L'ambiente juventino ha la fortuna di essere, da anni, abbastanza mansueto. Vuoi per l'impressionante striscia di vittorie, sintomo di una rinascita dall'uragano Calciopoli e dalla smembramento della rosa e della dirigenza derivato da esso, vuoi perchè le mura alla Continassa sono molto spesse. Ci sono stati anni bui ma con un progetto serio ed oculato, mirato a rafforzare la rosa tra scommesse e giovani con un'occhio sempre al bilancio e la fortuna di trovare gli uomini giusti nei momenti giusti tutto è andato per il meglio e la crescita è ripresa rigogliosa dopo che l'incendio si è spento.

Le contestazioni sono finite per fortuna, anche se non manca chi getta ancora benzina sul fuoco ma in linea di massima possiamo dire che la Dirigenza è solida anche dopo il rinnovamento, con un Marotta che esce, un Paratici che prende la scena ed un Pavel Nedved sempre più presente a fianco di Andrea Agnelli. La squadra è forte, solida da anni. Antonio Conte ha dato il là al cambio di rotta, Massimiliano Allegri è stato bravo a mantenere il suo lavoro ampliandolo e portando la nave là verso confini che a tratti sembravano impercorribili. Il segreto della Juve è questo. Quanti giocatori sono rinati tingendosi la maglia di bianconero? Perchè l'ambiente è sano, le critiche stanno fuori e sono tutti bravi a tenere i malumori che sicuramente ci sono, come ci sono nelle migliori famiglie dentro alle mura di casa, senza sfoghi sui social network ed interviste scottanti. Tutti vanno verso la solita direzione. Cassano usò il termine "soldatini", come dispregiativo ma nel mio modo di vedere è quello che deve più essere, è un lavoro e l'obiettivo è fare in modo che l'azienda vada a gonfie vele e raggiunga gli obiettivi. La professionalità è sempre stata al primo posto nelle richieste bianconere ma queste sono andate di pari passo con gli anni: ricordo che Blasi quando arrivò a Torino fu' costretto a mettere nel cassetto l'orecchino, perchè alla Juventus si riga dritto e bisogna essere seri, in tutto. Adesso giustamente essendo quasi nel 2020 si lascia correre su un taglio un po' più creativo, ma c'è una cosa fondamentale che è rimasta invariata nel tempo: le azioni dei propri tesserati e come tale dipendenti non causino un danno alla società.

Douglas Costa è passato poco inosservato in questa settimana per usare un eufemismo. L'esterno brasiliano è arrivato la scorsa stagione a Torino dal Bayern di Monaco in cui era un po' ai margini del progetto con la formula del prestito oneroso per 6 milioni con diritto di riscatto fissato a 40. Un'investimento importante per la società, fino a quel momento e post Calciopoli il più ingente secondo soltanto ai 90 milioni versati nelle casse del Napoli per Gonzalo Higuain. Douglas è fondamentale nella vittoria del campionato della scorsa stagione sostenendo la squadra in un momento di completa difficoltà: se la carica sulle spalle e spacca le partite da solo, grazie a una tecnica invidiabile e una velocità da fumetto dei supereroi. E' apprezzato dal pubblico in quanto quando la palla è tra i suoi piedi può succedere di tutto: è imprevedibile. Massimiliano Allegri con il tempo nota che il miglior modo di poter sfruttare le sue doti è usarlo come arma a partita in corso. Con le sue caratteristiche entrando quando gli avversari non sono più freschi è davvero in grado di poter fare di tutto, lasciandoli sul posto.  La Juventus giunta al mercato di Luglio 2018 lo riscatta senza dubbi pagando quanto pattuito ai Bavaresi.

