E' come il quesito della sfinge: è meglio avere lo stadio pieno ogni domenica e una fama mai vista anche all'estero grazie ad un allenatore ancora così universalmente famoso da... avere persino un cameo in "Ted Lasso" (no comment)  o vincere tipo, una volta ogni tanto? 

Che poi vincere sarebbe strano tanto quanto il fatto che siamo in piena zona retrocessione. Non si capisce *come* potrebbe accadere. Il gioco della Roma non esiste. Sembra una cosa improvvisata di domenica in domenica, tutto lanci lunghi, discussioni infinite con l'altra squadra,  sceneggiate direttamente da "un posto al sole"; sono arrivata a pensare che un arbitro per arbitrare la Roma probabilmente chiederà di più- o di meno, visto che tecnicamente non ha neanche chissà quanto da  arbitrare, la partita è quasi non-existent- probabilmente prende più una figura da mediatore-psicologo che da direttore di gara.

Mi sono anche ritrovata a essere soddisfatta se una partita finiva "solo" 2 a 1 -non per noi ovviamente, eh- pensando "beh dai oh almeno, non è 2 a 0!". Perchè  veramente, qual è senno l'alternativa?
Mi immagino già lo stadio pieno, Mourinho già bello che partito per qualche squadra Al, e noi a maggio che ci giochiamo il tutto per tutto in una partita epocale, forse anche trasmessa in chiaro.
Eh no no, non è nessuna coppa, niente finale Uefa con gente che salta gli esami della figlia. No No: un bello scontro diretto col Frosinone - senza offesa per il Frosinone - per chi deve finire in B.
E alla fine, voglio essere ottimista, vinciamo. Ma non senza problemi. Probabilmente con un uno a zero fatto al 95 esimo, di rapina da qualche primavera, e dopo gli immancabili 6-700 pali che ogni tanto mi chiedo se il passaggio della Roma in ogni stadio non richieda extra manutenzione alle porte.
Oltre che extra manutenzione per i nostri fegati.

Ma la cosa peggiore è che ormai ci siamo abituati. In realtà mi sono esaltata già solo col fatto che non andremmo in serie B (FORSE EH!)