Quest'anno il Milan ha deciso di puntare sul "nuovo Guardiola": Giampaolo. L'esito è ben noto, ovvero un fallimento con pochi precedenti. Il prossimo anno il Milan, con la certezza di Boban, ha scelto di puntare su Rangnick, colui che ha spiegato al mondo il Gegenpressing, una tattica da gioco utilizzata con molto successo da Jürgen Klopp con il suo Liverpool. La questione è il gioco di Guardiola contro il gioco di Klopp. Chiunque conosce il gioco di Guardiola, fatto di un'infinità di passaggi, che ha dato spettacolo in tutta Europa, vincendo per altro molti titoli. Ma pochi conoscono nel dettaglio il gioco di Klopp, da sempre utilizzato in modo confuso in tutto il mondo, ma solo da poco finalmente concretizzato in un concetto efficace e vincente: il Gegenpressing.

il Gegenpressing non è una tipologia di gioco che si realizza in poco tempo: occorrono voglia e fatica, perché nel caso che sia realizzato in modo corretto può essere estremamente dannoso e controproducente. Il Gegenpressing si traduce in italiano come contropressing; non è infatti una tattica che si adotta quando gli avversari impostano da dietro con calma, ma si usa nei secondi immediatamente successivi alla perdita della sfera di gioco, allo scopo di interrompere sul nascere il contropiede avversario e di provare a creare una occasione da gol una volta recuperata palla. Il Gegenpressing si attua mandando più giocatori a pressare l'avversario in possesso di palla, bloccando le linee di passaggio e costringendolo a rilanciare lungo o a spostare il pallone ai lati del campo, dove attuare il Gegenpressing diventa più semplice. Ovviamente se mal organizzato questa tipologia di pressing porta a restare scoperti in difesa e in centrocampo. Questa è la versione di Gegenpressing spiegata per la prima volta in televisione da Ralf Rangnick.
Poi c'è la versione di Jürgen Klopp. Le basi sono ovviamente le stesse, ma si salta un passaggio: non si punta infatti a mandare l'avversario sulle fasce, ma si vuole direttamente riconquistare il pallone senza concedere il minimo respiro alla difesa avversaria. Tutto ciò era molto visibile  e riconoscibile nella partita di Champions Liverpool-Atletico Madrid, dove la squadra dell'allenatore tedesco non lasciava uscire dalla metà campo l'Atletico Madrid, costretta ogni volta a spazzare palla, recuperata facilmente dai Reds, aventi un certo Van Dijk a difendere.

Tuttora non si è stabilito quale sia la tipologia di gioco migliore, se quella di Klopp o quella di Guardiola, e non si è nemmeno sicuri se c'è ne sia uno più forte ed efficace.
Ma tornando al Milan, Giampaolo ha fallito, vedremo Rangnick. Giampaolo ha fallito perché il suo gioco aveva bisogno di tempo, di troppo secondo i tifosi rossoneri, stanchi di essere così distanti dalle prime posizioni della classifica, stanchi di essere lontani da quella competizione europea che un tempo vedeva i rossoneri campioni incontrastati. Ora il compito sarà sulle spalle di Rangnick che avrà il compito di riportare il Milan dove merita. I tifosi rossoneri dovranno pazientare ancora, spero per l'ultima volta.   





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