All'inizio della stagione in corso, complice un fine campionato esaltante parte nell'immaginario collettivo dei tifosi bianconeri come membro del tridente tutto tecnica e meraviglie con l'amico Paulo Dybala e il nuovo arrivato Cristiano Ronaldo. Nelle menti dei tifosi juventini delle azioni al fulmicotone e palle accarezzate ovunque. Allegri però continua a vederlo come ideale 12esimo uomo, gioca degli spezzoni di partita, complice anche un ordine tattico ancora da stabilire e compie il primo misfatto della stagione: è il 16 Settembre e la Juventus sta vincendo per 2-0 con doppietta di CR7 quando Costa, entrato al 16' del secondo tempo sputa in faccia a Di Francesco e si fa espellere. La Juve resta in 10, il Sassuolo accorcia con Babacar ma la partita è ormai a tinte bianconere. La sentenza è inappellabile: 4 giornate di squalifica. Ora, non ci è dato sapere cosa si sono detti ma è un gesto indifendibile, per giunta se sei un calciatore di Serie A, qualsiasi siano le offese subite. La Juventus lo multa per 100.000 euro. Piove sul bagnato  quando tre giorni dopo, dopo essere subentrato da 23' al posto di Miralem Pjanic si infortuna nella sfida contro il Valencia. Rientra e conduce una stagione nella media, con le caratteristiche che certamente lo contraddistinguono ma mai senza esaltare. Al momento sono due gli assist, contro Cagliari e SPAL e quella contro il Chievo Verona è al momento la sua unica marcatura stagionale. Cristiano Ronaldo mette tutti in ombra e per sfruttare al miglior modo la sua presenza nello scacchiere bianconero Massimiliano Allegri è costretto a fare delle scelte, come arretrare Dybala al ruolo di "tuttocampista" e, data la particolare intesa del portoghese con Mandzukic e i generosi benefit in fase realizzativa, gli altri sono costretti a ritagliarsi un posto come meglio possono. Federico Bernardeschi reagisce al meglio mettendosi sempre in gioco, Douglas incomincia ad avere dei mal di pancia. Siamo chiari, la Juventus non lo mette minimamente al di fuori del progetto, tanto da sceglierlo come una delle facce della nuova collezione streetwear in spot "American style". Ma quel posto mai assicurato non va giù a Costa che si vede, non reagisce alle partite come lo scorso anno, sintomo a mio parere di una tranquillità perduta.

E arriviamo ai fatti della settimana odierna. La Juventus vive un momento un po' appannato, venendo da una prestazione così così in Supercoppa a Jeddah contro il Milan, una bruttissima prestazione contro la Lazio con cui riesce a strappare il risultato, una bruciante sconfitta contro l'Atalanta che ne determina l'esclusione dalla Coppa Italia e un pareggio subito in rimonta, 3-3 in casa contro il Parma. Non una situazione facile per Allegri e la sua brigata, che alle critiche sul bel gioco già presenti devono ora sommare anche quelle su un pacchetto difensivo che non appare invalicabile per le assenze di Chiellini e Bonucci e una concentrazione che viene meno, a 20 giorni dall'inizio del periodo più importante della stagione con la doppia sfida contro l'Atletico di Madrid. Il calciatore brasiliano è coinvolto in un'incidente che devasta la sua macchina e da cui fortunatamente resta illeso. Non possiamo sapere le dinamiche dello scontro, ma resta comunque il fatto che, colpevolmente o meno ha messo ha repentaglio la propria integrità fisica. Certo, può essere sfortuna, a tutti può capitare. Ma non è quello che viene contestato quanto la decisione dello stesso di recarsi comunque a Parigi alla festa del compleanno di Neymar, suo caro amico. I giornali, che aspettano soltanto imbeccate del genere scrivono dei fatti annoverati e si crea un polverone, sopratutto sui social, dove il tifoso ha una linea diretta per poter scrivere, magari perchè protetto da uno schermo o da un'account. Alle critiche e nella fattispecie a un post di una tifosa che gli rimproverava la presenza nella capitale francese dopo il tamponamento risponde che, essendo il suo giorno libero poteva fare quello che voleva. Non si conosce la posizione della società su tutta la vicenda. A condire il tutto, sempre sul suo profilo twitter il calciatore avrebbe messo un "like" ad una notizia riportata in cui si parlava di un interesse da parte del Manchester United nei suoi confronti, poi prontamente rimosso.

