Max Verstappen vince il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy, dominando ad Imola! Grandissima prova di forza, che ha preceduto un fortunatissimo Lewis Hamilton, doppiato e colpevole di un bruttissimo errore a metà gara, che lo aveva retrocesso in fondo al gruppo prima della bandiera rossa. Con questo suo undicesimo successo eguaglia, come numero di vittorie, Rubens Barrichello, Felipe Massa e Jacques Villeneuve. Ha ottenuto peraltro la sua prima vittoria in carriera in Italia, dopo gli sfortunati tre ritiri dello scorso anno. Terzo posto per un grandissimo Lando Norris (McLaren), che ha come il suo connazionale beneficiato dello stop forzato a discapito di un Charles Leclerc che avrebbe altrimenti conquistato una meritatissima seconda posizione. Rimane comunque una buonissima prestazione del giovanissimo pilota inglese che cede la seconda posizione a pochissimi giri dal termine. Quinto Carlos Sainz, sesto Daniel Ricciardo. Una gara incredibile, colma di colpi di scena. Tanti rimpianti per la Ferrari, che avrebbe meritato ampiamente il podio.

Al GP Imola è successo davvero di tutto. Neanche il tempo di arrivare alla seconda curva che Max Verstappen affianca Lewis Hamilton e gli chiude la traiettoria danneggiandogli l'ala anteriore. Dopo svariate uscite di pista, ritiri e safety-car, arriva l'inaspettata uscita di pista di Hamilton che, occupato nel tentativo di doppiare la Williams di Russell, esce fuori di pista rompendo l'ala anteriore. Questo evento precede di poco l’incidente fra lo stesso Russel e Bottas che fa infuriare il pilota britannico. La sua rabbia nell’andare a muso duro contro il finlandese è decisamente inusuale, anche perché il finlandese di colpe non ne ha.

Votato come miglior pilota di giornata è Lando Norris. Il giovane e simpatico pilota della McLaren, durante l'intervista post-gara, si stupisce di tale riconoscimento (anche a nostro parere più che meritato).
Grande frustrazione ma incoraggiante comunque, il pomeriggio della Ferrari, nonostante il sorpasso che Leclerc ha incassato nel finale Lewis Hamiton, in piena rimonta dopo il suo brutto errore. La McLaren per ora è la terza forza del campionato, ma la Ferrari ha dato segnali di forte crescita, dimostrando non solo la voglia di prendere quel terzo posto nei costruttori dichiarato ad inizio stagione, ma anche i grandi passi avanti sulla vettura, che stanno riducendo sempre più il gap con Mercedes e Redbull. Accanto a Leclerc, infatti, Sainz ha dimostrato di valere quanto il monegasco, registrando, in alcuni momenti, giri molto più veloci di Verstappen e Hamilton. Il quarto e il quinto non possono essere considerati come brutti piazzamenti, ma dopo il potenziale mostrato per tutto il weekend, Ferrari se ne va da Imola con molta frustrazione e amarezza.

GRIGLIA DI PARTENZA:

  1. Hamilton - Perez
  2. Verstappen - Leclerc
  3. Gasly - Ricciardo
  4. Norris - Bottas
  5. Ocon - Stroll
  6. Sainz - Russel
  7. Vettel - Latifi
  8. Alonso - Raikonen
  9. Giovinazzi - Schumacher
  10. Mazepin - Tsunoda

SINTESI GARA: Al contrario di venerdì e sabato, sul tracciato di Imola cade una forte pioggia, azzerando tutti i valori visti nelle prove libere e qualifiche e obbligando i piloti a partire con le gomme intermedie. Unici a partire con le full-wet Gasly, Ocon e le due Haas. Neanche il tempo di iniziare la gara che c'è già il primo colpo di scena, Leclerc va in testacoda alle Acque Minerali (curve 10 e 11) durante il giro di formazione, facendo notare come il tracciato sia parecchio bagnato. Sebastian Vettel invece a causa di problemi rilevati dalla sua scuderia partirà dalla pit-lane. Le auto si posizionano sulla griglia di partenza.

