Il ragazzo si farà
anche se ha le spalle strette...

cantava Francesco De Gregori nella mitica Leva calcistica della classe ‘68, qui invece parliamo di un classe 2002 che sicuramente “si farà” e che per adesso, viste le prestazioni, ha dimostrato di avere un grande talento e potrebbe diventare il futuro del centrocampo giallorosso: stiamo parlando di Edoardo Bove.
Centrocampista nato e cresciuto a Roma, scoperto da Bruno Conti in un provino, è arrivato a Trigoria all’età di 10 anni e da quel giorno non ha più voluto lasciare Roma e la Roma.

Lanciato da Fonseca nel calcio dei grandi, ma letteralmente esploso grazie a Josè Mourinho, con il portoghese in panchina Bove è cresciuto tanto anzi tantissimo, nel biennio con lo Special One il centrocampista ha giocato 40 partite segnando due gol in Serie A e uno fondamentale in Europa League nella semifinale di andata contro il Bayer Leverkusen, gol che ha permesso alla Roma di vincere una partita importantissima e di giocarsi il ritorno con un vantaggio importante.
Bove è diventato ormai una pedina fondamentale dello scacchiere creato e ideato da Josè Mourinho, un centrocampista di talento, forte tecnicamente, abile negli inserimenti e dotato di un ottimo senso del gol, un centrocampista totale, nato e cresciuto con De Rossi e Totti come idoli, ha tutta la volontà e tutta la passione di fare lo stesso percorso di due giganti della storia giallorossa, ha sicuramente tutta la carriera davanti per poter diventare una bandiera giallorossa perché solo chi è nato e cresciuto a Roma sa quanto vale e pesa quella maglia, può capire come si possa rifiutare il Real Madrid pur di indossare una maglia così importante.

È ancora troppo presto per dirlo, ma Edoardo Bove ha tutte le caratteristiche per poter diventare una delle prossime bandiere della Roma in un calcio che ormai di bandiere è rimasto orfano da tempo, sicuramente è quello che ha sempre sognato di essere, ispirandosi a Totti e De Rossi, anche se adesso è il momento di viversi il presente, è il momento di vivere certe emozioni che Edoardo Bove non dimenticherà mai, come l'emozione del primo gol in Europa in un giovedì sera pieno di passione, consapevole di essere al centro del progetto giallorosso da qui ai prossimi anni, perché il tempo per diventare una bandiera della Roma ci sarà e il futuro sarà un futuro tutto da scrivere, ma ormai siamo sicuri ed è davanti agli occhi di tutti, come cantava Francesco De Gregori, che il ragazzo “si farà”.