Ora, magari tutto questo può sembrare stupido o meno ma mi viene sempre più da chiedermi se siamo di fronte a dei bambini con un telefono in mano, che credono di essere a giocare ai videogiochi al bar oppure a degli uomini. Lasciando stare la parte relativa allo sputo che ha rivolto a Di Francesco, di cui non voglio parlare, credo che a volte ci sia una totale mancanza di sano ragionamento. Sono tanto bravi nel fare giocate con la palla tra i piedi quanto ingenui o irrispettosi. Avendo come citato in precedenza un incidente automobilistico (che poi può non essere tranquillamente colpa tua) ti esponi a notizie, chiacchiere e via dicendo, oltre al fatto che la tua incolumità è fondamentale per garantire una prestazione lavorativa per cui sei pagato milioni di euro all'anno, e per aver diritto di usufruire della stessa è stata spesa una cifra a 7 zeri. In un momento come quello che sta vivendo la Juventus, non puoi esporre l'ambiente ad ulteriori chiacchiere e notizie, arrecandoti il diritto di poter fare ciò che vuoi perchè sei di riposo. Puoi farlo, ma sempre nel rispetto della società che ti paga lo stipendio, che ha pagato il tuo trasferimento e nel rispetto dei tifosi che tramite pay tv, merchandising, presenze allo stadio e via dicendo consentono all'azienda di fare tutto questo. Sono tranquillo soltanto perchè la Juventus ha un ambiente forte, che fa scudo a tutte le vicende e le voci, fosse capitato ad altra società sarebbe successo ben altro. I calciatori sono personaggi pubblici, e come tale purtroppo per loro non possono permettersi di fare molte cose. Sono il primo a dire che non è così facile condurre una vita dove devi sempre essere al top della forma fisica, non puoi mangiare nè bere qualsiasi cosa tu voglia, sei costantemente sotto stress. Non è facile, ma vedono una retribuzione ben consona al tipo di sacrifici che fanno. Se questo fantomatico Like fosse voluto e non uno sbaglio per me sarebbe un fatto in più che confermerebbe una immaturità del brasiliano dal punto di vista caratteriale. Vuoi andare via? Prego, vai pure. La Juventus nel suo passato recente non ha mai negato a nessuno la possibilità di raggiungere altri lidi, come gli esempi di Vidal, Pogba, Tevez (addirittura regalato) e via dicendo. Vai ma nel rispetto, senza espletare fastidi o altro, per non rischiare anche solo di creare una piccola crepa in un ambiente societario che ti copre d'oro ogni mese, a maggior ragione all'inizio di Febbraio dove volente e nolente devi stare qua fino a Giugno. Non ha senso, se non provocare le ire dei tifosi e il risultato inverso. Siamo uomini o ragazzini? Possibile che questi signori siano tanto forti su un rettangolo verde e tanto deboli dietro un cellulare? Non ne trovo il senso onestamente, se non il fatto che sempre ragazzi siano e che gli stipendi alti li portino più a ragionare come bambini che hanno la possibilità di fare quello che vogliono piuttosto che sentire addosso delle responsabilità.

Come non ho trovato il senso alla scena di Dybala che se ne va negli spogliatoi per non essere entrato all'ultima contro il Parma. Era sceso titolare per 8 partite consecutive, Champions esclusa. La Juventus è più grande di ogni giocatore, per quanto grande questo possa essere. Si vince insieme, si perde insieme, dal portiere titolare al ragazzino della primavera in panchina per la prima volta. E' questo che ci contraddistingue come squadra. Allegri dice che Dybala ha chiesto scusa pubblicamente, che ha capito essendo un ragazzo intelligente e provando ad essere nello stesso modo anche noi lo perdoniamo e torniamo a tifarlo più forte di prima. Mi auguro che allo stesso modo capisca Douglas Costa, perchè certi palcoscenici non basta esserseli guadagnati, ma bisogna anche mantenerseli.

Spero vivamente che queste ragazzate stiano fuori dal contesto bianconero, proprio adesso che tutto si fa più difficile e più determinante, proprio in questi giorni dove l'annata può passare dall'essere ottima ad essere fondamentale, con tutto il giro di soldi e quindi di investimenti che c'è intorno, con tutta la passione dei tifosi che scorre e che ricopre le tribune dello stadium, i salotti delle case e i bar dove ognuno di noi non chiede altro che tornare a dominare dove manchiamo da troppo tempo. Noi meritiamo Uomini, non ragazzini.

Noi vogliamo e meritiamo un Flash, non uno sbarbato Barry Allen.