Quando il Gruppo Elliot ha soffiato a Lee la proprietà i molti tifosi Rossoneri si auguravano di essere usciti da una centrifuga senza fine.
Oggi la proprietà non ha ancora creato una Dirigenza degna di nota. A salvarsi il solo Maldini che medita l'addio da diversi mesi dopo aver visto dare il benservito a Boban.
Bene avevano fatto gli stessi Maldini e Boban ad individuare profili giovani e promettenti come Benaccer, Leao e Theo Hernandez. È evidente che le idee dei due Dirigenti cozzava con il piano aziendale della proprietà che vede nei giocatori delle ottime plusvalenze e non delle basi su cui costruire il Milan del futuro.
La cessione di Caldara alla squadra Bergamasca per monetizzare è un evidente segnale. Atteso per oltre due anni e valutato quasi 40 milioni nello scambio che ha riportato Bonucci in Bianconero il giovane difensore è stato ceduto senza nessuna valutazione tecnica che non sia quella di monetizzare. Ma quale futuro attende il club?
Il fondo Elliot ha le idee chiare. Sanare i conti è prioritario e rendere appetibile nuovamente il Brand Milan. La proprietà ha deciso che il percorso sportivo è più lungo e oneroso di quello di un assestamento finanziario e quindi il progetto è quello di presentare ai futuri acquirenti una situazione contabile ottimale. Donnarumma, Romagnoli, Kessie, Leao e gli stessi Benaccer e Theo Hernandez sono solo visti come ottimi prospetti con cui fare cassa. Bene l'idea del nuovo stadio, ma il Milan ha bisogno di svoltare sul campo con un tecnico che abbia ampio respiro e una squadra che si consolidi nel tempo andando di pari passo con il progetto finanziario.

Il tifoso Milanista merita altro. F.F.