Atalanta Juventus termina 3-0, Zapata e compagni devastano Allegri e compagine.

Titoloni ovunque, sfottò sul web. Ci sta, ed è anche giusto così in un ambiente saturo di aspettative, ambiente dove non vincere tutto equivale a non vincere nulla. Il tifoso bianconero è deluso, ma non dal mancato Triplete. Tale occasione è appunto più unica che rara, e quando la si ottiene è il coronamento di una stagione perfetta, fatta di costanza, potenza, fortuna... tutti numeri che devono uscire nella giusta ruota. A centrare il Triplete in "Italia" è stata solo la più che nota Inter di Mourinho, ciò è diventato scudo della tifoseria nerazzurra, elemento da tirare in causa per sopperire ai mancati risultati.

Sono felici i tifosi interisti, perchè Mourinho ha dato loro la carta da giocarsi sempre, con qualsiasi risultato finisca il match, i neroazzurri possono ancora tirare fuori l'Asso: loro hanno fatto qualcosa di unico, qualcosa di raro. Purtroppo però, non capiscono che i bianconeri, gli amanti della Vecchia Signora... beh per loro il Triplete è un pensiero che al massimo può essere stato sfiorato; l'obiettivo è un altro, ben più centrale nelle speranze e nei sogni.

L'obiettivo è la Champions League, più che obiettivo direi il sogno, appunto. Chi tifa questi colori ha visto svariate volte cosa vuol dire arrivare in fondo, e poi vederlo sfumare. Purtroppo come detto spesso ci vuole fortuna, ci vuole costanza, tutte cose che da più di 20 anni mancano, senza dimenticare il percorso di "resurrezione" nel mezzo. Il Triplete è solo un po' di sale per condire una bistecca enorme, ma non è l'obiettivo, chi lo sogna o lo ha sognato forse non è un vero tifoso o quantomeno, non ha sofferto a vedere alzare la Coppa dei Campioni da altri.

Troppo assurdo pensare che sia così facile, che acquistare Cristiano Ronaldo ti dia il diritto di poter pensare che puoi raggiungere tutto in un secondo.
Ci sono molti elementi da considerare, ed uno di questi è che a volte, ad esempio ieri sera, l'avversario riesce ad essere più bravo e più organizzato di te. "C'est la Vie". Gasp ha preparato la partita attentamente e può contare su una squadra fantastica se si va a vedere il potenziale sulla carta. Zapata è una bestia, in un momento di forma spaventoso. Il tutto condido con gli errori (Cancelo e De Sciglio sui gol) a propiziare le reti della Dea e quelli su tutta la partita, ancora dai passaggi sbagliati alle imprecisioni continue nel gioco. Questa Juve dipende dalle gemoetrie, dalla testa e dai piedi di Miralem Pjanic e, dalla grinta, il cuore e la rabbia agosinistica di Mario Mandzukic. Il centrocampo è la parte pià debole della squadra, che è uscita indebolita nella difesa durante questa sessione di mercato, non a caso Khedira tra infortuni e prove sottotono non è mai stato ai suoi livelli, Can è stato molto tempo fuori e, tolto il bosniaco, Bentancur e Matuidi appaiono un po' appannati con tante partite sulle gambe. A parere del sottoscritto un Ramsey anticipato a gennaio avrebbe potuto dare molto. Per Marione c'è poco da dire: giocatore unico nel suo genere per prestanza, grinta e attitudine al sacrificio, perciò impossibile da sostituire.

Detto ciò, quello che spaventa il tifoso juventino non è la non-riuscita del triplete. Preoccupa al bianconero la condizione della squadra, che non ha brillato in Supercoppa, che ha vinto a Roma con la Lazio nonostante una prestazione orrenda, che ha perduto ieri in una partita dove la prestazione, sopratutto difensiva, è stata imbarazzante. A questo aggiungiamo l'infortunio di Chiellini e i dubbi già legati alle condizioni di Bonucci, sommate alla cessione di Benatia sostituito da Caceres. La gestione della situazione difensiva, dove al momento sono disponibili soltanto Rugani, in grossa difficoltà ieri sera e il rientrante Caceres che non gioca da tanto tempo, è altrettanto preoccupante. De Sciglio secondo Allegri può giocare centrale ma ieri ha dimostrato di essere molto insicuro, Can può ricoprire quel ruolo ma parliamo comunque di un giocatore che non è mai stato nemmeno testato in quella sezione di campo. L'Atletico è una squadra molto organizzata e davanti ha un potenziale ottimo, in più forse è stata sottovalutata la situazione centrali: la cessione di Benatia con l'acquisto di Caceres non ha portato un ricambio affidabile da subito. Martin dovrà rientrare nei meccanismi prima.

Per quanto riguarda la Coppa Italia? Solo poche parole. Davvero peccato non essere andati avanti, sopratutto perchè un'altra vittoria aggiunta ad un potenziale scudetto avrebbero riportato alla squadra una "polizza" su un'eliminazione in Champions League. Se non arrivasse la Coppa dei Campioni si sintetizzerebbe in un'annata sotto le aspettative, visti gli acquisti di Ronaldo, Cancelo, Bonucci e gli altri. Comunque un gradino sotto alle Juventus precedenti, senza il portoghese. Un manager come Paratici con il suo staff ha realizzato un piano, piano che non può formalizzarsi al primo anno, aver preso Ronaldo è una scommessa sul piano del marketing, oltre ad essere un grosso rinforzo in organico. L'errore è pensare che un giocatore ti illumini il cielo di colori bianconeri ogni partita, ma i tifosi sono tifosi e del conto in banca si interessano ben poco, per loro contano le coppe che alzi, le vittorie che ottieni. Forse è giusto così. La Champions League è un cammino tortuoso dove l'ostacolo può essere ovunque, serve professionalità e fortuna. A volte manca una o manca l'altra, bisogna lottare e sperare.

Un pensierio in ultima battuta agli antijuventini, gli interisti al primo posto: il triplete è un'ossessione solo vostra, avete il timore che qualcun altro lo porti a casa eguagliandovi. Felice per voi che resti in piedi questa reliquia in modo che, non veniate dimenticati dal mondo calcistico intero, perchè resta l'ultimo baluardo di un cammino smarrito da tempo.

Che questa sconfitta faccia da "gatorade" ai fisici dei nostri giocatori, e che la prossima vittoria sia presto da scrivere. 

#finoallafine