Poteva essere l’inizio di un ciclo vincente, poteva essere l’inizio dell’“era Spalletti” ed invece l’era Spalletti è terminata prima del previsto, poteva essere scritto l’inizio di una storia bellissima, perché la storia tra Spalletti e il Napoli è stata una storia bellissima, ma il finale non è quello che poteva e doveva essere scritto, perché è una storia finita troppo presto, perché è una storia finita ancora prima d’iniziare; troppe le incomprensioni tra il tecnico e il presidente De Laurentiis, due caratteri così forti sono realmente incompatibili, la figura di De Laurentiis è una figura forte, di un presidente che non sta a guardare ma che vuole e pretende tanto, forse troppo, e in tante occasioni alcuni allenatori non hanno accettato questo tipo di figura e come successo con Spalletti, le strade finiscono poi per separarsi.
Peccato perché tra il Napoli e Spalletti si era creata un’armonia meravigliosa, tra città, giocatori e allenatore si era creato qualcosa di unico, che rimane e rimarrà nella storia di Napoli e del Napoli, peccato perché ci sarebbero stati tutti i presupposti per l’inizio di una favola bellissima, la cavalcata in Champions, la vittoria dello scudetto, la passione della gente, un gruppo straordinario e una qualità di gioco mostrata, che sicuramente è stata tra le migliori del calcio europeo.

L’addio a inizio stagione di giocatori simbolo come Insigne, Mertens, Koulibaly avevano messo il Napoli tra le squadre da rifondare, tra le squadre “dell’anno zero”, tra le squadre meno favorite per la vittoria del campionato ed invece Spalletti ha ribaltato totalmente i pronostici, nelle difficoltà ha tirato fuori il meglio da ogni singolo giocatore, ha fatto sentire importanti tutti allo stesso modo, ha fatto sentire fondamentale ogni singolo elemento della società Napoli, ogni singolo elemento della squadra, ha fatto venir fuori in maniera imponente le qualità di giocatori come Khim e Kvaratskhelia, è stato complice e attore protagonista della crescita di giocatori come Osimhen, Lobotka, Meret, Rrahmani, tra le mille polemiche ha fatto capitano Di Lorenzo e lo ha reso un elemento imprescindibile di questo Napoli, in questa stagione più che mai, dall’unione del gruppo ha fatto venir fuori la forza impressionante di ogni singolo giocatore.
Dai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto, all’epilogo triste di un finale già scritto è passato veramente troppo poco, ma la favola di Spalletti e del suo Napoli rimarrà per sempre nella storia del calcio, e rimarrà per sempre come una delle migliori favole mai scritte.