Caro nonno, ti ricordi la mia promessa sul dirti chi fosse Davide e chi Golia? Bene, ti dico con certezza che l'Italia, è sempre più Davide. Lo dimostra quanto fatto finora, grazie alla guida del nostro CT Mancini, e sopratutto visto anche quanto fatto ieri sera contro i "diavoli rossi". Scende in campo una formazione fatta di sogni e determinazione. Mancini fa due scelte importanti: confermare Verratti al centro del campo ed inserire Chiesa sulla destra al posto di Berardi. Fischio d'inizio e via. Il match incomincia le compagini che si studiano per i primi dieci minuti dove il Belgio costruisce qualche paura ai nostri connazionali e si impossessa della palla un pò troppo. Poi sai cosa accade nonno? L'Italia sale in cattedra. Tredicesimo minuto. Punzione sulla trequarti. Il nostro numero 10 (no nonno non è Baggio, è Insigne, quello del Napoli) scaraventa la palla al centro dell'area, Leonardo Bonucci insacca. Qualche attimo di gioia, ma il gol viene subito annullato per evidente fuorigioco del difensore della Juventus, a seguito del tocco di Di Lorenzo. Ripartiamo dallo zero a zero, ma con la consapevolezza che il Belgio, ora, fa meno paura. La nazionale italiana prende piede sempre più. Incomincia il nostro possesso palla, ma qualche sbavatura è sempre dietro l'angolo. Perdiamo palla a centrocampo, il Belgio avanza. Palla a De Bruyne, si sposta leggermente sulla sinistra della lunetta dell'area di rigore e scocca un tiro incredibile ed angolato.

È un aereo! No! È un fulmine! No ragazzi è semplicemente Super Donnarumma! Il nostro portierone vola sulla sua destra, distende tutti i suoi muscoli e approfittando dei suoi centimetri sposta la palla dalla porta, evitando il vantaggio belga. Poi Di Lorenzo appoggia il pallone in corner, e l'Italia è totalmente salva. Brividi, senza dubbio, ma a volte nonno serve anche rischiare qualcosa per raggiungere l'obiettivo. Passa il tempo. Cresce la consapevolezza negli azzurri che possiamo offendere meglio la difesa avversaria. Continua così il forcing dei nostri, portando molti uomini nella metà campo avversaria creando una particolare densità. Nel mezzo di questa avanzata, registriamo un giallo a Verratti ed uno a Tielemans. Nel mentre della nostra azione d'attacco un'altra folata belga viene in superfice. Stavolta nasce in un contropiede dei rossi che dalla destra porta palla Lukaku, si accentra e tira facendo andare in controtempo il suo diretto oppositore. Donnarumma è attento ed allungandosi mette in calcio d'angolo. Adesso la pressione del Belgio è alta e l'Italia non può più lasciare questi spazi. 

Si ricompatta la nostra nazionale e lo dimostra dopo un po'. Minuto 31'. Palla in area verso Immobile (sarà a mio avviso poco incisivo per il resto del match) che la doma in un fazzoletto. Nel contempo, gli viene sottratta la sfera, presumibilmente con fallo, e mentre tutto lo stivale grida al rigore, noi recuperiamo palla sulla trequarti, filtrante dentro per Barella e dribbling. Uno-due coi suoi piedi, e via col tiro che si insacca alle spalle del portierone belga.

Nicolo Barellaaa. Urla Italia, urla più forte che puoi. Barella ci porta in vantaggio. È il momento giusto per liberarci del peso della sfida con un gol che sa di fuoriclasse. Nulla di più bello. L'Italia ritorna concentrata e riprende anche il match. Il Belgio non ci sta e cerca di riportare la sfida in pari. Ma nel frattempo siamo ancora noi a macinare azioni da gol. Trascorrono undici minuti, i quali sono sufficienti nel far prepare il nostro folletto con il suo magico piede. Sì nonno il numero 10 della nazionale, come nei migliori film di Superman, entra nella sua cabina e si trasforma in supereroe. Prende palla a centro campo, supera con una certa naturalezza due suoi avversari che gli contendevano la palla, e poi...e poi nonno vede accendersi la sua mattonella. Appena scorge la luce, si posizione, uno sguardo a Courtois e tira in porta. Tiro a giro, ne abbiamo visti tanti nonno in campionato, ma questo, questo ha un altro sapore. 

Lorenzooo Insiegne. L'Italia è meritatamente in vantaggio e di due gol. Un tiro a rientrare del dieci napoletano che illumina ancor di più la notte di Monaco. Fino a quel momento il pubblico era prevalentemente a supporto belga, ma Lorenzo "il magnifico" abbassa il volume degli avversari e il nostro "popopopo" si innalza nella notte tedesca. L'Italia adesso deve amministrare e deve soprattutto tenere a bada le furie avversarie. Il Belgio riprende ad offendere, cercando di trovare una crepa nel nostra difesa. Lo spazio purtroppo lo trova al 46', con un rigore generosissimo concesso dal direttore di gara. Di Lorenzo affronta nell'uno contro uno, in velocità, Doku, che appena sente il soffio della freccia del Napoli, capitombola a terra come se fosse un fallo da tergo. L'arbitro non ha dubbi e nemmeno il VAR. Lukaku spiazza il nostro Gigio e si va a riposo sul 2 - 1.

Secondo tempo. L'Italia anche la ripresa la incomincia sotto tono. Molto possesso palla per gli avversari alla ricerca del gol che fortunatamente per noi non arriverà mai. Ma quanti brividi abbiamo vissuto, in una ripresa a reti bianche. Le discese di Doku con annessi tiri in porta. I colpi di Lukaku sono a salve e le sbavature del Belgio ci salvano. Ma cara Italia e soprattutto caro nonno bisogna eleggere ancora una volta Leonardo Spinazzola come giocatore di caratura internazionale. A parte le sue sgroppate con licenza di gol, su assist di Insigne, a lui dobbiamo un salvataggio sulla linea, quando l'attaccante dell'Inter spinge a porta vuota la sfera, per tentare di raggiunge il pareggio. Il nostro Leo, si immola a salvaguardia del risultato e di coscia mette in corner un gol praticamente fatto. Purtroppo il secondo tempo ci porta anche una notizia non bella: Spinazzola abbandona il campo perchè si fa male su uno scatto sulla sua fascia di competenza. L'Italia tiene il fiato e sa', per le lacrime del nostro giovane connazionale, che l'infortunio non è cosa di poco. In bocca al lupo da tutti noi caro Leo, l'Italia ti ringrazia per quanto fatto finora, per aver onorato la maglia azzurra al meglio e per il coraggio dimostrato ogni volta che sei sceso in campo. 

La partita volge al termine, dopo qualche altro sussulto, la squadra di Mancini, come del resto l'intera nazione, ode il triplice fischio del direttore di gara e questo, nonno, sai cosa vuol dire? Vuol dire solo una cosa, come disse un noto telecronista qualche anno fa: "chiudete le valige amici, si vola"...a Wembley!

Caro nonno, ieri sera abbiamo vissuto ancora una volta una notte magica, avresti esultato anche tu come un ultras per quanto fatto dalla nostra nazionale, ma adesso ci tocca affrontare la Spagna, che in Euro 2012 ci prese a pallonate. Ma nonno noi non abbiamo paura, e stiamo attendendo questo momento da quasi dieci anni, e non vediamo l'ora di affrontarla. Forza azzurri, l'Italia e gli italiani nel mondo sono con voi, fiduciosi di ripetere le gesta di Euro 2016 quando la Spagna la travolgemmo per 2 a 0. 

Sannolo Salvatore
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