Il Milan deve riuscire a tornare in Champions League il prossimo anno, e con ogni probabilità lo farà affidandosi alla guida e all'esperienza di Ralf Rangnick. Ma intanto Gazidis e Moncada stanno provando a mettere in piedi un mercato che vada bene non solo per il manager tedesco, con un budget non superiore dei setttantacinque milioni Messi a disposizione da Elliot, a cui si aggiungono il cinquanta per cento dei soldi ricavati con le cessioni.  In porta si sta lavorando per il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, in scadenza nel 2021. Attualmente non si è neanche vicini all'accordo, nonostante la buona volontà presente in entrambe le parti. Il Milan deve assolutamente rinnovare il contratto del giovane portiere, l'unica alternativa è la cessione, per evitare di perderlo a zero in futuro. Nel caso in cui il portiere rossonero venga ceduto, per non meno di cinquanta milioni, trovare un sostituto con il cinquanta per cento del ricavato, venticinque milioni, è assolutamente fattibile. Tra gli indiziati Musso, Cragno e Meret, quest'ultimo valutato più di trentacinque milioni da De Laurentiis, ma svalutato a causa del Coronavirus. Tra gli altri anche nomi più economici come Sirigu, e altri trasferibili anche a parametro zero.

In difesa bisogna lavorare per trovare un sostituto di Theo Hernandez, qualcuno di economico, come Robinson del Wigan, che il Milan aveva provato a prendere nel mercato invernale. Partente a sinistra è invece Laxalt. Sulla destra non si è convinti della coppia Conti Calabria, il Milan punta infatti a venderne uno ed a reinvestire i soldi in un terzino destro giovane, in lista il terzino Mazraoui dell'Ajax, valuto dieci milioni da Transfermarkt, ma almeno il doppio dai lancieri, tra gli altri anche Karbownik, Emerson, Odriozola e Mukiele, valutato quasi tutti sui venti milioni, eccezion fatta per Karbownik. Per il ruolo di difensore centrale, si è vicini al rinnovo di Alessio Romagnoli, ma urge un partner per quest'ultimo, in lizza Ajer del Celtic, valutato sui trenta, Kamara, trasferibile secondo Pellegatti per ventidue milioni, Christensen del Chelsea e Fofana del Saint Etienne.

Per il centrocampo sarà totale rivoluzione: gli unici che rimarranno sicuramente sono Bennacer e Krunic. Bennacer ha dimostrato di poter partire tranquillamente titolare e far bene, Krunic ha fatto vedere buone cose in campo prima dell'infortunio. L'obiettivo numero uno porta il nome di Sandro Tonali, giovane regista del Brescia. Il Milan deve pagare quaranta milioni cash per portarlo a Milanello, ma il vero problema è rappresentato dalla folta e molto agguerrita concorrenza: Inter e Juve su tutti. Gli unici punti di forza del Milan sono la maglia da titolare fisso che può offrire al ragazzo e la sua passione per i colori rossoneri. Altri obiettivi sono Szoboszlai del Lipsia, giovane mezzala di grandissima prospettiva, acquistabile con poco più di venti milioni: un centrocampo Bennacer-Tonali-Szoboszlai intrigherebbe chiunque, giovane, completo e funzionale al progetto. Duello invece con il Napoli per Samuele Ricci dell'Empoli, che secondo Corsi è anche meglio di Bennacer. In partenza Frank Kessie, per non meno di venticinque milioni e Lucas Paquetà, molto voluto dal Benfica che potrebbe scambiarlo con Florentino Luis, sogno della dirigenza del Milan considerato futuro del calcio europeo e portoghese.

In attacco si lavora al rinnovo di Ibrahimović, il cui contratto scade il 30 giugno di quest'anno. Trovare un sostituto ad un tale campione è la priorità, in pole Scamacca, giovane di stazza  del Sassuolo in prestito all'Ascoli, ma la dirigenza rossonera vorrebbe provare ad affiancare qualcuno di più esperto ai giovani Scamacca e Leao, qualcuno come Edinson Cavani. In scadenza con il PSG, scaricato dall'Atletico Madrid, il è il bomber perfetto nelle ideologie di qualsiasi allenatore, nonostante i trentatré anni di età. Cavani arriverebbe a Milanello solo con la partenza di Ibra. Tra gli altri giocatori monitorati spunta il nome di Mauro Icardi, bomber ex Inter. Ad oggi il suo arrivo a Milanello non sembra per niente facile, dati il costo del cartellino e l'ingaggio, ma tutto può succedere. Controllato anche Loren Moron del Betis Siviglia, valutato circa trenta milioni prima della crisi Coronavirus.

Ed ora i conti. Ai settantacinque milioni del budget se ne aggiungono altri venticinque, circa il cinquanta per cento dei milioni che il Milan spera di ricavare dalle cessioni di Paquetà e Frank Kessie, a cui si aggiungono undici milioni da Suso e dodici dalla cessione di Piatek di gennaio, non ancora reinvestiti. Con altri spiccioli ricavati da minori cessioni si può ricavare la cifra di centotrenta milioni circa. Quindi quarantacinque circa per la difesa, circa sessantacinque/settanta per il centrocampo e circa quindici/venti milioni per l'attacco, utilizzabili per comprare Scamacca e coprire l'ingaggio di Cavani. Il Milan risulterebbe quindi così schierato, con un 4-3-3:

Donnarumma; MAZRAOUI; KAMARA; Romagnoli; Theo Hernandez; SZOBOSZLAI; TONALI; Bennacer; Castillejo; CAVANI, Rebic.

Riserve: Reina, Calabria/Conti, Gabbia, Duarte, Krunic, Ricci, Pobega, Brescianini, Leao, Scamacca