Chi ha giocato e gioca al fantacalcio sa benissimo di essere o di aver incontrato uno dei seguenti soggetti in elenco. IL RICCONE. Il riccone è quello che si crede astuto. Si mimetizza tra i numerosi concorrenti che cercano di risparmiare tra portieri e difensori (scatenando aste irritanti su quei quattro - cinque giocatori che hanno valore 1). Non sai quando si manifesta finché non sei arrivato a chiudere l'asta per il centrocampo. In quel momento lo individui. E' infatti l'unico ad avere ancora a disposizione il 70 - 75% del proprio budget e tre buchi in mediana, furbescamente non riempiti per aver via libera sui "prezzi base", nel secondo giro, rispetto ai poveri (crede lui) che hanno già chiuso il reparto. Chiaramente è un giocatore che venera, con ammirevole ardore, il sacro dogma dei "tre attacanti - rigoristi monstre, vittoria assicurata". Quando inizia l'asta per il reparto avanzato il riccone si gonfia tutto come in una sorta di danza dell'amore animalesca. Il suo problema è quello di non conoscersi a fondo. Non sa di essere, nell'animo, il classico "braccino corto". Al primo sfondamento della quota limite per deboli di cuore (che di solito avviene per i vari Higuain, Tevez etc.) e davanti al rischio mortale di portarsi a casa un solo top player il riccone si sgonfia e si ritrova alla T di Totti senza niente di rilevante in mano. A quel punto, avvilito, offrirà mari e monti per tutti quelli compresi dalla U alla Z, rimanendo ciò nonostante con circa 1/5 del budget che penserà ottimisticamente di spendere nel mercato di riparazione al quale si presenterà in ultima posizione e con metà della squadra già retrocessa. L'ESTEROFILO. E' un giocatore esperto, appassionato e narciso. Non vince mai. Infatti, dall'alto della sua enorme sapienza l'esterofilo commette l'errore di assecondare i propri sensi e le proprie voluttuarie abitudini. Schifato da tutti quelli che sono italiani, l'esterofilo è un amante focoso del mercato sud americano. Passa le nottate su internet visionando tutti i gol dei giocatori più sconosciuti anelando di possederli qualora sbarcassero in Italia. Il calciatore per il quale perde completamente il senno della ragione è la mezza punta o seconda punta alta non più di 1,70 tutta dribbling e incosistenza. Lo vedi sogghignare quando dopo averlo acquistato a poco dichiara: "grazie, non vi rendete conto di chi mi avete lasciato, ho visto i suoi gol su YouTube, questo è il nuovo Pastore". Puntualmente, il giocatore acquistato, che solitamente lo si trova accasato al Genoa, al Palermo o all'Udinese finisce nel dimenticatoio dopo 5-6 partite in attesa di essere rispedito da dove è venuto. Finisce la carriera in qualche squadra della seconda divisione colombiana. IL FEDELISSIMO è un romantico, ed è stato un vincente, uno dei migliori. Purtroppo più gli anni passano e più subisce gli effetti negativi della sua eterna riconoscenza verso quei giocatori che gli hanno permesso di conquistare vari campionati. Le tracce del fedelissimo le noti in ogni reparto. L'apoteosi è raggiunta però con centrocampo ed attacco. In questi casi la nostalgia dei bei tempi andati prende il sopravvento ed allora puoi assistere alla sua dipartita fantacalcistica mentre offre cifre fuori mercato per trequartisti di 38 anni con mezza gamba sana, 5 minuti di autonomia e un giro vita degno di Galeazzi o anziane prime punte paragonabili a pali della luce, ben piantate in campo. Praticamente il fedelissimo vive in un mondo tutto suo. Si esalta come un bambino davanti alle caramelle quando vede il suo pupillo scaldarsi con la partita ferma sullo 0-0 sognando per lui il gol decisivo ed un bel 7 + 3 la mattina dopo. E' costantemente ricondotto alla realtà dalla terribile combo s.v. - zero. Quando i suoi si si ritirano organizza privatamente una cerimonia per il ritiro della maglia che appende al soffitto della camera. Il padre e la madre di solito lo fanno psicanalizzare. IL FORTUNATO è la persona più odiata sulla faccia del pianeta. Conosce la materia e sa muoversi bene tra le varie insidie dell'asta ma la sua fortuna supera di gran lunga tutte le altre abilità. Ci sono varie tipologie di Fortunato. Quello all'asta, che la conclude con 6 ciofeche in attacco prima che chiuda il mercato e subito dopo si ritrova in squadra 6 titolari rigoristi. Quello durante il campionato, che riesce a centrare triplette impronosticabili o che gode delle incornate di gente come Lucarelli. Poi c'è il terzo livello. Il Fortunato all'asta e durante la stagione. Solo immaginare di poter battere questo essere mitologico è pura follia. Raggiungerete con fatica la quota di 3 gol? Il Fortunato vi batterà usufruendo del gol più assist del difensore, della doppietta su rigore del centrocampista tra il 70' ed il 90' (che li batte perché quello ufficiale è appena uscito), e della tripletta del giovane classe 92-93 che decide di esplodere proprio contro di voi. Ma non è finita. Ne esiste un quarto tipo, il Fortunato Super Saiyan. Questa figura raggruppa in sé tutte le sue sottospecie e vi aggiunge la chicca: i voti del lunedì. I giocatori del fortunato non prendono mai sotto il 6 quando sono espulsi per aver insultato in tutte le lingue la moglie dell'arbitro dopo 5 minuti di gioco e state pur certi che se sono nella classica giornata disastrosa l'indomani li vedrete raggiungere la sufficienza, seguita da questo commento: "si sbatte per la squadra."