Di solito non credo nella fortuna, soprattutto tra i calciatori (voglio dire, non sono tutti fortunati?), ma dopo aver sentito l'intervista di oggi di Justin Kluivert alla Gazzetta - reduce da un 4 a 2 col Sassuolo, non da una vincita e neanche da un pareggio - sono rimasta un po' colpita. Forse devo rivedere le mie teorie.
Kluivert chiede tempo per ambientarsi, per lui e anche altri due giocatori (3 x 2), dice di essere stato tremendo nella fase difensiva, ma in ripresa, che non è facile praticamente nulla e in finale non fa neanche il classico pegno d'amore alla squadra che lo aspetta pazientemente, spiegando che potrebbe andare via; il che è del tutto normale, se non fosse che viste le premesse se davvero Kluivert dopo questa scuola calcio a pagamento una volta diventato bravo (parole sue più o meno eh) andasse in un'altra squadra sarebbe la ciliegina sulla torta di emme che è più o meno questa sua esperienza in suolo capitale.
So che non è andata propriamente così, ma non posso che non pensare che per tenere Kluivert anche Florenzi è andato via, mentre lui sembra un titolarissimo spaesato e la cosa migliore, grato a metà.

In realtà mi piace abbastanza questo suo atteggiamento: non implorante, ma neanche smaccato, ricorda un pò Lalas, che però non parlava certo di vincere la champions con il Padova, ma il cui motto era più o meno, se ero più bravo sarei stato in un altra squadra, dopo la partita vado a casa e faccio l'amore con la mia ragazza anche se perdo, chi vivra vedrà etc etc. in realtà servirebbero più Kluivert, tutto sommato.