Si spengono i semafori con un ottimo spunto di Verstappen, che sorpassa il suo compagno Pérez e affianca Lewis Hamilton. Staccata da paura dell'olandese che dopo aver preso l'interno di curva 1, allarga la traiettoria in uscita danneggiando l'ala del sette volte campione del mondo, lievi danni per lui. Scatto micidiale di Carlos Sainz, che passa dalla undicesima all'ottava piazza. Latifi perde in uscita dalle acque minerali (come Leclerc nel giro di formazione) la monoposto e, dopo essere tornato in pista, stringe la traiettoria troppo entrando in collisione con Mazepin, botta tremenda per il pilota della Williams che distrugge la monoposto e si ritira.
Poco prima che entri la safety car, Leclerc sopravanza Pérez, il messicano esce scodando dalla curva 16, il monegasco ne approfitta e si porta in terza posizione. Sempre in regime di safety-car, pochi giri dopo, il pilota messicano perde nuovamente il controllo della sua vettura alla curva 9, evitando però il contatto con le barriere. Successivamente gli verranno dati 10 secondi più stop&go per essere tornato in pista sorpassando le vetture che lo avevano sorpassato in regime di safety-car.
Nel riscaldare le gomme, Mick Schumacher intanto la perde poco dopo l’uscita dei box, rimettendoci l’ala anteriore. Inizio infuocato di questo gran premio.

Alla ripartenza si scatena un triello tra Sainz, Gasly e Norris, con l’inglese che ne esce vincitore, sorpassando nel rettilineo principale tre vetture.
Poco dopo un Sainz infuocato finisce lungo alla tosa, troppa la foga e la velocità dello spagnolo. Adami, il suo ingegnere di pista, lo invita a rallentare dicendo: "calma Carlos, sei troppo veloce".
Parlando di velocità, spinge anche Lewis Hamilton che, dopo aver perso circa 9 secondi nei primi giri, trova ritmo e inizia a guadagnare sull’olandese.
Haas dopo pochi giri passa alle i (che non arriverà mai, anzi sul finire della gara spunterà addirittura il sole) intermedie come l'Alpine, Alpha-Tauri confida nell'arrivo della pioggia non fermando Gasly, la cui gomma da bagnato è inutile sulla pista quasi asciutta. Dopo aver perso parecchie posizioni ed avergli rovinato la gara, il team lo fa rientrare al 15esimo giro. Gara tutta in salita e da ricostruire per il francese.
Lando Norris dimostra di avere un incredibile tanto che la scuderia McLaren ordina al suo compagno di squadra di cedergli la posizione. Al pilota australiano viene detto che nel caso Norris non riuscisse a guadagnare terreno, ci sarebbe stato un altro ordine di scuderia, peccato che dopo soli 6 giri il pilota inglese aveva guadagnato già 8,5 secondi. Sul bagnato vola Sainz, che nonostante due errori recupera più di un secondo alle McLaren. Iniziano i pit stop da Vettel, che opta per la gomma media (gialla). Il tedesco però riceve la stessa penalità di Pérez, per non aver avuto le coperture montate a 5 minuti dal via.

Col passare dei giri Verstappen inizia a perdere passo, a vantaggio di Hamilton e Leclerc.
La Ferrari si dimostra più veloce di Mercedes e redbull di più di un secondo, grazie all'usura delle gomme intermedie diventate ormai slick. Sainz raggiunge finalmente Ricciardo per la sesta posizione. Usciti dall'ultima curva lo spagnolo si prende tutta la scia e alla fine del rettilineo sorpassa l'australiano. Alpha Tauri richiama Tsunoda, anche lui con la gialla, seguito il giro dopo dall’olandese della Red Bull, da Sainz, Leclerc e Hamilton. Pit stop lento per la Mercedes (4,1 secondi) che gli costa la posizione su Verstappen.
Tanto caos in pista a causa dei doppiati, e a rimetterci è incredibilmente Lewis Hamilton, che esce di pista e sbatte alla Tosa. Per sua fortuna rompe solamente l'ala anteriore e dopo aver perso un sacco di tempo riesce a tornare ai box. La gara ormai sembra rovinata e finita per il pilota inglese. Poco dopo, botto pauroso tra Russell e Bottas al Tamburello. Il pilota della Williams, nel cercare di sorpassare il Finlandese per la conquista della decima posizione, affianca la Mercedes ma finisce con la posteriore sinistra sul prato, perde il controllo, e provoca un bruttissimo e spaventoso incidente. I piloti ne escono illesi, ma segnaliamo un brutto gesto di Russel che fa a muso duro contro l'incolpevole Valterri Bottas.
Bandiera rossa e tutte le macchine rientrano ai box. Fortunatissimo (come nello scorso gran premio) Lewis Hamilton, che al posto di dover riprendere la gara da doppiato ripartirà dalla ottava posizione con gomma nuova, e Lando Norris. Ancora senza essersi fermato riesce a tenere la terza posizione senza perdere tempo ai box. Si annullano così i 26 secondi messi da Leclerc sul pilota inglese.

La direzione gara decide la ripartenza lanciata, e qualcuno ne approfitta per cambiare strategia: Vettel, le due McLaren, Pérez e Tsunoda si spostano infatti su gomma rossa. Rientra la safety car e nel rilanciarsi Verstappen la perde alla Rivazza, ma mantiene la testa, mentre Norris sopravanza Leclerc per la seconda. A danneggiare il monegasco il problema alla radio che non gli ha permesso di sapere se la ripartenza sarebbe avvenuta da safety car o dalla griglia.

