Caro nonno, sono trascorsi tanti anni da quando l'ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi, entrava al centro sportivo di Milanello con il suo elicottero. Quel Milan caro nonno ha scritto delle pagine di storia indimenticabili. Basti pensare alle Champions conquistate, ai tanti scudetti vinti e alla riconquista della coppa Italia che mancava da tempo. Ne abbiamo viste di presentazioni spettacolari. Il Milan era fonte di ispirazione dei grandi campioni e dei giovani talenti: Kaka, Shevchenko, Pirlo. A questi aggiungiamo il David britannico e il Gaucho brasiliano. Il Ronaldo, quello originale. Il Rui portoghese e la montagna olandese Stam. Come non ricordare il Seedorf, propulsore di un centrocampo rossonero, il quale veniva sempre coperto alle spalle dall'intramontabile Rino. Nonno i ricordi di questo Milan sono meravigliosi. È vero che la squadra non ha girato da anni, nell'ultimo decennio, ma il bello che dalle ceneri siamo rinati. Questo rifiorire lo dobbiamo grazie ad una dirigenza che in modo oculato (considerato i tempi che corrono) ha saputo fare colpi giusti al costo giusto. E poi capitan Maldini ha fatto il resto.
Nonno, oggi ci vediamo a Milanello e stavolta è diverso. Sì perché negli ultimi dieci anni non avevamo lo stesso entusiasmo che proviamo in questo momento. Ora siamo lì a sostenere tutti: dirigenza, Pioli, Ibra, Theo, Kessie, Calabria e tutti gli altri.
La sfilata non si farà, ma questi ragazzi meritano un applauso scrosciante da tutti noi, perché hanno fatto una stagione memorabile. Ricca di contenuti raggiungendo vette impensabili, sino a 18 mesi fa. Meritano il nostro sostegno e fa nulla se qualcuno ha preferito girare per un'altra strada, l'importante è chi resta abbia la "garra" giusta di riportare il Milan sulla vetta d'Europa.
Caro nonno, il Milan ha iniziato la preparazione ma sono convinto che quest'anno ci divertiremo più degli altri. L'importante non è vincere ma conquistare il fantastico mondo del calcio a suon di prestazioni sublimi.
Sannolo Salvatore
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