Tanti di voi avranno dimenticato Damiano Tommasi giocatore, anche se ne dubito… Beh al di là di quello che fa oggi quello che voglio esprimere come concetto non è solo una questione di qualità del giocatore, ma anche di quantità del giocatore e tutti i converranno con me che se c’era una cosa che era Damiano Tommasi, era un giocatore di quantità tanto da evocare il sopraccitato inno che lo vede protagonista!

In questi giorni si sente di Mourinho che ha mal trattato i suoi giocatori insinuando che sono da Serie C lì dove non dovessero avere le palle di reagire. Poi quello che si sono detti realmente nello spogliatoio lo sanno solo lui e giocatori continuo a pensare come ho già scritto nei precedenti articoli che le chiacchiere sono troppe.
Detto questo sappiamo tutti i limiti della rosa Roma, ma sicuramente non si può essere incoerenti giudicando fenomeno un giocatore che fa la differenza in una partita come Roma-Spezia e poi definirlo un incompetente per non dire altro quando la Roma si confronta con il Milan piuttosto che Juventus o l’Inter.
Roma è la piazza che si esalta da sola e si affossa da sola… in tutto! Vedi pure con il sindaco… Roma è la piazza che ha votato a Marino lo ha esaltato e il giorno dopo si è pentita di averlo votato… Roma è la piazza che ha esaltato Gualtieri e poi ci sono più cinghiali di quando c’era la Raggi e adesso ci lamentiamo.
Perché i tifosi in fondo rispecchiano i loro timori perché sono persone prima di essere tifosi, quindi a parer mio seguono l’onda dell’insofferenza esaltata da chi la invoca (vedi giornali e radio o se rende di più, Renzi o Salvini).

Comunque per non perdere il filo del discorso torno al concetto che non importa solo il giocar bene ma soprattutto importa vincere perché giocare bene non basta più. E fino ad adesso la Roma ha pensato sempre al bel gioco, poi è normale che vincere giocando bene ha tutto un altro sapore.
Ma non credo che i Fridkin abbiamo scelto Mourinho per questo, ma più per una questione di carattere.
Non so se il metodo Mourinho adottato fino adesso porterà frutti, ma di certo non si può dire che non sia per questa ragione adatto a raggiungere l’obbiettivo, che vorrei ricordare, non è vincere lo scudetto o per forza arrivare in Champions, non mi sembra di averlo sentito né da Mourinho né tantomeno da Pinto. O dai Friedkin che parlano molto poco, a bilanciare le tante chiacchiere che vengono fuori dalle Radio e dai Giornali… o magari prima di parlare vogliono solo imparare bene l’italiano.
A Roma ultimamente sono passati giocatori viziati e viziosi, ora si vuole cambiare rotta.
Secondo qualcuno, adesso Mourinho sta facendo un favore a Mendes per piazzare i suoi giocatori… quindi un allenatore con quel curriculum si abbasserebbe a tanto da perdere credibilità e blasone, se la mettiamo sul piano di Villar e Majoral, sì, sicuramente con Fonseca hanno reso benissimo non bene, ma ogni allenatore ha le sue peculiarità anche nella scelta dei propri calciatori… non dimentichiamo che Monchi che a parer mio non è uno sprovveduto volle cambiare metà della squadra perché la rosa non l’aveva fatta lui.
Tutti a criticare Pallotta, che secondo me ha sbagliato principalmente nella scelta di Monchi… con manie di firma sulla rosa. Altrimenti le potenziali vittorie sarebbero state da attribuire al precedente DS e se vai a vedere qualche vecchia intervista dei precedenti DS dicono cose del tipo, “mi fa piacere vedere che la Roma vince e gioca bene, mi dà soddisfazione perché metà dei giocatori in rosa li ho voluti io” e intanto ti augurano di fare peggio perché non ci sono più e quando certi giocatori rendono meno, è l’allenatore che non li fa rendere al meglio. Spalletti, Di Francesco, Ranieri, Fonseca, gli allenatori in sequenza prima di Mourinho tutti con Dzeko prima punta e non rendeva con tutti allo stesso modo, ma segnava o faceva segnare e alla fine il suo lo ha fatto, a parte il primo anno a Roma con Garcia. Per quanto mi riguarda solo Sabatini si può giudicare per aver fatto il bene della Roma nel ruolo di DS, l’ultimo che ricordo a parte lui, ma senza gli stessi risultati di scouting è Lucchesi... che aveva creato le basi per la Roma dello scudetto che si sono attribuiti personaggi quali Baldini, mentre lì c’era una rosa costruita da Lucchesi e alcuni innesti inseriti per volere di Capello da parte di Baldini che è diverso… altrimenti si potrebbe definire bravo anche Paratici che sinceramente senza la Juventus non mi sembra dare risultati per acquisti e scouting.
Pallotta ha lasciato in eredità il niente, solo debiti, uno stadio mai nato e a causa di Monchi anche una Rosa così così. Altro errore di Pallotta è non aver dato tempo a Petrachi di fare in parte quello che chiede oggi Mourinho, Maturità, nient’altro.
Pallotta ci ha guadagnato dalla Roma ma ha anche speso molto per la Roma e ha lottato contro le Radio e i giornali che continuamente affossano la Roma invece di sostenerla al grido di “LA ROMA NON SI DISCUTE SI AMA”.

Per concludere, perché si potrebbe aprire un mondo su questo discorso ma non voglio andare oltre e rendere noiosa la lettura, Mourinho come altri allenatori passati da Roma trova sempre il solito terreno pieno di insidie e di buche in cui scivolare e smettere di lavorare a causa delle critiche che arrivano dai soliti noti… io spero Mourinho prosegua il suo lavoro, anche sbagliando a volte ma cazzuto come sempre e non alla ricerca del bel gioco, ma del risultato!!!
Se non si stufa prima delle CHIACCHIERE… e vi saluto qui.