Tempo fa, il grande Carletto Mazzone disse: "Difensore scivoloso, difensore pericoloso". Il suo aforisma racchiudeva un pensiero abbastanza comune sugli interventi in scivolata, dai tackle agli interventi disperati per recuperare terreno. Un gesto atletico spettacolare, se ben riuscito, ma troppo pericoloso per essere apprezzato fino in fondo dagli esperti e dai deboli di cuore, soprattutto nella propria area di rigore. I pericoli sono diversi, dal contatto con l'avversario all’involontario tocco di mano per la naturale posizione del braccio in caduta, per non parlare della ghiotta occasione per l'attaccante di franare addosso all’ostacolo creato dal giocatore a terra. Sul tocco di mano, guardando la partita Juventus Milan, qualcosa ha vacillato e il movimento del braccio di Alex Sandro è stato valutato contrario alla direzione della palla e involontario. Ma è possibile interpretare la volontarietà di un fallo di mano in scivolata? Rizzoli ha provato a chiarire la questione, non ci è riuscito definendolo "episodio grigio", ma a quanto pare l'arbitro Fabbri ha sbagliato.

Un problema che dovrebbe essere risolto per sempre dalle nuove direttive dell'International Football Association Board: punire tutti i contatti della palla col braccio esterno negli interventi in scivolata a prescindere dal movimento del braccio e dalla volontarietà. Saranno permessi solo i contatti col braccio in appoggio al terreno, se attaccato al corpo. Il tutto per evitare interpretazioni contrastanti e dando più valore al pensiero di Mazzone. Niente più scivolate in area di rigore per favore.