Conclusi gli ottavi, è tempo di bilanci. Orfani dell'Italia qualcuno avrà tifato Cile, qualcun altro sperato nel Messico o simpatizzato per l'Algeria. Perché per ogni mangiacrauti infelice ci sono almeno tre italiani contenti, me compreso. Eccezion fatta per costarica vs grecia di cui ho labili ricordi causa narcolessi non v'è stata una partita noiosa o giocata a ritmi blandi. Tutte le cosiddette grandi hanno sofferto e rischiato per ottenere il passaggio del turno, ed i meriti vanno giustamente riconosciuti alle varie Messico, Stati Uniti, Algeria, Cile, Nigeria e Svizzera. Mi è rimasto impresso il pianto inconsolabile di Medel, la resistenza e la grinta degli algerini, il quasi colpaccio della Nigeria o del Messico, il sano e forte spirito americano, la garra argentina ed il sentimento francese. E poi ho fatto, come tutti, il raffronto con le nostre partite. Allora ho sinceramente compreso che la differenza è data, come in qualsiasi aspetto, non solo dello sport, dallo spirito. Quello di squadra, che permette di livellare il gap tecnico con chi ti è più forte, che ti consente di correre anche quando le gambe ti esplodono, ti fa considerare ogni singolo pallone, anche il più banale, prezioso. Una differenza abissale ci separa da ogni singola squadra che ha giocato gli ottavi di finale e non vedo come si possa colmarla. Sorrido, adesso, al pensiero delle dichiarzioni di Prandelli sulla Patria, sorrido perchè si è rivelata una gigantesca burla alla toscana, solo parole al vento per una stampa compiacente. Alla prova dei fatti non c'è mai stato un gruppo né amalgama, a nessuno è veramente importato. Non ho visto un italiano piangere per essere uscito così malamente né sentito chiedere pubblicamente scusa per la figura fatta. Però ho visto sorridere Chiellini il giorno dopo l'eliminazione mentre si scattava una foto in posa con una ragazza che simpaticamente gli mordeva la spalla, ho "penato" per Balotelli che, al rientro, se n'è dovuto tornare a casa in Ferrari. Ho deciso che tiferò per l'Argentina e non per via di Messi e compagnia ma perchè provo una sana e concreta invidia.