Nove anni. Da nove anni il Milan non ha più un attaccante in grado di segnare almeno venti gol in una stagione.
L'ultimo è stato Zlatan Ibrahimovic, tuttora in rossonero. Ma ormai ha trentotto anni e non è più lo stesso giocatore che terminò il campionato 2011 2012 con ben ventotto reti all'attivo. La leadership e la personalità sono rimaste invariate, se non sono addirittura aumentate. Ma non è più il centravanti esplosivo, dinamico e letale che il mondo ha imparato ad ammirare. Ora è in bilico, la dirigenza rossonera sta decidendo se rinnovare o no il suo contratto. Per ora sembra si propenda verso il no, dato lo stipendio non indifferente dello svedese e il probabile approdo di Ralf Rangnick in rossonero, che predilige squadre di giovani e senza prime donne come Zlatan. Ma Zlatan è in grado di aumentare il livello di personalità nei compagni ed è la sua leadership che ha instillato il tarlo del dubbio nei dirigenti rossoneri che inizialmente lo volevano cacciare senza discussioni. Ma con o senza Ibrahimović il Milan ha bisogno di ingenti rinforzi in attacco, rinforzi che dovranno garantire gol e gioco alla formazione rossonera, dato lo spostamento sulla fascia del croato Rebić e della non avvenuta esplosione del giovane portoghese Leao.

Il rinforzo ideale attualmente è rappresentato da Luka Jovic del Real Madrid, classe 1993, reduce da una stagione di grandissime aspettative non ripagate, dopo la spesa di 60 mln affrontata dalle merengues per strapparlo all'Eintracht Francoforte dopo i 36 gol segnati in una stagione. Ora come ora la punta serba vale 32 mln secondo Transfermarkt, sito specializzato nella valutazione giocatori. Sul possibile acquisto di Jovic da parte del Milan sono pervenute false notizie. Una di queste intitolava: "Rebić chiama Jovic al Milan", secondo la quale Rebic ha chiesto a Jovic di trasferirsi a Milanello. Notizia falsa e assolutamente non dimostrabile, dato che nessun giornalista al mondo ha accesso ai social dei due giocatori, e nessuno dei due ha pubblicamente dichiarato di essere in corrispondenza con l'altro. Tuttavia ci sono anche alcuni fatti concreti che possono portare ad un trasferimento: in primis il fatto che Jovic non è al centro dei piani di Zidane e vuole e deve rilanciarsi ed il Milan sarebbe l'ideale. Tra gli altri anche la reale amicizia tra Rebić e Jovic, ex compagni d'attacco a Francoforte, e il fatto che Jovic ha iniziato in questi giorni a seguire l'account ufficiale dell'AC Milan. Fatto non indifferente se si conta che il serbo oltre al Milan segue solo il Real.

Altri nomi sono quelli di Gianluca Scamacca, classe '99, centravanti di fisico del Sassuolo in prestito all'Ascoli. Il suo valore è intorno ai quindici milioni, prezzo sicuramente inferiore rispetto al costo di Jovic. Il suo acquisto avrebbe comunque un impatto mediatico inferiore rispetto a quello del serbo ed inoltre il giovane italiano non viene visto come un potenziale titolare immediato per il club meneghino.

Un altro nome valutato è quello di Myron Boadu, reduce da una stagione eccezionale con l'AZ Alkmaar. Paragonato a Ibrahimovic per caratteristiche fisiche e tattiche, è dotato di una buona tecnica di base e di grande velocità, caratteristiche molto simili a quelle di Rafael Leao. La paura di alcuni tifosi è proprio quella che il giovane olandese possa essere un Leao bis, grossa spesa per un giocatore che non ha ancora dimostrato nulla di importante.   

Altri nomi monitorati sono quelli di Oshimen del Lille, David del Gent e Milik del Napoli, che sembra più vicino alla Juventus che al Milan in questo momento.