In questi giorni non si fa altro che parlare di Ibra a Sanremo. È il tormentone del momento! 
Piovono critiche da giornali, tifosi, opinionisti, grandi personaggi dello sport recente è passato e addirittura dall’ex presidente Silvio Berlusconi. Lo storico allenatore rossonero Arrigo Sacchi ai microfoni della Gazzetta ha dichiarato :“La società avrebbe dovuto impedirlo, la squadra viene prima del singolo, dovrebbe essere Ibra a declinare facendo un gesto enorme”. I tifosi si dividono ma molti la pensano come il mister chiedendo che per il bene del Milan lo svedese faccia un passo indietro, la qualificazione alla Champions è un obiettivo troppo importante se non obbligatorio, quindi inutili distrazioni non farebbero bene alla squadra che sta già vivendo un momento difficile, e i risultati sportivi lo dimostrano. 

Andy Warhol disse:
“Tutti gli scandali aiutano la pubblicità perché non c'è migliore pubblicità della cattiva pubblicità.” 
È vero anche che le critiche finalizzate a demolire stanno solo fortificando e dando importanza in termini mediatici all’immagine di un signore, che a 39 anni sta ancora facendo parlare di sé nel panorama calcistico e non solo! 

Per me e molti altri il caso non esiste. Zlatan è un professionista e in quanto tale rispetterà gli impegni con la squadra, in aggiunta la società sa bene che oltre ad aver ingaggiato un grande campione, Ibra è anche un brand internazionale, quindi il ritorno d’immagine sarà importante sia per lui che per il Club. Non dimentichiamoci che il festival è in mondovisione e avere l’artefice della rinascita del Milan costituisce non solo una bella soddisfazione, ma anche una strategia di marketing. In questo momento Ibra è il Milan e averlo a Sanremo significa estendere l’immagine del club.
Bravi Elliot e Gadzidis, grande Zlatan!