Dopo pochissimo tempo errore per Pérez alla chicane Villeneuve, e Sainz ne approfitta per salire in quarta posizione. Vola invece Max Verstappen. L'assetto da bagnato della Ferrari e il suo troppo carico aerodinamico non permettono a Leclerc di avvicinarsi abbastanza alla McLaren numero 4, tutto ciò a vantaggio del Campione del Mondo che pian piano raggiunge il gruppetto di testa. Sainz resiste di forza al Tamburello, ma il ritmo di Hamilton è decisamente troppo superiore, e il sorpasso avviene al giro successivo. Al giro 55, arriva anche la manovra su Charles Leclerc, e ora inizia la caccia a Norris. A 4 giri dalla fine, il sette volte campione del mondo prende di forza la seconda superiore riuscendo a fare anche il giro veloce che gli accrediterà il punto addizionale nella classifica (punto importantissimo perché lo porta in cima, Hamilton - 44, Verstappen -43).

Max Verstappen vince così il GP di Imola 2021, seconda posizione per Hamilton. A podio, clamorosamente, ci arriva anche Lando Norris che con giri super non permette alle Ferrari di superarlo. Quarta e quinta posizione per la rossa.
Brutte notizie per Kimi Raikkonen che lascia ufficialmente Imola senza punti: il pilota finlandese, che aveva concluso la gara odierna al nono posto, ha ricevuto una penalizzazione di trenta secondi per aver violato il regolamento alla ripartenza dopo la bandiera rossa. In particolare, Raikkonen avrebbe infranto l’articolo 42.6 del regolamento tecnico. Essendo finito in testacoda, il pilota finlandese sarebbe dovuto rientrare in pit lane, dal momento che non sarebbe comunque riuscito a recuperare la propria posizione prima della Safety Car Line. Arrivano di conseguenza i primi punti iridati per Fernando Alonso, che grazie alla penalità inflitta alla monoposto numero sette, entra dunque nella top ten, alle spalle del compagno di squadra, Esteban Ocon Delusione e amarezza in casa Ferrari traspaiono anche tramite le dichiarazioni post gara di Mattia Binotto (team principal Ferrari) e dei suoi piloti:

BINOTTO: "Abbiamo sperato tutti nel podio. Siamo rammaricati, meritavamo un risultato diverso oggi, quello raccolto non rappresenta il nostro valore attuale. Siamo andati molto bene sul bagnato, sappiamo che abbiamo ancora qualche punto debole, ma nel complesso dobbiamo essere fieri del nostro operato. A Maranello stiamo lavorando molto intensamente per recuperare il gap da Mercedes e Red Bull. Leclerc? Tanto veloce quanto sfortunato: non potevamo comunicare con lui a causa di un guasto alla radio e questo lo ha penalizzato molto in occasione della ripartenza dopo la bandiera rossa. Molto bene anche Carlos, ha guidato sempre al limite ed è andato veramente forte. Mi aspetto che continui in questo modo"

CHARLES LECLERC: "Se sono soddisfatto della gara di oggi? Il passo era molto buono. Sappiamo che dobbiamo migliorare sui rettilinei, ma ritengo il risultato finale estremamente positivo. Sul bagnato la macchina si comporta benissimo, al contrario di quanto visto la passata stagione. Era difficile, ma avrei voluto vincere"

CARLOS SAINZ: "Ho dato tutto e sono molto contento: per essere la prima volta che guidavo la Ferrari in queste condizioni ho avuto un ottimo ritmo. A causa di alcuni errori, dovuti al bilanciamento con i freni, ho perso dieci secondi. Considerando che ho concluso la corsa a due secondi dalla terza posizione, il podio non era fuori portata. Il feeling con la monoposto è cresciuto anche sull’asciutto: con le gomme slick sono riuscito a tenere il ritmo di Charles e Lando. Non sono stato perfetto durante il week-end, ma posso essere fiero della mia prestazione odierna"

Resta comunque una bellissima prestazione della rossa che dimostra il duro lavoro dei meccanici ed ingegneri di Maranello. Oggi il risultato non gli ha dato ragione, ma la strada è quella giusta e se le prestazioni rimangono queste (o migliorano) i podi arriveranno. A dar fiducia anche il fatto che la Ferrari non è arrivata dietro alla Redbull e alla Mercedes, ma dietro ad Hamilton e Verstappen.
Quello che abbiamo visto oggi è stato forse il gran premio più bello che vedremo in stagione (tutti noi ovviamente ci auguriamo di no) e che deve valere la riconferma per il prossimo anno di questo fantastico circuito.