In questi anni il Milan ha passato momenti davvero molto bui ed ha mangiato allenatori e dirigenti come fosse il peggior Zamparini. Nell'ultima gestione Berlusconi-Galliani si sono viste cose che hanno fatto stracciare le vesti di molti tifosi. I famosi prestiti del Chelsea, i parametri zero ed giorni del condor in quelle 36 ore di mercato quando riusciva a tesserare proprio chiunque. Sono passati per Milanello bidoni memorabili che a citarne solo alcuni si farebbe mattina.

L'arrivo nel 2017 dei cinesi e della campagna acquisti di Mirabelli da 194mln di euro è stata da tutti salutata positivamente nonostante alcuni acquisti lasciassero già da subito diverse perplessità. Il primo errore angolare di Mirabelli è stato indubbiamente ascoltare Montella. Il mister Vincenzino ha spinto il DS ad acquistare Bonucci dopo che già era stato acquistato Musacchio, così facendo per lo stesso ruolo si è andato a spendere 42mln per il primo e 18mln per il secondo. 60 mln in un batter d'occhio per due centrali over 27. Come riportato da Mirabelli successivamente in varie interviste, queste due operazioni ha ridotto di un terzo il potere d'acquisto del Milan, considerando che per gli altri ruoli rimaneva 2/3 del budget. Sono arrivati quindi i terzini R.Rodriguez (15 mln *) e Conti (24 mln*), cari ma non male del tutto. Per il centrocampo Calhanoglu (23,3 mln*) che solo dopo tre anni inizia a valere quello che l'abbiamo pagato, il presidente Frank Kessie (8+24 mln*) sicuramente il miglior acquisto del DS e Biglia (19,7 mln*) un fallimento totale ed annunciato. In attacco il rimpianto confessato poi anche dallo stello attaccante è Pierre-Emerick Aubameyang, vicinissimo a tornare rossonero. Peccato l'acquisto di Bonucci prima e Andrè Silva (38 mln*) poi avessero già prosciugato l'ampissimo budget, finendo per dover ripiegare nel pupillo dell'aereoplanino: Nikola Kalinic (5+14,5 mln *). 
Ah dimenicavo il pupillo di Mirabelli, già acquistato al Sunderland qualche anno prima: il pirata Fabione Borini (1+5mln *)

Finito il calciomercato la squadra di Montella parte bene, fra l'altro con Cutrone golden boy spesso titolare. La macchina si inceppa però presto e Mirabelli fa l'unica seconda cosa buona nella sua gestione: chiama San Ringhio Gattuso sulla panchina che ci mette la faccia, il carisma e si carica la croce sulla schiena per una stagione e mezzo.

La stagione 2018/2019 vede gli ultimi colpi di Mirabelli prima dell'arrivo di Elliot ed il nuovo DS Leonardo. Il canto del cigno di Mirabelli sono in sequenza: Pepe Reina, Halilovic, Strinic. 

Leonardo appena insediato si ritrova Bonucci in piena crisi adolescenziale che vuole tornare a Torino. Instaura una trattativa che sul momento convince in molti. Scambio Bonucci - Caldara alla pari, Higuain in prestito al Milan per una cifra stratosferica 16 mln di prestito il primo anno, diritto di riscatto a 36 mln il secondo anno, per un totale di 52 mln. A Luglio arrivano ancora: Laxalt (14,9 mln*), Castillejo (21,3 mln) e Bakayoko (5 mln in prestito). Il botto arriva però a gennaio quando dopo aver corteggiato Ibrahimovic si opta per il più giovane polacco Pjatek (35mln *) e per l'astro nascente carioca (Paquetà 38,4 mln*). Il giugno seguente Leonardo lascia il Milan senza neanche una parola per tornare al PSG, fa giusto in tempo a vendere le due promesse del settore giovanile rossonero Locatelli (12,5mln) e Cutrone (22 mln).

Mirabelli e Leonardo a pochi anni dalla loro esperienza al Milan hanno indubbiamente lasciato pochi ricordi positivi di loro. Di Mirabelli rimane il rimpianto di non aver preso Aubeyang e di aver speso tanto per i vari Biglia, Musacchio, Kalinic, Andrè Silva; quasi 100 mln buttati, valgono una se non due sessioni di mercato di Galliani. Ma Kessie e Chalanoglu almeno sono ancora lì oggi.

La gestione Leonardo riguardandola ora, nero su bianco, appare ancora più deludente e fallimentare. Nessun suo acquisto è riuscito non dico a diventare un titolare indiscusso, ma neanche a restare in rosa e ad un anno di distanza (eccezzion fatta per Castillejo). Inoltre il non acquisto di Ibra, 35 mln per Caldara, 18 per Higuain, le cessioni dei due giovani fanno pendere il mio giudizio su di lui.
D'altronde Gattuso l'aveva detto, non ti fidare di chi non sa cos'è la riconoscenza.

 

 

*Fonte Trasnfermarkt.it