Arriva l'estate e con essa il caldo torrido si insinua nelle narici degli Italo Allenatori tanto da tramutarli tutti in commercialisti per due mesi.

Tanto basta agli Italiani per iniziare a fare i conti in tasca alle società di Calcio Italiane.

Non sono serviti i mesi freddi per fare i conti tra plusvalenze e penalizzazione alla compianta Signora che arrivati a Giugno arriva il turno della beneamata Inter.

E si, perché ogni anno nel mese di giugno il Leone da tastiera si toglie la tuta e indossa la cravatta e con fare elegante rispolvera la tastiera.

Ormai il tifoso interista fa spallucce essondosi abituato al solito ritornello anche se poi si danna per spiegare ai leoni che quanto scrivono in realtà è sempre una parziale verità.

Wathsapp diventa incandescente ed il commercialista di turno inizia a sparare sentenze su Suning.

"Avete i debiti; Steven Zang deve 300 milioni; state fallendo; ecc..."

È giunto il momento di spiegare alle calcolatrici che sono anni che si sbagliano.

Nell'ultimo triennio il colosso cinese a visto ridotto di quasi un terzo i suoi utili passando da 33 Miliardi di euro del 2020 a 11 miliardi del 2022. 

Nel triennio citato l'utile complessivo ammonta ad oltre 50 miliardi di euro.

Per buona pace di tutti nel 2022 la liquidità di cassa è tornata ai livelli prepandemoci.

La causa che coinvolge il giovane presidente nulla a che fare con l'Inter che ribadiamo riveste un ruolo manageriale diverso dalla proprietà che appartiene a Suning ed al padre di Steven.

Ma per rassenerare gli animi dei più accesi leoni da testiera evidenziamo anche che un debito di 300 milioni sarebbero eventualmente per Steven Zang (che oggi ha un patrimonio di 14 miliardi di euro) paragonabili ad una multa da 50 euro per uno stipendiato da 2000 euro mensili giusto perché l'idea sia più chiara ai più caldi.

Suning non ha chiuso i rubinetti per l'Inter ma è la Cina ad averli chiusi al mondo.

Di certo nessun fondo per quanto sprovveduto presterebbe soldi a degli straccioni a meno che non si chiamino Elliot e Lee, ma quella è un'altra storia sulla quale si tende a sorvolare.

Per buona pace di tutti i Leoni.