Dare un giudizio a stagione in corso non è mai facile e non sempre corretto. A 9 giornate dal termine possiamo già farci un'idea analizzando le 29 giocate, e dare un primo giudizio su quella che senza dubbio è stata la stagione più difficile dell'ultimo decennio.

La Juventus, infatti, da ormai 9 stagioni ci aveva abituato a dominare in Italia, vincendo 5 supercoppe italiane, 4 coppe Italia e gli ultimi 9 scudetti. Successi che (ad eccezione dell'ultimo campionato e dell'ultima supercoppa) si sono spartiti due grandissimi allenatori, capaci di risollevare una squadra distrutta dalla vicenda di calciopoli, Antonio Conte (2011-2014) e Massimiliano Allegri (2015-2019). La carta vincente non fu il bel gioco (molto ricercato oggi), ma un gioco tanto semplice quanto efficace, capace di far dire la sua anche in Europa.

Con l'addio di Massimiliano Allegri la dirigenza e tutto l'ambiente bianconero, ingaggiano Maurizio Sarri, neovincitore dell’Europa League con il Chelsea, con l'intento di proseguire la loro striscia vincente aggiungendo il tanto ricercato e acclamato bel gioco. La Juve non brilla e non convince, e dopo una dura e fastidiosa eliminazione agli ottavi di Champions League contro il Lione, ma riesce (anche con qualche difficoltà) a strappare uno scudetto proprio nelle ultime giornate.

Via Sarri, dentro Andrea Pirlo, ex giocatore bianconero e alle prese con la sua primissima esperienza da allenatore su una delle panchine più pesanti d'Europa.

Come ad ogni cambiamento non sono state esenti le critiche dei tifosi, accusando la mancata esperienza dell'ex centrocampista Bianconero. Dopo poche giornate la Juve, nonostante anche qualche buona prestazione, fatica molto e perde diversi punti con squadre che sulla carta non dovevano impensierire la vecchia signora.

A ridosso della trentesima giornata la Juventus non ha dimostrato cambiamenti da quello visto ad inizio stagione, trovandosi tutt'oggi in terza posizione nel campionato ad un solo dal Milan secondo, ma a undici punti dalla capolista Inter.

Le delusioni dell'ultimo mese tra campionato ed Europa (specialmente con l'eliminazione dai quarti di finale col Porto) stanno facendo scatenare l'ira dei tifosi juventini, chiedendo l'esonero dell'allenatore (sempre il primo uomo (come in goni squadra) ad essere messo in croce).

È PIRLO IL PROBLEMA? si sa che con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte, dunque dire se al posto di Andrea Pirlo, la squadra avrebbe ottenuto più vittorie con un altro allenatore è praticamente impossibile.

Sarebbe però sbagliato esentarlo da colpe che per episodi possono essergli attribuite come alla dirigenza e tutta la squadra.

La sensazione è che il declino è coinciso con l'addio di Massimiliano Allegri dove si è vista una squadra meno aggressiva e senza quello smalto vincente che aveva scritto lo scorso decennio. Il gioco non arrivava e i risultati pian piano iniziavano a peggiorare.

Ora una domanda lecita che potremmo farci è: "è giusto attribuire le colpe solamente a questo allenatore?". A mio parere la risposta è no, Andrea è solamente la cima di un iceberg che si sta sciogliendo da ormai più di un anno. Scelte sbagliate della società, errori "da principiante" di un giovane allenatore, il tutto sommato ad una squadra confusa e con una mancanza di aggressività hanno portato a questo.

Con un lento declino come quello che stiamo vivendo da ormai due stagioni la colpa non può essere solo di un singolo uomo, ma anche della società che non è stata capace di tenere il livello degli altri anni, e che (quest'anno) non è riuscita a dare una rosa competitiva per affrontare un intero campionato. La qualità degli attuali giocatori non si discute, il problema sono state le partite dove l'allenatore (causa covid ed infortuni) è stato costretto a schierare giocatori anche della primavera, troppo inesperti per queste competizioni.

Tuttavia, la Juventus è riuscita a fare diverse ottime prestazioni dominando anche delle partite con avversari fortissimi (l'esempio più lampante è Barcellona-Juventus dello scorso dicembre vinto dai bianconeri per 3-0), il principale errore è stata la non costanza di risultati. Troppi alti e bassi, troppe sconfitte e soprattutto troppi punti persi contro squadre di medio-bassa classifica.

È GIUSTO TENERLO PER RIPORTARE LA JUVENTUS AI MASSIMI LIVELLI? come già detto prima, ad oggi si deve ricostruire un intero ambiente e mandando via solo l'allenatore non si otterrebbe quel miglioramento che ci si aspetta.

Ogni sport, calcio compreso, ci ha dimostrato che cambiare i propri uomini in modo continuo non è sempre producente. La sensazione è che l'allenatore le idee ce li abbia, sono i giocatori che non sempre mettono in pratica ciò che gli viene detto. Una rosa titolare composta per metà da nuovi arrivi di certo non aiuta a trovare in tempi brevi il giusto e lo stesso meccanismo di gioco.

Riguardo all'inesperienza di Andrea pirlo, questa nel corso degli anni svanirà e siamo sicuri che gli errori commessi quest'anno non verranno più commessi.

A livello societario forse qualche cambiamento andrebbe fatto, ma anche qui non possiamo sapere se questa scelta possa essere producente oppure no. Nel corso degli anni non ci sono stati netti cambiamenti, molti uomini che hanno risollevato la Juventus dopo la vicenda calciopoli, facendola dominare per un decennio, sono tutt’ora lì.

Ormai i trofei (ad eccezione della coppa Italia) sono andati, rimane da lottare solamente per la Champions League e i bianconeri non possono permettersi di fallire anche qui.

IL FINALE DI STAGIONE: poche giornate al termine e tanta pressione addosso, è questo il finale di stagione che attende la Juventus. Molto importante, dunque, è trovare quella serenità che spesso è mancata, trovare le energie per ogni match e raccogliere più punti possibili.

È necessario dare segnali importanti già nel finale di stagione per costruire le basi di un nuovo cammino vincente che partirà il prossimo agosto.

Le ultime 9 giornate sono importantissime, e a vedere la classifica, con 6 squadre in lotta per la Champions League, ogni singolo punto è pesantissimo.

Domenica ore 15:00, la Juventus scenderà in campo contro il Genoa all’Allianz Stadium, e sarà necessario un buon risultato per dare continuità alla bella prestazione vista mercoledì con il Napoli.