastica ma poetica la denominazione di Lorenz. Come? Semplicemente con un effetto a catena scatenato dall’aria spostata dal battito d’ali. E così si forma un tornado dall’altra parte del mondo e il clima è cambiato. Improbabile ma non impossibile. In sintesi possiamo dire che un piccolo evento può dare origine ad enormi cambiamenti nel futuro. A mio avviso lo stesso vale per il calcio. Finalmente finita la lezione di fisica direte voi. Come darvi torto, magari sapevate già queste cose. Ma non posso biasimare neanche coloro che alla quarta riga hanno abbandonato l’articolo, mentre per coloro che stanno pensando di smettere di leggere, posso solo promettere che la fisica nel mio articolo si ferma qui. Ora si va avanti leggeri.

NEL CALCIO
Ritornando al calcio, possiamo dire che anche durante una partita un piccolo evento può portare a grossi cambiamenti. E non mi riferisco nemmeno ad un passaggio sbagliato. Per esempio, prendiamo un esempio lampante. Gol di Leao al Sassuolo. Quello più veloce della storia dei top 5 campionati europei. Bastava che un difensore del Sassuolo fosse posizionato leggermente meglio e il gol sarebbe stato evitato. O che una piccola imperfezione del campo avesse deviato di pochi centimetri la conduzione palla di Calhanoglu, portando ad un diverso passaggio che probabilmente non avrebbe portato ad un gol. E questo in una semplice azione, pensate voi a prevedere tutta una partita. Decisamente impossibile. E una intera giornata di campionato. Ancora più difficile. Un intero campionato. Impossibile nel 2021, forse forse nel 12021. E dire che l’uomo ci prova lo stesso a prevedere l’esito di un campionato. E non mi riferisco alle scommesse, azzardate per definizione. Chiedete a Gravina, se si può prevedere anche a grandi linee l’andamento di un campionato. Ora non so come risponderebbe, ma in passato la proposta di utilizzare un algoritmo per decretare la classifica parla da sola. Capisco che erano tempi difficili, ma tanto valeva proporre di giocarsi lo scudetto a briscola (tengo a specificare che non vuole essere una critica al suo operato, ma solo una critica all’idea di utilizzare un algoritmo). Ecco la classifica secondo l’algoritmo: Juve, Lazio, Inter, Atalanta, Roma, Napoli, Hellas, Parma, Milan, Bologna, Cagliari, Sassuolo, Fiorentina, Udinese, Torino, Sampdoria, Genoa, Lecce, Spal, Brescia. Ha azzeccato i campioni e le quattro qualificate in Champions, che erano così scontate che neanche una Lazio in caduta libera come un masso lanciato da un aereo nel post-lockdown è riuscita ad uscire dalle prima quattro. Notiamo poi il Milan nono. Squadra più a lungo imbattuta dopo il lockdown l’algoritmo l’ha messa nona. Non commento, perché non riesco ad arrabbiarmi per i clamorosi fallimenti della formula matematica associata erroneamente al calcolo, tanto era assurdo come tentativo di concludere il campionato. E poi, parafrasando una divertente espressione del web, c’è chi non si aspettava che Pioli facesse così bene e c’è chi mente.

IN RITIRO CON L’HELLAS
A proposito di imprevedibilità nel calcio, mi riesce difficile non citare una delle più grandi sorprese di quest’ultimo anno. E non è l’Atalanta, che ormai più che sorpresa è una certezza. Come avrete audacemente intuito dal titolo del paragrafo, la squadra in questione è l’Hellas Verona, squadra arrivata in sordina ma esplosa rumorosamente. A questo punto devo raccontarvi un aneddoto riguardante me e l’Hellas, risalente a poco più di un anno fa. Estate. Hellas appena promosso in Serie A. A rovinare il quadretto il mio allenatore che vuole portare la mia squadra in ritiro a soffrire sotto il sole. Arriviamo quindi in una specie di villaggio sportivo, con campi da calcio, golf, piscine e chissà cos’altro. Centinaia di camere disponibili. Sorprendentemente lo stesso posto era stato scelto come ritiro dall’Hellas Verona. Aspettate a credere che io faccia parte di una delle migliori squadre giovanili d’Italia, perché il campo a noi riservato aveva poco a che vedere con quello riservato al Verona. Tra l’altro avevamo anche fatto una foto con degli sconosciuti Kumbulla e Amrabat, nonostante le nostre attenzioni fossero solo ed esclusivamente per Giampaolo Pazzini. Gli altri due erano semplici accompagnatori. Dopo giorni di torture crudeli cogliemmo l’occasione e andammo a vedere una sessione di allenamento, con la premessa molto profetica del mio allenatore: <<Juric è scarso (nonostante la parola usata non sia proprio ”scarso”). Ovunque è andato ha fatto danni ed è stato esonerato sempre subito. Vedrete, Hellas retrocesso e Juric esonerato entro la quinta di campionato>>. Non serve che vi dica come è finita. Poi cominciò l’allenamento, e, tra i tentativi di rubare i palloni che oltrepassavano la recinzione e la delusione per l’assenza del “Pazzo”, assistemmo ad un possesso palla stretto a pochi metri dai nostri occhi. Non so se avete mai giocato a flipper, ma il possesso palla dell’Hellas era molto simile. E non sbagliavano. <<Mister, ma sei proprio sicuro che non si salvano?>> <<Sicurissimo. Retrocederanno e Juric sarà esonerato>>. Parole profetiche.

Spero ora di non avervi annoiato con questo articolo, e se è così mi scuso. Ammetto poi che io stesso non avrei mai pensato che il Verona potesse ripetersi dopo aver venduto i suoi migliori gioielli. Ma vanno più di prima. A proposito, ero anche passivamente contrario a Pioli. Ci ho sempre preso con il calcio, io. Ma a mia discolpa, il calcio è imprevedibile.