Senza giri di parole, il quarto di finale è già storia per la nostra nazione: Milan - Napoli. In ragione di ciò, popolo rossonero, mi viene di getto scrivere qualche numero su tale avvenimento.
È la quinta volta in cui due squadre italiane si affrontano nella massima competizione europea. Abbiamo letto in ogni dove che nei quattro match precedenti il Milan vanta due vittorie e due pareggi (in uno dei quali nella finale 2003 vinta ai rigori con la Juventus). La blasonata Champions League è territorio della squadra rossonera ma le insidie, quelle bisogna calcolarle bene. Ecco quindi che mentre a Napoli la scaramanzia passa in secondo piano (vedi cori e bandiere già adornate del terzo tricolore e addirittura di una invisibile Champions) mi sembra adeguato fare qualche passo indietro nel tempo ed affidarci alla cabala, alle coincidenze ed alla scaramanzia.
Chi di noi non ha un rito scaramantico che fa ad ogni partita del Milan? Chi di noi si siede allo stesso posto? Chi addirittura utilizza lo stesso volume della TV ad ogni match, o mangia le stesse cose? Il tutto contornato dalla frase: "è il mio rito, e questo ha portato sembre bene!" A tutto ciò aggiungiamo qualche evento ricorrente nel corso degli ultimi 30 anni circa e qualche coincidenza che magari stempera un pò di tensione, per aver incrociato la squadra che meglio sta marciando in Italia ed Europa, con raffiche di gol e clean sheet senza precedenti. 

Partiamo con il dire che quando correva la stagione 1989/90 il Napoli si laureò campione d'Italia per la seconda volta. Maradona trascinò i suoi al titolo iridato, mentre Van Basten tenne il Milan nella seconda posizione in classifica. Nella stessa stagione il Milan, si laureò campione d'Europa contro il Benfica. Ecco questa è la prima similitudine di questa nostra storia, dove vede a confronto due società che stanno portando il calcio italiano in alto nel nostro continente e perchè no, anche nel globo intero.

Nella stagione della sesta Champions League del Milan, 2002/03, la squadra rossonera chiude terza in campionato a 61 pt, avanti ha solo l'Inter con 65 pt e la Juventus, campione d'Italia con 75 pt. Nonostante tale divario in Italia, la sinfonia Europea suovana con note opposte: il Milan supera lo scoglio del derby nelle semifinali, mentre strappa alla "vecchia signora" lo scettro di campione d'Europa con una prestazione maiuscola e alla lotteria dei rigori. Dieci punti in campionato di differenza non sono bastati alla Juventus per imporsi sul Milan, la differenza anzi non si è proprio notata. Eppure lì in ambo i match si partiva da sfavoriti.

Nella stagione della disfatta di Istanbul, 2004/05, il Milan raggiunge la finale (persa ai rigori col Liverpool, superando agli Ottavi il Manchester Ud (una inglese proprio come quest'anno) ed ai quarti un'italiana (l'Inter). Anche qui in serie A il Milan lasciava lo scettro alla Juve e chiuse seconda a 7 punti in più sulla stessa Inter. 

Stagione 2006/07. Atene. Milan campione d'Europa per la settima volta. Chiude il girone di Champions con 10 punti (come quest'anno). Passa gli ottavi col Celtic con lo stesso punteggio totalizzato col Totthenam (0-0; 0-1). In serie A invece il Milan chiude al quarto posto con 61 punti mentre l'Inter, campione d'Italia, vince con ben 97 punti (36 punti di differenza). Eppure i nerazzurri escono per mezzo del Valencia agli ottavi di Champions. 

Con questa piccola cronostoria voglio semplicemente dire che noi tifosi possiamo senza dubbio seguire o meno l'attuale condizione delle squadre nel proprio campionato, ma in Champions League nulla è scontato e i punti che differenziano due squadre come Napoli e Milan in Italia senza dubbio saranno azzerati nella doppia sfida di Champions. 

Da milanista è ovvio che mi auguro di passare il turno, sarebbe una sensazione indescrivibile rientrare nell'elitè delle prime quattro d'Europa. Ma in questi match bisogna solo affidarsi ai numeri, alla storia, alla scaramanzia e perchè no, anche alla cabala.
Buon calcio a tutti Voi e che vinca la squadra migliore.
Tifoso rossonero

Sannolo Salvatore